Dibattito nell’IdV, Di Pietro inizia a smentire Report
di Salvatore Caccaviello
Chi segue Antonio Di Pietro dal lontano 1992, dalle battaglie appassionanti contro il maleaffare e la corruzione in Italia che lo videro protagonista “in mani pulite” non può assolutamente, dopo un servizio televisivo, cambiare idea sulla sua indiscutibile onestà, già confermata a suo tempo dal grande Indro Montanelli. Sapevamo ed eravamo convinti che a breve l’ex Magistrato avrebbe iniziato ad una ad una a demolire tutte le accuse riversate nei suoi confronti nel servizio di Report. Iniziando dalle case intestate ai figli che dalle visure catastali risultano essere due appartamentini con annesso un garage in comune, siti al quarto piano di un condominio popolare e non di 15 appartamenti come riportato dal servizio di Rai3…
Sebbene stavolta l’attacco imprevedibilmente viene da sinistra, tramite una giornalista che noi tutti stimiamo, si è sicuri che le notizie circa l’ingente patrimonio immobiliare di Antonio Di Pietro, così riportate, si confermano infondate e potrebbero rivelarsi a breve una scientifica manovra di killer aggio politico. In quanto l’eccessivo dinamismo dipietrista disturba i poteri forti o coloro che ancora una volta si appresterebbero a prendere in giro gli italiani. Tuttavia volendo guardare il lato positivo di tutta la vicenda si è convinti che ciò potrà senza dubbio aiutare il partito in futuro iniziando con una grande opera di pulizia all’interno di esso. Oltre a nomi prestigiosi del Partito che immediatamente hanno attaccato il Presidente, in quanto non contenti della linea adottata ultimamente, tale opera deve iniziare dalla base e spazzare via tutti coloro che nel nome del Presidente Antonio Di Pietro ed IdV vorrebbero egoisticamente continuare a coltivare i propri interessi personali. A questi squallidi personaggi bisogna far capire ad ogni costo che Antonio Di Pietro ed Italia dei Valori è tutta un’alta cosa!!
Dal Blog di Antonio Di Pietro
Da mia sorella Concetta:”Tonino fai il tuo dovere e pagane le conseguenze”
Oggi è il “giorno dei morti”, e io sono appena arrivato a Montenero per far visita ai miei genitori che riposano al cimitero della Madonna di Bisaccia. Approfitto di questo momento di pausa e di riflessione per rispondere ad alcune delle molte “perle” di disinformazione diffuse in questi giorni in merito ad un mio presunto e inesistente “ingente patrimonio immobiliare”. In verità, più che di disattenta informazione, trattasi di scientifica opera di killeraggio politico, portata avanti da chi vuole, a tutti i costi e da anni oramai, distruggere il mio nome e tentare di bloccare l’azione politica di Italia dei Valori, partito di cui sono stato il fondatore e sono ancora il Presidente. Per oggi mi limito ad illustrare le proprietà immobiliari che fanno capo ai miei figli Anna ed Antonio Giuseppe (detto Toto). Il resto nei prossimi giorni.
Sui giornali e nelle televisioni sono stati attribuiti ad Anna ben 8 immobili e a Toto 7. Vale a dire “15 case”, almeno così è stato fatto credere sia in diverse trasmissioni radiotelevisive che da molti giornali. Immobili che, con artifizi linguistici e raggiri comunicativi, io avrei acquistato per loro con i soldi dei rimborsi elettorali ricevuti dal partito IdV, e anche di questo gli autori dovranno rispondere davanti alle competenti sedi giudiziarie. La verità è ben diversa, come da estratto catastale che, qui di seguito, allego e che deve essere letto per intero senza fermarsi alla prima pagina, come fraudolentemente è stato fatto. Certo, nella prima pagina della visura catastale, si legge che Anna è titolare di 7 fabbricati a Milano e Toto di altri 6. Risulta, inoltre, che entrambi siano intestatari di un ulteriore “fabbricato” a Bergamo (cfr. prima pagina della visura per Anna e della visura per Antonio Giuseppe). Ma se si ha l’accortezza di “girare” le pagine successive delle singole visure catastali, ci si può facilmente rendere conto che, in realtà, i miei figli non sono affatto proprietari di “15 case” ma solo di due appartamentini, con annesso unico garage, entrambi siti al quarto piano di un condominio popolare di recente costruzione in zona Bovisa a Milano. Tutte le