Primarie, domenica il ballottaggio: sfida Renzi-Bersani
Meno di 10 punti percentuale separano, dopo il primo turno, Renzi da Bersani dopo il successo delle “primarie“. Ora però inizia la sfida per la vittoria, per l’investitura a premier del centro-sinistra e fra una settimana gli elettori che hanno votato per il primo turno torneranno a scegliere, ma solo tra Bersani e Renzi. Il segretario del PD si dice entusiasta – ed ha ragione – dell’esito delle primarie e si prepara alla grande sfida; il sindaco di Firenze, che ha realizzato una straordinaria performance, annuncia che si riparte zero a zero e che la partita non è chiusa! Anzi. Una settimana che sarà monopolizzata dal confronto tra i due candidati e che fa passare in secondo piano l’implosione del PdL, la “rinascita” di Forza Italia che Berlusconi si appresta ad annunciare (gia oggi in Tv a “Mattina 5“) abbandonando il PdL al proprio destino e pronto ad imbarcare nel nuovo-vecchio soggetto politico solo i fedelissimi. Dalle macerie del centro-destra italiano, il centro-sinistra trae un primo, assoluto vantaggio: si presenta al Paese come l’unica forza in grado di ereditare la responsabilità di governo da Monti&Co di cui gli Italiani non ne possono assolutamente più. Si tratterà di capire come il movimento di Beppe Grillo riuscirà a mantenere alto il proprio appeal elettorale mentre sulla scena si appresta ad affacciarsi un soggetto politico nuovo, in grado di intercettare consensi da tutte le parti: la lista guidata da Ingroia, il magistrato palermitano che, secondo le indiscrezioni, annuncerà la “discesa in campo”, l’1 dicembre.