La politica peninsulare alle prese coi soliti problemi…purtroppo!
LE PRIMARIE DEL CENTRO-SINISTRA
Oggi si sceglie il candidato premier del centro-sinistra tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi, i due sfidanti delle “primarie” che attendono il responso del ballottaggio. Quella che si è inscenata tra i due candidati in questa settimana è stata una “sceneggiata” sul cambio in corsa delle regole di voto e sui temi che dovranno stare al centro di una futura azione di governo in caso di vittoria elettorale. In Penisola Sorrentina il testa a testa tra Bersani e Renzi sarà ininfluente sul piano del risultato, ma potrebbe fornire qualche indicazione sul futuro del PD nell’area dove la crisi della politica sta mettendo a dura prova la tenuta delle amministrazioni locali nel momento in cui si dovrebbe pretendere senso di responsabilità e rispetto per i cittadini. In particolare per quanto concerne il tema delle alleanze politiche sul quale Bersani e Renzi hanno idee diverse rispetto soprattutto ai centristi di Casini…
Il rischio di queste primarie è rappresentato dal fatto che la vittoria di Bersani riproporrà un partito tale e quale a quello che conosciamo; la vittoria di Renzi lo proietta invece su uno scenario di conflitti interni in grado di condizionarne il risultato delle stesse elezioni politiche. Sul piano locale, in Penisola Sorrentina, la vittoria dell’uno o dell’altro premier non produrrà effetti concreti, a meno che non ne scaturisca una candidatura espressione del territorio per le prossime elezioni politiche, alla Camera o al Senato.
L’UDC METTE ALLE STRETTE IL SINDACO CUOMO
La crisi provocata dall’UdC a Sorrento per rivendicare, più o meno legittimamente, spazi e poltrone costituisce un esempio pessimo della degenerazione del sistema provocata da una mentalità arrogante, imperniata sulla cultura della gestione e del controllo politico sulla pubblica amministrazione. Una strategia improntata alla cultura delle pretese e dei ricatti, mai veramente partecipe dei problemi reali della comunità, piuttosto protesa ad aggiudicarsi spazi di manovra grazie ai quali si accrescono consenso e potere di negoziazione. Pur con tutti i limiti e i difetti, i vincoli e le contraddizioni è umiliante assistere allo spettacolo del Sindaco Giuseppe Cuomo destinatario di un “ultimatum perentorio” da parte dell’UdC su questioni di potere e di poltrone. E il dichiarato impegno di servizio ai sorrentini per cambiare marcia all’azione amministrativa con l’esperienza e la produttività dell’assessore Raffaele Apreda che fine ha fatto? Sacrificato sull’altare degli interessi di partito? In tutti i Comuni della Penisola Sorrentina la linea dell’UdC dettata dal suo capo Pietro Sagristani sta producendo gravi ripercussioni sulle Amministrazioni locali e di riflesso sulla governabilità dei Comuni nel momento più critico per questi Enti. E’ pur vero che a Sorrento la candidatura di Cuomo è stata sponsorizzata da Sagristani e dal Ponte di Mariano Pontecorvo cui solo in extremis ha aderito il PdL, partito di riferimento del Sindaco, ma certi giochi comunque non fanno bene a nessuno e riportano pericolosamente in dietro di qualche decennio le lancette dell’orologio della politica peninsulare.
COL PORCELLUM NESSUN SINDACO CANDIDATO AL PARLAMENTO
Alla fine si tornerà alle urne col Porcellum ed è stato Berlusconi ad annunciarlo spezzando il velo di ipocrisie che nasconde un dibattito improduttivo sulla riforma del sistema elettorale. A tutti i partiti sta bene il sistema di voto che affida ai leader la scelta dei candidati e ognuno di loro, non solo Berlusconi, ha bisogno di poter contare nel futuro Parlamento di onorevoli e senatori affidabili, di stretta osservanza e con casacche di appartenenza incollate sulla pelle. Perchè? La ragione è semplice: infatti solo potendo contare sulla propria squadra e sui numeri che ciascuna di essa avrà, sarà possibile per questi leader negoziare tutto su tutto e con tutti! Inoltre è il solo sistema che permette ai tanti inquisiti e condannati sui diversi fronti della politica di garantirsi un seggio e con esso la tutela giudiziaria. I posti in lista, quelli a elezione garantita, sono rigorosamente contingentati. Non ci sarà spazio per outsider nè per nuove leve che non appartengano alla nomenclatura. In questo scenario sfuma inevitabilmente l’ipotesi di una candidatura parlamentare cui sembravano poter concorrere i sindaci Giovanni Ruggiero (Piano di Sorrento) e Leone Gargiulo (Massalubrense) troppo frettolosamente proiettati sul palcoscenico elettorale dall’iniziativa assunta dal loro collega vicano Gennaro Cinque che gli altri primi cittadini neanche più ricordano di aver sottoscritto. Ma poi l’hanno sottoscritto per davvero questo documento i 5 sindaci peninsulari?