altre particelle immobiliari, indicate nell’estratto catastale, invece, altro non sono che “aree urbane” dell’intero condominio cedute al Comune di Milano per “servizi pubblici” (marciapiedi, parcheggi pubblici, svincoli e strade di accesso, giardinetti pubblici al servizio di tutta la collettività locale, etc.). Ebbene sì, ai miei figli, Anna e Toto, ho in effetti donato, con atto notarile del 30 giugno 2008, un appartamento con annesso garage a Milano, immobile che in fase di costruzione e al momento del rogito ho fatto frazionare in due porzioni (fisicamente con un muro di cartongesso e catastalmente come da atto notarile) in modo che siano loro un domani a decidere se abitarci in due famiglie, oppure in una sola. Ho pagato tale acquisto con miei proventi personali, frutto del mio lavoro, dei miei risparmi e dei miei investimenti…e, soprattutto, dei tanti risarcimento danni che, in tutti questi anni, ho ricevuto da parte di chi è stato condannato dall’Autorità giudiziaria competente per le continue e ripetute diffamazioni e calunnie commesse ai miei danni, al solo scopo di annientarmi professionalmente, dapprima come magistrato e poi come politico. Ovviamente, ho pagato l’acquisto dell’appartamento in questione sempre e solo con assegni e/o bonifici bancari provenienti da miei esclusivi conti personali, come da documentazione già controllata e riscontrata una miriade di volte dalle competenti Autorità giudiziarie. Quanto agli immobili di Bergamo che, dall’estratto catastale pure risultano intestati ad Anna e Toto, anche in questo caso una attenta e non preconcetta lettura dei documenti catastali permette facilmente di comprendere che non si tratta affatto di due appartamenti, ma di uno solo, peraltro cointestato non solo a loro due ma anche alla loro madre Avv. Susanna Mazzoleni (cioè mia moglie). E, in effetti, trattasi dell’appartamento che mia moglie si è comprata, a coronamento del suo lavoro trentennale, e che ha voluto, appunto intestare oltre che a se stessa anche ai figli. Io, quindi, con questo acquisto non “c’azzecco” proprio nulla! Ribadisco, al riguardo, che “mia moglie non è mia moglie”, come ingenuamente ho affermato alla giornalista di Report mai immaginando che questa frase sarebbe stata poi così fraudolentemente estrapolata dal contesto per farle assumere un significato diverso da quello che io intendevo dire in dialetto “dipietrese”. Significato che qui voglio specificare in lingua italiana (spero!) per non essere nuovamente travisato: l’avv. Susanna Mazzoleni è sì mia moglie ma va valutata e rispettata per quello che è, per ciò che vale e per il suo mestiere e non per il semplice fatto che sia mia moglie. Susanna è una qualificata docente universitaria ed un’affermata professionista legale che lavora da oltre 30 anni (cioè da prima che io la conoscessi). Ha un proprio avviato studio legale e proviene da una benestante famiglia di professionisti bergamaschi (padre anch’egli avvocato e nonno notaio). Insomma, Susanna Mazzoleni ha di suo e si è fatta da sola: quindi, ben poteva e può permettersi, dopo una vita di lavoro, di comprarsi un appartamento, intestandolo a sé e ai propri figli. Non aveva e non ha certo bisogno di me per attuare i suoi sogni, né me ne ha mai fatto richiesta. Io e mia moglie pensavamo finora, e pensiamo tuttora, che utilizzare i nostri risparmi – frutto del nostro lavoro e dopo averci pagato tutte le tasse previste – per costruire un futuro migliore ai nostri figli fosse un comportamento da “buoni genitori”. Ora ci ritroviamo con Anna e Toto che fanno fatica pure a uscire di casa perché si sentono mortificati per le accuse, gli insulti e le umiliazioni che arrivano sulle loro pagine Facebook, come se fossero dei riciclatori di professione di denaro sporco. Anche per difendere il loro onore, non intendo arrendermi né indietreggiare e affronterò quest’ altra prova del destino con più determinazione di prima. Lo devo alla mia famiglia ma anche alle migliaia di militanti di Italia dei Valori che hanno dato e stanno dando l’anima per il partito e che sono anche in queste ore intorno ai banchetti di raccolta delle firme per i 4 referendum contro la Casta e a favore dei diritti dei lavoratori.
