Lauro (PdL) e le donne del PD contro De Magistris
ROMA – La rimozione del prefetto Silvana Riccio dalla funzione di direttore generale del Comune di Napoli da parte del Sindaco Luigi De Magistris ha fatto registrare una solidarietà incrociata a sostegno della Riccio da parte di PDL e PD. Raffaele Lauro, senatore del PdL ha diffuso un duro comunicato con il quale dichiara che “...Il Comune di Napoli è mal governato da un despota orientale, Luigi De Magistris, altro che rivoluzione arancione. Neppure una collaboratrice domestica può esser rimossa, come il sindaco ha fatto con il direttore generale, prefetto Silvana Riccio. Sta seminando vento e raccoglierà tempesta“. Il Sindaco ha motivato la decisione con la motivazione che “…è venuto meno il rapporto di fiducia col direttore generale”, circostanza che legittimerebbe l’adozione del provvedimento…
Intanto sul fronte parlamentare si muovono all’unisono le donne del PD con una dichiarazione che non lascia dubbi: “Genera sconcerto il modo in cui il sindaco di Napoli De Magistris ha rimosso il direttore generale del comune, il prefetto Silvana Riccio”. A parlare sono le parlamentari del PD Teresa Armato, Luisa Bossa, Annamaria Carloni, Franca Chiaromonte e Maria Fortuna Incostante. “Esprimiamo piena solidarietà alla dottoressa Riccio, di cui sottolineiamo la grande competenza e professionalità da tutti riconosciute e poste al servizio della legalità. Allo stesso modo – concludono – siamo sorprese dal fatto che, solo pochi giorni prima, Silvana Riccio avesse ricevuto dal sindaco una piena conferma di stima. Si tratta di una modalità che colpisce una donna di grande valore e ci chiediamo come si giustifichi da parte di un sindaco che non manca mai di mettere in evidenza la trasparenza come proprio metodo amministrativo“.
5 commenti
giovanni
se sono daccordo pdl e pd dovremmo chiederci perchè? comunque credo che se il sindaco non si fidava più del direttore generale aveva tutto il diritto di licenziarlo.
Alessandro Lauro
Ah ecco i veri problemi del paese e della campania!
Senatore, donne del PD ci spiegate come noi comuni cittadini possiamo andare a lavoro e tornare a casa vista la situazione critica dei mezzi di trasporto campani? siete collegati con il mondo reale?
Senatore, donne e uomini del PD sapete far pressione sul sig. Caldoro e sul governo del Paese che sostenete insieme, affinchè sblocchi i fondi FAS per dare un minimo di respiro alle aziende di trasporto affinchè riescano a garantire viabilità e SICUREZZA ai cittadini che pagando le tasse pagano i vostri lauti stipendi?
il resto E’ NOIA e la tempesta sta per travolgervi!
Raffaele Lauro
Caro Direttore,
in relazione ai commenti critici (e pretestuosi!) di Giovanni e di Alessandro Lauro sul “Caso De Magistris”, da me pubblicamente denunziato, La prego di girare loro (o di pubblicare) il testo integrale della mia documentata interrogazione parlamentare.
Rassicuro, altresì, Alessandro Lauro che sono ben collegato al mondo reale, come testimonia tutta la mia attività parlamentare, e che ho seguito (e seguo) la crisi dei trasporti regionali, con interventi sul Governo e sulla Regione, affinché cessi presto questo grave stato di disagio per i nostri concittadini, frutto di errori del passato e del presente.
Per quanto riguarda, infine, i “lauti guadagni” e la “tempesta”, i miei giudizi risultano “notoriamente” ancora più radicali di quelli del mio giovane e severo interlocutore.
Raffaele Lauro
Alessandro Lauro
Sono lieto dell’interessamento del sen Lauro e come le migliaia di pendolari (anche della penisola sorrentina) attendiamo i fatti. Al momento la situazione precipita e serve uno sforzo maggiore da parte di tutti, senza distinzione di colori politici. Si tratta, come ben intuisce anche il senatore Lauro, di una questione di civiltà e oramai anche di ordine pubblico. La severità dei toni e la radicalità sono, ora, dettati dall’esasperazione e dal rischio di perdere il proprio posto di lavoro da parte di tanti pendolari.
Cordialità
Raffaele Lauro
Condivido, in pieno, l’appello di Alessandro Lauro ad un’azione comune per salvaguardare la sicurezza degli utenti (a partire dagli studenti!) e il posto di lavoro di tanti pendolari della Penisola Sorrentina. Ormai siamo ad un punto di rottura sociale e alla dichiarazione di impotenza fallimentare delle pubbliche istituzioni. RL