Turismo campano…Un fallimento targato UdC
La trascorsa stagione turistica, a conti fatti, è andata bene e il Natale 2012 a Sorrento non dovrebbe mandare deluse le aspettative degli operatori peninsulari. Quello che maggiormanete ci ha colpito invece è la constatazione della rinuncia da parte della categoria a interloquire dialetticamente con le rappresentanze istituzionali che governano il settore che, ricordiamolo, resta il caposaldo dell’economia territoriale. Li abbiamo interrogati a riguardo per cercare di comprendere le ragioni di questa evidente “disaffezione” dell’imprenditoria turistica nei riguardi della politica regionale e provinciale, oltre che locale… C’è da capire perchè il nostro turismo ha rinunciato a confrontarsi, come avveniva per il passato e come lo testimoniano le cronache, con i responsabili istituzionali del principale settore economico della Regione. Ci spiega un albergatore sorrentino: “Il problema è che questa politica non ha alcuna consapevolezza dei problemi del settore e delle relazioni che intercorrono tra territori e imprese rispetto all’offerta presente sul mercato e la domanda soprattuto estera. Quando ci siamo resi conto di non avere interlocutori istituzionali o, piuttosto, di avere sulla carta gente completamente a digiuno di dinamiche e politiche turistiche, non abbiamo fatto altro che alzare le mani e rimetterci a lavoro come se la politica non esistesse più o, meglio, come se non avesse alcuna capacità di interagire con noi operatori economici che continuiamo ad alimentare l’economia turistica e quella occupazionale. Purtroppo siamo tornati all’anno zero se parliamo di politiche per il turismo in Campania e la colpa va ascritta anche alle scelte che sono state fatte, di affidare cioè un settore strategico dell’economia campana a persone completamente a digiuno della materia, quindi del tutto inadeguate a confrontarsi e a programmare un qualsiasi intervento in grado, nonostante la crisi, di dare un impulso al settore modernizzandolo per rispondere in modo adeguato alla domanda proveniente dal mercato italiano e internazionale“. Potremmo fermarci qui, a questa valutazione che ci sentiamo di sottoscrivere dalla a alla zeta perchè i ritardi, le inadempienze e le inefficienze del sistema politico-istituzionale nel settore non hanno mai raggiunto un livello così scadente come è avvenuto nel corso degli ultimi anni. Comprendiamo la “ritrosia” del nostro Operatore turistico a dare un nome e cognome alle responsabilità, ma come giornalisti non ci sottriamo dal fare la nostra parte cercando di analizzare la questione. Per la verità non è che prima della Giunta-Caldoro le cose, per il turismo campano, andassero molto meglio di oggi in materia turistica, ma da alcuni anni a questa parte tutti i problemi del settore connessi a questo settore economico vanno oggettivamente ascritti alla responsabilità di un partito, l’UdC, che in Regione si è affidato a Giuseppe De Mita e in Provincia di Napoli a Pietro Sagristani i quali sovrintendono politicamente al comparto. Senza nulla voler togliere ai due Assessori – ma la loro storia politica e personale sul tema parla da sola – si tratta di politici completamente a digiuno di turismo e di tutte le tematiche connesse per cui questo partito finisce con l’avere un’oggettiva responsabilità nella mortificazione del comparto e nel non essere riuscito fino a oggi a svolgere un ruolo innovativo e propulsivo per l’economia turistica a dispetto delle risorse finanziarie comunque investite e che non hanno prodotto alcunchè, come tutti del resto possono verificare. Parliamo di un partito e di persone che giammai avrebbero dovuto occuparsi del governo politico del settore per le loro “oggettive deficienze” in merito che li rendono tutti responsabili di tante sfumate opportunità e soprattutto dell’assoluta mancanza di un serio piano di rilancio del comparto. Ma che ci fanno un De Mita e un Sagristani alla guida politica del turismo regionale? E’ la domanda che si pongono tanti addetti ai lavori senza riuscire però a trovare illuminate risposte! L’auspicio è che ci si decida una buona volta a voltar pagina e a mandare almeno in aspettativa un personale politico del tutto inadeguato a fare la parte che gli compete! Non è mai troppo tardi per correre ai ripari, ma il tempo perduto e i denari sprecati sono troppi e forse recuperare il terreno perduto, sic stantis rebus, è impresa impossibile!
2 commenti
Gaetano MASTELLONE
Gentile Direttore,
condivido in pieno la sua analisi sul Turismo. Desidero solo aggiungere che i vari problemi non sono solamente ascrivibili a questo o a quel Partito; i partiti ed i politici d’oggi sono tutti uguali. Oramai da decenni non riescono a capire che per il Turismo d’oggi (e non solo per il Turismo) ci vuole al governo dei territori gente esperta del settore e gente capace, politici manager. Come lei ben sa nella mia qualità di Vice Presidente dell’OBI, da anni, cerco di diffondere dati e far capire alcune situazioni da migliorare. Lo scorso anno lanciai il seguente messaggio: per uscire dalla crisi in Italia dobbiamo puntare sulla TAC. Non farci una TAC “medica”, ma bensì puntare su:
T come Turismo
A come Agricoltura/Ambiente
C come Cultura
Il Governo e le Associazioni sono totalmente assenti da questa grossa opportunità che abbiamo in Italia.
Le riporto un link di un mio vecchio intervento (uno fra i tanti!!!)sull’argomento Turismo, è ancora attuale….c’è un totale immobilismo…purtroppo.
http://www.mastellonegaetano.com/4975-il-turismo-dei-sette-nani-e-dei-mr-brontolo-e-dei-mr-pisolo.html
Gli imprenditori sono assolutamente soli!
Cordiali saluti e Buon Natale a tutti.
Gaetano Mastellone
PinP
Ringraziamo il direttore Mastellone e gli ricambiamo affettuosi e sinceri auguri. Una professionalità come la sua per esempio, trasversale ai settori dell’economia, del turismo, del marketing sicuramente saprebbe misurarsi con le tematiche del settore con comeptenza e consapevolezza. Il problema è che questa politica mantiene off limits le persone competenti, come Mastellone, e i risultati li abbiamo sotto gli occhi, dal Nord al Sud passando per la nostra bella Costiera.
Gino Russo
Sai qual é il colmo per un assessore al turismo? Aver paura di viaggiare in aereo! Scusa la battuta ma mi è venuta spontanea
Effettivamente negli ultimi anni non c’è stato alcun rilancio del settore, anche noi operatori turistici abbiamo riscontrato un’assenza totale dell’intervento propositivo delle istituzioni e la crisi non è stata in nessun modo arginata.