Diario Politico©Raffaele Lauro,  Sant'Agnello

Sant’Agnello e scrutatori: Salvati bacchetta pure Siviero

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di Gianni Salvati

Salvatore Siviero

Ho letto l’intervento di Siviero su un blog informatico a proposito degli scrutatori per le prossime politiche e sulle modalità scelte dai componenti della commissione elettorale, spaccatasi a metà tra chi voleva il sorteggio secco e chi invece la nomina. Come al solito le spiegazioni date da Siviero sono forse sue elucubrazioni personali in quanto dimentica di precisare che non ci siamo autoconvocati ma che la riunione della suddetta commissione l’ha disposta la Segretaria Comunale e che non esiste alcuna norma di legge sulle modalità di scelta degli scrutatori…

Anche la commissaria prefettizia presente alla riunione ha voluto evidenziare che la giurisprudenza vigente mantiene in vigore la commissione elettorale nei Comuni commissariati come il nostro. Preciso che lo scrivente riteneva sciolta anche tale commissione, ma che la commissaria prefettizia, pur non condividendo l’impostazione data dal Ministero, ha dovuto rimarcare tale anomalia. Parimenti il buon Siviero ha omesso di dire, per sua convenienza politica, che in passato a S. Agnello, quand’era consigliere comunale con Giuseppe Coppola 71 ed era più giovane, gli andava bene il criterio di nomina degli scrutatori tant’è che nei registri delle commissioni elettorali non si trovano suoi interventi messi a verbale contestanti tale criterio. Tra l’altro Siviero, che nei giorni scorsi sui giornali e sul suo blog, ha evidenziato il suo buonismo parlando bene di Orlando, di Coppola 71 e di Sagristani quali ottime scelte per il ruolo futuro di sindaci, non ha ancora spiegato chiaramente alla popolazione le vere motivazioni politiche per cui scenderà in campo (visto che gli altri contendenti sono tutti buoni e che lui stesso ha dichiarato di non essere bravo come loro!), rivendicando addirittura il diritto di fare errori, visto che gli altri, l’hanno fatto. Non volevo credere ai miei occhi nel leggere tali dichiarazioni: sicuramente tutti commettono errori nell’amministrare ma credo in buona fede o senza essere anticipatamente consapevoli di non essere all’altezza del compito, altrimenti sarebbe da folli o da ingenui mettersi in gioco e scendere in campo giocando sulla pelle della popolazione, in un momento anche molto difficile per il paese.

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