Elezioni e voto: appello ai Giovani del Sud d’Italia
di Gaetano Mastellone
Desidero fare un mio semplice, ma sentito dal profondo del cuore, appello ai giovani del sud d’Italia. Chi sono io per fare un appello? Per fortuna non sono un politico! Lo faccio da padre e da persona con molta esperienza, locale e nazionale, sulle spalle. Non vi dirò di votare per tizio, per caio o per sempronio. Votate secondo la vostra coscienza e secondo la vostra visione. So bene che per voi, oggi, è difficile fare delle scelte; c’è tanta confusione che vi circonda. Però desidero lanciare un appello a voi tutti, a voi che sarete la classe dirigente del futuro. Votate a chi, nei programmi, ha inserito il mezzogiorno d’Italia come un’assoluta priorità per la crescita dell’Italia e dell’Europa…
Non vi fate coinvolgere in programmi elettorali che hanno, direttamente o nelle loro alleanze politiche, come visione quella di creare la frattura fra il nord e il sud. Il sud sarà, anzi dovrà essere la locomotiva dello sviluppo per l’azienda Italia. Io sento parlare del sud da almeno quarant’anni; purtroppo non siamo mai cresciuti. Oggi è più che mai necessario identificarci nel sano meridionalismo perchè siamo continuamente sotto bersaglio mediatico da chi ci accusa di essere terroni, spreconi, camorristi, incivili o altro. Da chi vuole negarci il diritto di costruire un sud libero da determinati clientelismi moderni. La politica deve dare risposte immediate e drastiche; diffidiamo dal puzzo del compromesso politico. A voi giovani mi appello per una svolta culturale al sud. Il futuro siete solo voi, lo dovete costruire, magari con l’aiuto volontario di “vecchi-giovani”, con assoluta forza e determinazione. Non vi fate sfuggire questa grande occasione di dare un voto utile ed anche un voto europeo. Io sono un europeista convinto, il futuro è negli Stati Uniti d’Europa (SUE). Voi avete la responsabilità del futuro ed in mano le sorti della nostra terra. Ormai la vecchia politica ha dimostrato che si è allontanata dai problemi reali della gente, si pensa a chi mandare a scaldare le poltrone del Parlamento, si pensa a chi far sedere su quella determinata poltrona come se si trattasse di questioni apicali per il bene della nazione. Cari giovani, sappiate bene che il futuro siete voi e dalle nuove generazioni deve nascere un forte segnale di discontinuità col passato. Sappiate che, mi spiace scriverlo, buona parte dell’attuale classe dirigente è priva di contenuti e spesso è priva di idee per il progresso; si pensa più all’interesse particolare di qualcuno; il sud deve guardare avanti ma fino a quando prevarrà l’egoismo ed i compromessi voi giovani non avvertirete mai il profumo della vera politica ed i suoi benefici. Voi giovani dovete combattere, civilmente, ma combattere apertamente per il futuro dell’Italia che, ripeto, deve partire dal sud d’Italia. Siate uomini e donne liberi e forti, impegnatevi per la crescita del vostro territorio, predicate la meritocrazia, e non vi fate illudere dalle facili promesse pre elettorali che si spegneranno sin dal primo giorno dopo le elezioni. Pretendete che chi ha poteri di governo nazionale, e di territorio, operi secondo coscienza indirizzando tutti i loro atti, ogni loro gesto, verso il bene comune di tutti i cittadini, senza escludere nessuno e senza pensare esclusivamente al loro tornaconto ed al tornaconto dei loro vassalli. Ragazzi uscite dall’oblio che vi hanno appositamente creato attorno. Assumete l’onere di salire sul campanile della vostra città, anche se è difficoltoso e non certamente facile, e date la carica e la sveglia necessaria per far ripartire il meccanismo che non scandisce, come una volta, il corretto battito delle ore. Facciamo tutti in modo che la vita, quella vera, ricominci a pulsare con tanta progettualità. Desideravo in tutta coscienza appellarmi a tutti voi con molta umiltà, mi scuserete se l’ho fatto. Quello che ho appena scritto viene direttamente dal più profondo del cuore e ne sono convinto fortemente. Votate bene, non fatevi ingannare. Vi chiedo solo di riflettere. Se siete in questa situazione, diciamo da dieci o quindici anni a questa parte, la colpa è di “qualcuno” e di “qualcuno” che non è stato capace di contrastare. Chi vi parla è persona che è profondamente delusa da un “sogno” al quale avevo creduto e che è svanito; però ho ancora nel mio cassetto tanti sogni, il principale è quello di poter, un giorno, lavorare, magari a fari spenti, con tanti giovani. Errori politici capita di farli a tutti, ma criminale è ripeterli. Io non ripeterò l’errore fatto qualche anno fa ed il mio voto sarà, come già detto da tempo, un “voto giovane”. Viva l’Italia, viva i veri Italiani.