ELEZIONI AMMINISTRATIVE A SANT’AGNELLO
Il Comune di Sant’Agnello potrebbe andare al voto a febbraio in coincidenza con le regionali il 10 e l’11 febbraio. Un’anticipazione rispetto alla presunta data della primavera, cioè aprile, che impone un cambio di marcia a quelli che intendono concorrere a una competizione elettorale che presenta tante novità e molte incognite. Uno scenario, quello santanellese, destinato ancora a cambiare perchè gli aspiranti sindaci in campo sono ancora molti e i presunti due schieramenti – Sagristani-Orlando – sono mobili. Già si è registrata la presa di distanza dell’ex vice-sindaco Pietro Gnarra dal gruppo di Sagristani, ormai tanto affollato quanto ingestibile per le pretese, più o meno legittime, che rivendicano i partecipanti al sodalizio “Sant’Agnello prima di tutto“. Pochissimi i posti disponibili per troppi candidati, molti dei quali si sono resi conto di essere rimasti vittima di una “strumentalizzazione” finalizzata soltanto a far cessare anticipatamente l’amministrazione-Orlando, senza alcuna garanzia per il futuro rientro nel Palazzo. La novità rappresentata dalle candidature femminili sta producendo un altro effetto: quello della rinuncia di qualche uscente in favore della moglie o di qualche altro familiare. Anche qui ci sono problemi e tra questi anche quello che questo tipo di candidature indirette possono alterare il quadro degli eleggibili per cui i mal di pancia sono tanti e anche giustificati. L’ex assessore Giuseppe Coppola ’71, nell’intento di far crescere le proprie quotazioni, ha incassato il sostegno alla sua candidatura a sindaco da parte del primo cittadino di Piano di Sorrento, Giovanni Ruggiero, a conferma di un rapporto amicale e di un passato assessoriale condiviso alla guida dei servizi sociali. Resta in campo Salvatore Siviero con la lista “Forza Sant’Agnello” mentre un altro ex assessore, Antonino Coppola, sta valutando se correre come sindaco o rimandare al prossimo giro la velleità di diventare primo cittadino come lo è stato anche il papà Ludovico.
6 commenti
briz
Queste primarie hanno sicuramente segnato una svolta nel panorama politico italiano perchè per la prima volta sono VERE,nel senso che si affrontano due candidati con prospettive, programmi e idee completamente diversi. Vedremo lunedì come cambierà il Partito Democratico, l’Italia sicuramente ha già iniziato a cambiare non fosse altro che le persone hanno iniziato a pensare a quale Italia vorrebbero dal 2013 in poi. Sicuramente le primarie sono un atto di VERAPOLITICA. http://verapolitica.blogspot.it/
ciao
gianni salvati
Mi piace nel fine settimana apprendere le manovre politiche che si registrano in penisola sorrentina, ma mi limito, come di consueto, ad esprimere solo qualche personale opinione per quanto attiene la città di S.Agnello, prossima al voto. Condivido l’acuta analisi espressa per quanto riguarda la situazione parlamentare che non vedrà alcun sindaco o esponente politico peninsulare scendere in campo, stante così le cose, per la volontà (da parte di tutti i partiti!) di non mettere mano alla riforma elettorale e questo è ovviamente un’occasione perduta perchè, al di là di chi sarebbe stato il prescelto, portare un nostro rappresentante in Parlamento avrebbe significato, sicuramente, benefici per l’intera penisola sorrentina. Pur se vi sono autorevoli esponenti peninsulari in Parlamento, avere il consenso diretto delle popolazioni, avrebbe assunto significato diverso che avrebbe reso il prescelto anche più forte ed indipendente dal partito di appartenenza. Detto ciò credo che per quanto riguarda il movimento civico “S.Agnello prima di tutto”, sia importante più dei candidati che saranno individuati a rappresentarlo in consiglio comunale il progetto che ci si propone di perseguire! E’ questo l’appunto più importante: sicuramente il prossimo consiglio comunale avrà diverse gatte da pelare ed avrà bisogno delle migliori energie del paese. Chiunque, compreso lo scrivente, non avesse questa consapevolezza e volesse continuare sulla falsariga del passato, anteponendo magari il proprio interesse personale a quello del paese, non avrebbe vita