Italia,  Sant'Agnello

Salvati, sull’Ospedale Unico sono perplesso, ma auspico un dibattito aperto

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di Gianni Salvati

Gianni Salvati

Come immaginavo, pian pianino sono venute (e stanno venendo!) alla luce tutte le perplessità sulla realizzazione dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina! Non si è ancora acceso un dibattito come chiedevo ed ipotizzavo, soprattutto da parte degli addetti ai lavori e da quella società civile, che dovrebbe essere l’utenza finale e primaria dell’opera ma nel frattempo mi và bene così. E’ da tempo immemorabile che su questo ed altri blog, prima di tanti, esprimevo le mie perplessità in merito ma forse la mia natura politica ed il mio carattere polemico, pur se costruttivo, impedivano ed impediscono a tanti di prendere una decisa posizione sull’argomento, forse per la paura di inimicarsi i cosiddetti poteri forti!..

Forse, addirittura sono stato troppo anticipatore rispetto all’evolversi della situazione o più semplicemente in molti non credevano che si giungesse a tal punto ed ora che i consigli comunali sono stati chiamati ad esprimersi su uno studio di fattibilità, ci si rende conto di dover prendere ufficialmente posizione. Questo studio, commissionato all’Arips dalla conferenza dei Sindaci, cui nessun consiglio comunale della penisola aveva dato preventivo mandato, dovrà ora essere approvato ed è qui che sono iniziati i distinguo dei vari Comuni. Ed anche ribadire che l’iniziativa sia partita dal basso è sicuramente non degna di credibilità. Sono proprio le assemblee comunali, coloro che esprimono a pieno titolo e diritto, l’opinione comune e politica della popolazione, rappresentando pienamente e totalmente la concezione di ogni cittadino. Mi auguro quindi, ancora una volta, che un vero dibattito che parta dalla cosiddetta società civile su questa importante vicenda possa iniziare e svilupparsi senza preconcetti e pregiudizi, dando libero sfogo ad ogni dubbio e perché no, suggerendo anche soluzioni concrete alla politica. A volte non è detto che sia solo la politica la deputata a risolvere le cose ed è bene che la società civile prenda parte concretamente e direttamente ai problemi! Non è il caso di guardare ad essa solo in occasione degli appuntamenti elettorali (ed ipocritamente, aggiungerei!) ma iniziare da subito con un concreto coinvolgimento soprattutto sulle vicende di importanza fondamentale come quella di cui stiamo parlando. Mi astengo volutamente dall’esprimere le mie considerazioni e le perplessità sull’opera proprio per non influenzare il cittadino comune. Un saluto!
* ex consigliere comunale di S. Agnello

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