Di Nardo: via libera alla santoria edilizia. Il mio impegno con Ingroia
ROMA – Nonostante sia stato catapultato in altre regioni per queste elezioni politiche, le attività politiche del Sen. Nello Di Nardo conservano un interesse per la Costiera e per l’area stabiese che hanno familiarità e consuetudine con questo esponente dell’Italia dei Valori approdato alla lista dei “Rivoluzionari” del magistrato siciliano Antonio Ingroia. Il Sen. Di Nardo ha deciso di puntare per queste elezioni su un tema di scottante interesse per la Campania, e in particolare per la provincia di Napoli, quello della riapertura dei termini del condono edilizio del 2003 che sarebbe stato negato ai Cittadini della Campania. Spiega Di Nardo: «Il Governo deve riaprire i termini del condono edilizio 2003 negato ai cittadini della Campania. E’ stato leso un diritto nonostante due sentenze di Cassazione nessuno prende provvedimenti».
Di Nardo, impegnato nella campagna elettorale, ha deciso di dare nuovamente voce all’appello lanciato dalle tante famiglie della Campania che da anni vivono il dramma dell’abbattimento della casa per la mancata applicazione del condono edilizio del 2003. «Mancano ancora poche settimane alla fine del mandato del Governo Monti – spiega Di Nardo – e ancora non è stato fatto nulla affinché venisse risolto questo problema che sta lentamente logorando migliaia di cittadini, sta distruggendo tante famiglie sia moralmente sia economicamente. Premesso che non esiste alcuna deroga al rispetto della legalità, la vicenda degli abbattimenti in Campania è una questione di diritto negato. Sbagliate scelte politiche dell’allora giunta regionale Bassolino di fatto bloccarono le procedure per il condono edilizio del 2003. Ma da allora nessuno si è assunto la responsabilità di riaprire i termini di quel condono negato ai cittadini della Campania. Prima con il Governo Berlusconi, poi con il Governo Monti – aggiunge Di Nardo – non è stato intrapreso alcun provvedimento. Neanche è stata mai presa seriamente in considerazione l’idea di risolvere questo problema. Basta rileggere i programmi e i proclami di Berlusconi, Monti e Bersani e dei loro candidati, nessuno che abbia messo in calendario anche una sola discussione sulla questione campana. Noi di Rivoluzione Civile non chiediamo un nuovo condono, ma soltanto di restituire ai cittadini della Campania un diritto negato». E’ opportuno conoscere da Di Nardo le ragioni di questo rinnovato impegno politico-elettorale nel Movimento di Ingroia. Spiega Di Nardo: “Sia pronti a lavorare per creare una forza alternativa che ha il coraggio di liberare le nostre città dalla mafia e dalla corruzione, di cambiare il modo di fare politica e uscire finalmente da questo stato di crisi prodotto dal malaffare e dall’incompetenza. Ormai sono anni che lavoriamo opponendoci in modo costruttivo alle scelte degli ultimi Governi che si sono succeduti – spiega Di Nardo – Prima Berlusconi ha portato l’Italia sul baratro, sull’orlo di una rivoluzione civile, poi Monti ha pensato bene di continuare ad affamare gli italiani con politiche rivolte alla tutela dei poteri forti, alla cancellazione dei benefici per le fasce deboli, colpendo operai, piccoli imprenditori, impiegati. In questi anni abbiamo assistito ad un continuo rincaro della vita a fronte di un costante fallimento delle aziende, con un governo inerme di fronte alla fuga di tanti giovani all’estero, di fronte a tante famiglie allo stremo”. Eletto in Campania come primo senatore in quota Idv, dopo aver ricoperto il ruolo di commissario regionale in Liguria, di coordinatore Idv provinciale a Foggia e a Salerno, e in qualità di attuale coordinatore regionale per la Campania, Nello Di Nardo è stato indicato dai comitati locali e poi dal direttivo nazionale del partito a rappresentare l’Italia dei Valori – in tre regioni italiane – tra le fila del movimento civico guidato da Antonio Ingoia. In testa alla lista di candidati al Senato in Liguria, Basilicata e Puglia. “La mia lunga esperienza di questi anni, impegnato sul territorio nazionale – aggiunge Di Nardo –, maturata ascoltando le necessità e lottando per la risoluzione dei problemi espressi dai tanti cittadini che ho incontrato, ha indotto il direttivo nazionale del partito ad affidarmi questo importante compito”.
“A poche ore dall’ufficializzazione di questa scelta, ho già ricevuto decine, centinaia di telefonate, messaggi ed email, di amici residenti in queste regioni che mi chiedono di avviare subito un piano di lavoro. Sarà una campagna elettorale difficile, soprattutto per le differenti problematiche, legittime aspirazioni e diverse peculiarità espresse da queste regioni, ma il mio obiettivo è coinvolgere quanti più cittadini nel percorso intrapreso con Antonio Ingroia”. “Il mio ruolo di dirigente nazionale Idv e la responsabilità di partecipare ad un grande progetto civile mi hanno spinto a spostarmi lontano dalla mia città, dal mio territorio. Ma questo non cancella l’impegno e l’affetto per questi luoghi. In questi anni ho assistito a tante speculazioni politiche su Fincantieri, Terme, Circumvesuviana e tante altre aziende della provincia napoletana, bugie profuse a ripetizione dal politicante di turno intento esclusivamente a raggiungere scopi personali. Ecco perché chiedo ai miei concittadini di partecipare alla vita politica e sociale, di non credere a ciò che ascoltano “in giro”, ma di chiedere un confronto con chi amministra le nostre città. E’ un diritto e ritengo che sia anche un dovere. In Parlamento siamo stati l’unica forza politica a chiedere e ad agire concretamente per il cambio di questa pessima legge elettorale. Ed è per questo motivo che con Antonio Di Pietro abbiamo deciso di aprire le fila del partito alla società civile, proprio per ridare la voce a quei cittadini a cui la voce è stata tolta dai soliti partiti inchiodati alle poltrone del potere”.
2 commenti
giovanni
da questo articolo si conferma quello che avete scritto tempo fa, cioè che di nardo non aveva nulla a spartire con ingroia. ma come si possono fare questi errori!
pasquale
ha ragione il senatore Di Nardo “restituire un diritto negato ai campani”.