Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

Gioco d’azzardo:…non si dica: nessuno l’aveva previsto! Lauro accusa il Governo

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Sen. Raffaele Lauro

Ci avviciniamo alla scadenza della legislatura ed è tempo di bilanci politici su diversi fronti, uno dei quali in particolare abbiamo seguito (e seguiremo) con particolare attenzione e genuina apprensione: la legislazione sul gioco d’azzardo che il Governo non ha inteso disciplianre in modo restrittivo. Su questo fronte il Sen. Raffaele Lauro del PdL è stato l’unico, vero, strenuo oppositore all’espansione del gioco che ha contaminato i gangli vitali dello Stato come lo dimostrano le leggi approvate. Il gioco patologico – ha detto Lauro – sta producendo effetti devastanti su centinaia di migliaia di famiglie. Vi proponiamo i link degli ultimi due interventi pronunciati da Lauro nell’Aula del Senato che costiuiscono un attacco durissimo e senza mezzi termini al Governo, al Ministro della Salute, alle lobby che condizionano la politica e l’azione di governo

http://youtu.be/LMtP-el-u9k

http://youtu.be/A2EKCtQq748

Domani, quando la lotta al gioco d’azzardo diventerà una vera e propria emergenza nazionale, non si potrà dire: “nessuno l’ha detto o l’ha previsto“. Parole, quelle di Lauro, che rappresentano un vulnus straordinario a un ceto politico-affaristico che Lauro denuncia evidenziando che: “…In nessun paese del mondo ci sono 400mila slot machine che ingoiano il reddito della povera gente producendo un inganno avallato dal Governo che non ha voluto condizionare gli interessi delle Concessionarie. Auspico che sia un Tribunale della Repubblica a chiamare in giudizio i Ministri per tutto quanto hanno causato…Le lobby del gioco inquinano Ministeri e finanche le aule del Governo“. Con un emendamento al provvedimento sulla delega fiscale, il sen. Raffaele Lauro, membro della commissione finanze e dell’antimafia, chiede al governo Monti, sul riordino del gioco d’azzardo…un Testo Unico sulla disciplina coerente di ogni tipologia di gioco pubblico con vincite in denaro, che si uniformi ai principi giurisprudenziali europei e preveda tassazione non inferiore a quella media applicata negli Stati dell’Unione europea, nonché all’esigenza di garantire la totale trasparenza proprietaria delle società concessionarie e di tutti gli operatori del settore, con l’applicazione delle norme antimafia, a partire dalla certificazione antimafia; di prevenire l’induzione e la diffusione del gioco d’azzardo patologico, con il divieto assoluto della pubblicità ingannevole, e con particolari aggravanti nel caso di minori di anni diciotto, e di applicare il principio della risarcibilità dei danni alle famiglie dei giocatori patologici, in caso di responsabilità, anche oggettiva, degli operatori per la mancata tutela preventiva degli stessi, nei luoghi di gioco”.

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