Sant’Agnello, tanti aspiranti sindaci per un’elezione capestro!
Su una questione fondamentale lo schieramento elettorale pro-Sagristani è unito: la candidatura a sindaco dell’ex primo cittadino e ormai prossimo ex assessore provinciale dal 1° gennaio 2013, cioè quando decadranno automaticamente tutte le giunte delle Provincia sulla base della revisione dimagrante approvata dal Governo-Monti. Nonostante l’abbondanza e la presenza di personaggi di peso che vantano una lunga storia ed esperienza politica, in questo gruppo nessuno ha mai osato mettere in discussione la leadership. Anzi il problema si porrebbe se Sagristani decidesse di fare un passo in dietro, ipotesi allo stato assolutamente impensabile perchè si tradurrebbe in un ritiro a vita privata!
Allora soltanto potrebbe manifestarsi qualche ambizione, ma tra ex assessori ed ex consiglieri tutti sono concentrati a contendersi la candidatura e gli spazi di seconda fila, nella futura giunta a 4. Anche per chi vince gli spazi si sono ristretti: non c’è posto per tutti visto che tra giunta e consiglio i seggi sono solo 7 ! Altro che seconda lista o lista civetta o d’appoggio: qui basta sbagliare i conti e per qualche voto in meno va tutto all’aria e si perdono le elezioni. Molti perciò si dovranno accontentare di restare spettatori della prossima competizione elettorale ponendo fine a quelle che sono anche carriere politiche di 10, 15, 20 e passa anni. E poi c’è da fare i conti col terremoto politico-elettorale in atto nel Paese e il crescente disgusto della gente verso le solite facce: un problema da non sottovalutare da parte di tutti i concorrenti…
Se per la leadership di “Sant’Agnello prima di tutto” non ci sono dubbi, per quanto riguarda invece i posti in lista e quelli in una possibile giunta il problema è più che serio…serissimo! Nessuno ha la garanzia di niente perchè se Sagristani non vuole correre il rischio di presentare tutte le stesse facce della passata amministrazione dovrà trovare argomenti convincenti per tenere fuori dalla partita elettorale più di un candidato eccellente o che si senta tale! Altrimenti il gioco si fa pericoloso per tutti e ad avvantaggiarsene potrebbe essere proprio Gianmichele Orlando che sembra aver messo in atto una nuova strategia pre-elettorale. E’ proprio sul fronte avversario a Sagristani che si sta consumando una vera e propria sceneggiata con autocandidature a sindaco sparate a raffica da parte di vari ex dell’ultim’ora e di quella precedente che, in un modo o nell’altro, cercano di darsi un tono agli occhi degli elettori. Il più cauto è l’ex assessore Giuseppe Coppola ’71 che ufficialmente ha chiesto le primarie come metodo per scegliere un candidato alternativo ad Orlando forse tra i diversi aspiranti intenzionati a ottenere l’investitura. Ipotesi suggestiva che però non ha fatto registrare adesioni, ma impraticabile quanto inaffidabile sui risultati visto che chiunque potrebbe presentarsi a votare, anche dell’opposto schieramento, pur di assecondare la vittoria di un candidato di comodo nella vera competizione elettorale. L’ex sindaco Orlando ha solo chiarito che forse i nuovi cercano di darsi un metodo per scegliere e intanto torna a ribadire quello che ha annunciato già ad agosto: mi ripresento! Tra quelli che non hanno “abbandonato” Orlando fino all’ultimo, allo stato non si respira unità di vedute e questo conferisce un indubbio vantaggio ai “Sant’Agnello prima di tutto“. Comunque si può ragionevolmente pensare alla prossima come a una competizione a tre liste, con trenta aspiranti consiglieri dei quali solo 1/3 sarà eletto: 7 per la maggioranza e 3 per tutte le minoranze. Tenendo inoltre conto che le liste perdenti, in rapporto al quorum che ottengono e in che misura lo ottengono, eleggono innanzitutto il loro candidato sindaco. Conti alla mano si comprende allora perchè tutti pensano solo a candidarsi sindaco: perchè solo così possono sperare di ottenere il seggio, mentre per tutti gli altri non c’è posto! Vallo a spiegare ai dieci candidati da schierare in lista solo per far numero: per loro la candidatura è solo a perdere! L’unica chanche reale è quella di contrapporre due schieramenti di più o meno pari forze in grado di contendersi il successo e i 7 seggi della maggioranza. Chi perde, questa volta davvero va fuori pista…e per sempre!
3 commenti
Polmone
Ottima analisi alla luce della nuova normativa ma non ha parlato del quorum femminile ci vorrebbero altre due righe in merito.
Antonino Coppola
condivido il termine usato “crescente disgusto verso le solite facce”
Giorgio cacace
Complimenti per l’analisi puntuale! S.Agnello e’ davvero ad un bivio: i santanellesi alle prossime elezioni possono davvero dare un segno di crescita culturale! Ci si augura che tutti voteranno in piena coscienza!