facile, alla luce anche di tutto quello che è accaduto in questa scorsa consiliatura. La gente, fortunatamente, credo e mi auguro, abbia preso coscienza e si renda conto che bisogna cambiare registro, innanzitutto garantendo una partecipazione diversa e più attiva, non facendosi ingannare nè dalle persone nè dalle parole ma valutando solo e freddamente i fatti. Io da parte mia, sono pronto a fare un passo indietro, vista anche la mia anzianità politica se e qualora tutte le condizioni sopra rappresentate, saranno perseguite ed il progetto del movimento sarà portato avanti. Sono anche piuttosto curioso di vedere all’opera le donne: penso che quelle in gamba siano anche superiori agli uomini, così come capita di sovente anche nella vita, il problema sarà però l’individuazione e le modalità di scelta. Mi auguro che la normativa approvata recentemente non sia solo la necessità, anche ipocrita, di salvaguardare le pari opportunità senza considerare le inclinazioni naturali, le capacità politiche, l’eventuale esperienza amministrativa e la meritocrazia, che sono i parametri corretti per l’individuazione dei candidati giusti, siano essi donne o uomini. Ultimamente e mi riferisco a livello nazionale, a parte le dovute eccezioni, non ho visto tante donne capaci di incidere particolarmente nella vita pubblica ma mi è sembrato anzi che fossero state individuate solo perchè fortemente rappresentative degli interessi specifici di chi li aveva scelte. Quanto al resto dei presunti papabili sono daccordo con le analisi fatte che di qui alla data delle elezioni cambieranno tanti nomi e volti per cui forse non vale la pena affannarsi sin d’ora a smentire questa o quella partecipazione alla prossima competizione elettorale. Mi piacerebbe però sentir parlare di programmi e progetti per lo sviluppo del paese: su questo forse varrebbe la pena dilungarsi e discutere ma forse non a tutti piace “perdere tempo”!
Gianni Salvati, ex consigliere comunale di S.Agnello
mario
Che brutta cosa sentire parlare i conglieri dell’udc con toni intimidatori nei confronti del sindaco Cuomo. Mi sono vergognato di essere sorrentino. I consiglieri del pdl invece meritano un plauso. Non chiedono ma cercano di conquistarsi il loro spazio con il lavoro e la serietà. Senza gestire giardini, info point e bastione di parsano e senza chiedere la presidenza del consiglio. L’udc pensa solo a gestire e fare bottega alla faccia della crisi e della povera gente che non ne puo’ più. SPERIAMO CHE IL SINDACO ABBIA IL CORAGGIO DI DIRE A CHIARE LETTERE CHE CERTA GENTE DEVE ANDARE VIA E CHE NON PERMETTA A NESSUNO DI TIRALO INDECOROSAMENTE PER LA GIACCHETTA!
Raffaele Apreda
A questa marionetta di nome Mario rispondo in un solo modo VERGOGNATI, non sai nemmeno di cosa parli e non sai nemmeno cosa pensa il Sindaco Cuomo di questa storia. In questa fase i burattinai stanno avendo al meglio così come la facile demagogia. Per conoscere anche l’altra verità’, tutti coloro che lo vogliono, sono a disposizione.
Antonino Coppola
Con tutto il rispetto del sindaco Ruggiero, questi farebbe bene ad interessarsi più delle faccende del suo Comune anziché esternare evidenti apprezzamenti a scopi elettorali a favore di aspiranti sindaci (si fa per dire) per la prossima consiliatura di Sant’Agnello. In tal proposito mi è parso di leggere i giorni scorsi che qualche aspirante sindaco si poneva il problema di sottrarre tempo alla propria famiglia una volta eletto, ma noi non vogliamo essere il pomo della discordia all’interno delle famiglie dei prossimi amministratori, per cui faremo tutto il possibile per lasciarli a casa, in modo che si possano dedicare a tempo pieno agli affetti familiari.
In tutto questo caos l’unica consolazione è la quota rosa, in questo modo siamo sicuri di avere a che fare con gente nuova, che porterà inevitabilmente gentilezza e profumo di aria fresca.
Giuseppe Coppola
Se l’influente Antonino Coppola vuole che stia a casa l’accontento. Come abbiamo fatto finora senza di lui? Lo sosterrò al parlamento europeo, c’è veramente bisogno di gente di alto altissimo (sorry) livello che ci rappresenti.
Ma per favore!!!!
Giuseppe Coppola