Italia

Sanità, per Palagiano bisogna voltare pagina rispetto al passato

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Antonio Palagiano (IdV)

ROMA – Le dichiarazioni del Premier Mario Monti sull’insostenibilità del sistema sanitario nazionale come l’abbiamo avuto fino a oggi hanno provocato una serie di reazioni negli ambienti politici, ma non solo. Antonio Palagiano (IdV), presidente della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sugli Errori nella Sanità spiega: “…Che il nostro sistema sanitario vada riformato, se vogliamo garantire, anche in futuro, la qualità e il numero delle prestazioni, è indubbiamente vero. Ma se qualcosa va cambiato, non sono le modalità di finanziamento, piuttosto il modo di investire le risorse.

Mario Monti

Abbiamo alle spalle decenni di malagestione, sprechi, interferenze politiche nelle nomine e negli appalti: su questo bisogna intervenire. Ribadiamo la convinzione che la sanità debba restare pubblica, per garantire a tutti i cittadini il diritto alla tutela della salute, come sancito dall’art.32 della nostra Costituzione”.  Nell’ambito delle attività della Commissione, aggiunge Palagiano, “...abbiamo chiesto la pubblicità dei bilanci della Congregazione dei Figli dell’Immacolata, che gestisce l’Idi e il San Carlo di Nancy, ormai sette mesi fa. Ma l’interrogazione non ha avuto alcuna risposta…

Tutto continua a tacere a scapito della salute dei cittadini e di quella dei 1500 dipendenti del’IDI e delle loro famiglie. Il sospetto è che il mistero della gestione di questi fondi non voglia essere svelato. E’ passata una settimana dall’audizione del Commissario alla Sanità del Lazio,  ma la situazione di emergenza per i lavoratori è quantomai lontana dall’essere risolta. Dopo la promessa del pagamento immediato degli stipendi da parte dello stesso Bondi, oggi assistiamo all’ennesima estrema protesta di questi dipendenti che da oltre 4 mesi non vengono pagati e ora minacciano anche lo sciopero della fame. Chiediamo al Governo di rispondere al nostro atto di sindacato ispettivo e di rendere conto al Parlamento di come siano state utilizzate le risorse, in particolare, come riportato oggi dal Corriere della Sera, quelle derivanti dal Fondo europeo destinato a progetti per lo sviluppo delle aree meridionali: 5.871.998 milioni di euro sui quali anche la Procura, che ieri ha inviato la Guardia di Finanza presso gli uffici della congregazione, vuole vederci chiaro”.

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