Ticket per il porto di Sorrento, spesi finora 47mila euro
SORRENTO – L’Italia dei Valori con Giovanni Antonetti ritorna sull’annullamento (con sentenza emessa dal Tar Campania lo scorso 28 novembre) dell’ordinanza sindacale del Comune di Sorrento n. 120 emanata il 7 maggio 2012, che introduceva l’obbligo del pagamento di un ticket per l’accesso all’area portuale. Emergono altri particolari sulle spese effettuate dall’Ente comunale per questo progetto.
“In attesa delle richieste spiegazioni su questa vicenda da parte dell’assessore alla mobilità Giuseppe Stinga e del comandante dei vigili urbani Antonio Marcia, che purtroppo sinora non sono ancora arrivate è giusto che i cittadini conoscano le spese che il Comune di Sorrento ha affrontato per questa operazione. Con delibera di giunta municipale n. 80 del 13 aprile 2012, a cui hanno partecipato tutti gli assessori ed il sindaco Cuomo, si è deciso di stanziare complessivamente 50mila euro e demandare al dirigente del II° dipartimento, Antonio Marcia, la competenza per l’attuazione del provvedimento in questione…
Con determina n. 459 datata 24 aprile si procedeva all’acquisto di ‘stampati vari necessari per le autorizzazioni al transito, nonché di tickets, al fine di consentire il regolare funzionamento del servizio di cui trattasi’ per l’importo di euro 2.495,62 e con successivo provvedimento, sempre a firma del dirigente del II° dipartimento, esattamente con determina n. 502 del 10 maggio veniva affidato, a seguito di verbale di gara, il servizio ‘temporaneo e sperimentale, per mesi sei, di movimentazione autobus e autovetture NCC con accesso al porto’ ad una cooperativa sociale per l’importo di 42mila euro. Poi – continua Antonetti – a maggio il ricorso amministrativo presentato dalla Torquato Tasso Società Cooperativa a.r.l., e successivamente i giudici del T.a.r. che, dapprima accolgono la richiesta di sospensione e quindi, con sentenza dello scorso 28 novembre annullano l’ordinanza in questione con compensazione delle spese e ‘contributo unificato a carico del Comune di Sorrento’. Intanto con altre due determine comunali, la n. 415 del 13 aprile e la 566 del 23 maggio, lo stesso dirigente dapprima conferiva ad un avvocato esterno l’incarico di supporto legale per l’intera vicenda e poi, dopo il ricorso contro l’ordinanza, conferiva procura allo stesso per la difesa dell’ente, per un spesa complessiva di 3mila euro. Questi sono i fatti, documentati. In sostanza – conclude l’esponente dipietrisa – il Comune ha speso per questa operazione, in cui credeva tantissimo, oltre 47mila euro, senza contare gli straordinari corrisposti ai vigili urbani che hanno dovuto presidiare i varchi di accesso al porto, il mancato introito previsto e derivante dal pagamento delle multe comminate, che ammonta ad oltre 100mila euro, e la probabile richiesta di risarcimento danni da parte della Cooperativa Tasso. Che dire, tanti motivi per cui i cittadini avrebbero diritto ad una spiegazione ed alle conseguenti dimissioni di chi si è reso artefice di questa assurda situazione”.
Un commento
Enrico
Caro Gianni, non aspettarti risposte da certi politici che hanno il pregio di essere ottimi incassatori. Essi sono soliti non dare mai risposte ai cittadini. Ma chi si credono di essere questi cittadini che osano importunare personaggi importanti dell’Amministrazione comunale di Sorrento? Ma come si permettono di chiedere spiegazioni sul modo di sciupare i soldi delle casse comunali? Ma lo sanno questi sprovveduti cittadini che non sono soldi loro?
Quando la smettono di rompere i c… a chi si sacrifica per il bene della città di Sorrento?. Un abbraccio Enrico