Alla Provincia di Napoli dipendenti in rivolta per i tagli agli stipendi
NAPOLI – La notizia circolava da qualche tempo, poi c’è stata la conferma a seguito della riunione della Commissione Bilancio dell’Ente diretto dal vice presidente Antonio Pentangelo a seguito della revoca del mandato all’ex presidente Luigi Cesaro decisa dal Consiglio per consentirgli la candidatura alle elezioni politiche. La Provincia ha le casse vuote e con le riduzioni dei trasferimenti statali per il 2012 (46 mln) e per il 2013 (120 mln) si vede costretta a tagliare sui costi del personale: meno ticket mensa e una riduzione forfetaria dei compensi di circa 400 euro. Dipendenti in subuglio e riunioni a raffica che mettono sotto accusa la gestione della Provincia dove i costi per consulenze esterne, secondo il sindacalista del CSA Raffaele Esposito, inciderebbero notevolmente sul deficit…
Si parla di stipendi vertiginosi per i portavoce e dei soliti sprechi che avrebbero finito col penalizzare icirca 1350 dipendenti provinciali. Intanto sul fronte dei trasporti e per quanto concerne la crisi dell’Eavbus, che avrebbe messo a rischio gli stipendi di oltre 1400 dipendenti, si apre uno spiraglio con la decisione della Regione Campania di farsi carico di una spesa di oltre 6 mln di euro per il personale, procedendo con un “fitto d’azienda” provvisorio che scongiura il collasso del sistema trasporti e lascia intravedere una soluzione alla vertenza. Sul fronte dei disagi per l’utenza non c’è pace perchè ormai al tracollo è l’intero sistema dei trasporti campani che non regge più alla decadenza dei mezzi e alla mancanza di manutenzione oltre che alle continue proteste del personale.