Piano di Sorrento

Su facebook la “glasnost” del sindaco Ruggiero

Stampa
Giovanni Ruggiero su FB

Sul suo profilo facebook Giovanni Ruggiero, sindaco di Piano di Sorrento, fornisce una spiegazione sull’atipicità del suo modo di essere, di presentarsi, di relazionarsi sul social network. Una riflessione assolutamente meritevole di evidenza perchè cerca di dare una spiegazione a un interrogativo che qualunque osservatore e frequentatore della rete si è onestamente posto almeno una volta. Dove inizia e dove finisce il pubblico e dove inizia e finisce il privato rispetto al mondo di FB da parte di una persona che è investita di una funzione pubblica? Crediamo sia un ragionamento meritevole di attenzione, ma prima di addentrarci nella valutazione del caso leggiamo che cosa scrive Ruggiero parlando alla sua comunità di “amici virtuali” domenica 25 novembre…

A volte mi si chiede conto da più parti perchè il mio profilo fb è così atipico per un sindaco. Perchè “esporsi” in maniera “diversa”, così poco ufficiale? Sono in tanti che confermano, criticano, protestano e qualche vota ci sono commenti che mi mettono in difficoltà più come uomo che come sindaco. A volte colgo anche delle interpretazioni: per alcuni è un modo per ammaliare o distrarre, per altri il “raccontarsi” oltre il ruolo e le responsabilità, qualcuno come commento ad una riflessione spontanea ha scritto: “e se fosse un’operazione pre-elettorale per il 2013? Allora perchè? Premesso che chiunque chieda o si confronta con il sindaco avrà sempre una risposta nella sua chat personale…sempre. Rifuggo i forum per non cadere nel “qualunquismo” e cerco di rispondere ad un chi, anche se virtuale, in maniera diretta, personale, puntuale…Ma fatta la premessa lunga e noiosa, perchè scelgo di raccontare altro? Perchè sono “altro”, oltre a ciò che si vede…Eppure non sono un illuso…so che nessun link, poesia, condivisione, video sono me…è solo angolazione di vita come una foto…un sospiro colto nell’affanno quotidiano come un link… una parola che fissa il “qui ed ora” come una poesia… Nessuna verità, nessuna certezza, nessuna luce…solo l’ombra di me…solo l’ombra… Allora perchè? Ammaliatore, seduttore o cantastorie? E se fosse solo il sussurro del mio “bambino” muto? E se fosse solo un modo per “salvarmi” l’anima? Allora stamane per salvarvi dalle mie parole vi lascio quelle di Barsacchi…poesia per restare con i piedi per terra. Buona Domenica.
<<E salgo in cima al monte. Finalmente ti adoro
con il silenzio attorno: sto bene qui,
con l’erba, con il vento, con le pietre.
L’infuriare del mondo mi giunge come brezza:
è facile difendersi, basta un piccolo fuoco.
Basta un piccolo balzo dell’anima ed è cielo:
tutto il verde è al di sotto.
Conosco ciò che è stato: perdono al mio dolore.
Ma colei che amo torna e mi rivuole giù:
non ce la fa a portare il suo cuore da sola.>>

Bene. Con questo parlare di sè, con questo dichiararsi agli occhi del pubblico scosso da un “conflitto” che ne evidenzia una forte carica emozionale oltre che umana e spirituale, il sindaco Ruggiero compie un’operazione di “glasnost“, cioè di trasparenza: che significa non voler celare le difficoltà, anzi discuterne apertamente. Il problema però può trovare una soluzione coerente, in grado cioè di sgomberare il campo da equivoci e da malevole interpretazioni che sono sempre in agguato soprattutto per chi svolge una funzione pubblica e politica. Su FB ci sono profili personali, per lo più privati, che ci consentono di presentarci e di interloquire come persone ancor prima che per le fuzioni ricoperte. Lì è l’immagine fotografica che proponiamo a rappresentare significativamente l’ispirazione del profilo e la sua finalità. Nel caso, cioè quello di un sindaco con una foto istituzionale con fascia tricolore, è naturale aspettarsi altri temi e altri ragionamenti che non quelli che si rinvengono nella bacheca di Ruggiero. Ne nasce allora l’equivoco, senza malafede: poichè non si rinvengono argomenti strettamente connessi all’immagine con la quale ci si presenta nel social, si è indotti a giudicare “strumentale” la presenza ed anche i ragionamenti che in esso si propongono! Si confondono pubblico e privato con pregiudizio per l’uno e per l’altro. Il correttivo da apportare è semplice, peraltro ampiamente in voga da parte di politici a tutti i livelli: aprire una “pagina fan” che diventa la vetrina ufficiale dell’uomo politico (con ciò anche posta al riparo dai rischi di inserimenti incontrollabili e non graditi), lasciando invece a un profilo personale, e quindi aperto all’interazione con la comunità, quello scambio di idee, sensazioni, emozioni, valutazioni e di tutto quanto altro appartiene alla sfera prevalente del privato e che come tale deve essere percepito: senza mai dimenticarsi, però, del labile confine che intercorre tra pubblico e privato soprattutto per chi è investito di funzioni pubbliche e politiche. Tutto ciò perchè anche il mondo dell’informazione, che ormai attinge alla rete e ai social network per conoscere, pubblicizzare e commentare comportamenti e opinioni della politica (ma non solo), sia in grado di operare un distinguo tra quello che appartiene alla sfera del pubblico e quello che invece rientra nell’ambito del privato di un personaggio. Di conseguenza anche la foto che identifica il profilo deve cambiare: quella istituzionale va sulla pagina fan, quella civile sul profilo. Si tratta di una soluzione che sicuramente consente di compiere un primo, concreto passo per eliminare i dubbi palesati da Ruggiero e rassicurare il pubblico rispetto alle intenzioni del Ruggiero uomo e del Ruggiero Sindaco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*