Acqua avvelenata, grave denuncia dell’On. Antonio Palagiano
ROMA – Basta una modifica a un decreto per rendere legali componenti pericolose per la salute e rendere potabile acqua per uso domestico mettendo a rischio la salute dei cittadini. La denuncia non è di un’associazione ambientalista e di chi può essere accusato di ecologismo, ma di un parlamentare della Repubblica, l’On. Antonio Palagiano dell’IdV, peraltro Presidente della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sugli Errori nella Sanità che ha messo nero su bianco, con un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute e dell’Ambiente, questo grave rischio per la salute pubblica. “E’ inconcepibile ed intollerabile mettere a repentaglio la salute di milioni di cittadini modificando i parametri di potabilità delle acque stabiliti a livello comunitario e permettendo la contaminazione di alcuni agenti inquinanti come cianobatteri e microcistine…
Per questo chiediamo ai ministri Balduzzi e Clini di ritirare e ripensare al più presto lo schema di decreto interministeriale inviato in Europa, poiché la priorità di uno Stato deve essere la tutela della salute dei suoi cittadini. La pericolosità di questi agenti – prosegue Palagiano – è stata dimostrata da moltissimi studi e messa in evidenza in un dettagliato documento dei Medici per l’Ambiente che spiega le ragioni medico-scientifiche della contrarietà al nuovo decreto interministeriale. Inoltre, è ancora complicato stabilire tutte le varianti dei rischi per la salute che la presenza di tali elementi inquinanti nelle acque destinate al consumo umano potrebbero generare. Crediamo quindi che la modifica al decreto 31/2001 debba essere ritirata, poiché non solo violerebbe il contenuto delle direttive comunitarie sulla potabilità delle acque, ma, cosa ben peggiore, violerebbe il principio di precauzione sancito dall’UE, mettendo in pericolo la salute dei cittadini italiani”. Se consideriamo la sola vasta contaminazione dei terreni agricoli nell’area casertana appena scoperta dall’autorità giudiziaria ad opera del clan Bidognetti che per decenni ha sotterratto nei fertili terreni le sostanze tossiche provenienti da ogni angolo d’Italia inquinando anche le falde acquifere, ci rendiamo conto di che cosa può significare questa modifica: praticamente rendere potabili anche queste acque. Insomma la legge al servizio dell’illegaglità e di chi attenta alla salute. Davvero bisogna reagire perchè tra la camorra che inquina in combutta con le industrie c’è di mezzo la politica a far da pompiere per coprire il malaffare sulla pelle dei cittadini.