Antonio Di Pietro
8 commenti
Raffaele
con che faccia continuate a difendere l’indifendibile! Quanta melma si celava dietro le accuse che faceva agli altri. C’è una sola parola appropriata, schifo! Accusava solo per nascondere le proprie nefandezze! Ci vuole veramente una bella faccia tosta a difenderlo
antonio pollio
Dipietro;Antonetti;Caccaviello andate per sempre a casa!!!!
fs
…..pessimo tentativo di farsi pubblicità gratuita…..
Salvatore Caccaviello
Per fs non vedo il bisogno di farmi nessuna pubblicità, non tanto meno gratuita. Poi in tale contesto potrebbe essere negativa. Ho solo voluto per l’ennesima volta e forse in modo più incisivo metterci la faccia e prendermi eventualmente la meritassi la mia parte di critica.Ciò potrebbe essere per giovani aspiranti politici una dimostrazione di come eventualmente comportarsi in tali occasioni, offerta si in modo “gratuito” da chi dalla politica non si aspetta affatto niente in quanto non mira a nessun obbiettivo politico.Forse si ha soltanto la presunzione di offrire nelle nostre modeste possibilità un servizio alla cittadinanza in un’epoca alquanto difficile in quanto guardandoci intorno grandi capacità in tal senso è sempre più raro vederne. cordialmente salvatore caccaviello.
Giovanni
A Sorrento, in penisola, l’Idv non ha un minimo di riscontro elettorale né politico. Contano quanto il due di coppe quando la briscola è a spade. Non c’è neppure un consigliere eletto e questi fanno spam ovunque. L’Italia dei valori è quella che bisogna costruire!
Nicodemo
C’è ancora qualcuno che ha il coraggio di difendere Di Pietro!!! Abbiate almeno il buon senso di non scomodare il grande Montanelli, si rivolterebbe nella tomba a vedere la sfacciataggine di quell’uomo!!! I dipietristi, ed anche in penisola e’ così, sono solo capaci di buttare fango sugli altri ma non vedono (o gli fa comodo non vedere) il fango in cui sguazzano!!! Avete perso un’ottima occasione per tacere… Ancora una volta!!
Domenico
Caccaviello, ma come li fai sti articoli? Ti leggi quando scrivi? Ho letto altri tuoi elogi, o difese? Perché lo fai? C’è un motivo che noi non conosciamo? Un motivo che ti fa uscire allo scoperto per difendere solo qualcuno? Perché elogi solo qualcuno ed altri passano inosservati?
Salvatore Caccaviello
Per Domenico,
A differenza di tante baggianate che leggo in giro, escludendo la competenza degli addetti ai lavori,penso che almeno il sottoscritto scriva qualcosa di sensato.Per quanto ci riguarda a differenza di qualcuno che deve arrivare con qualsiasi mezzo a determinati obbiettivi, scriviamo in piena libertà raccogliendo gli umori e le opinioni dei cittadini che sempre più spesso si congratulano per il nostro lavoro.Tramite il quale hanno l’opportunita, cosa molto importante, di esprimere la loro opinione. Spesso mettiamo in evidenza la competenza e la professionalità di coloro che si spendono per il bene della comunità e non manchiamo di criticare, sempre mettendoci la faccia, coloro che con il loro operato,egoisticamente possono danneggiarlo. Come vedi caro Domenico o chi per esso non abbiamo niente da nascondere e nessun obbiettivo da raggiungere. Esprimiamo in piena libertà,la nostra opinione, che deve rimanere tale senza nessuno secondo fine. Tale è sempre stata la nostra condotta di vita e tale rimarrà per il futuro e se si sono raccolti dei risultati nelle vita non abbiamo mai avuto il bisogno di chiedere o arruffianarci qualcuno ma gli abbiamo raccolti solo e soltanto con le nostre competenze, in qualsiasi parte del mondo ci siamo trovati ad operare. Nel caso specifico difendiamo Di Pietro perchè nell’ultimo ventennio, dove se ne sono viste di cotte e di crude, ha rappresentato per tanti cittadini onesti, categoria che con orgoglio apparteniamo,un esempio di uomo onesto ed un modo pulito oltre di fare politica, anche di vita in cui credere. Un modo di vita che nel nome della legalità,con successo, visto i risultati raggiunti finora abbiamo inculcato anche ai nostri figli. Inoltre sfruttando il mezzo informatico, con Italia dei Valori abbiamo avuto l’opportunità negli ultimi anni, di conoscere centinaia di persone in tutta Italia ed anche all’estero che, senza secondi fini, nel nome della legalità e dell’uguaglianza hanno sposato la causa di Antonio Di Pietro e con i quali ogni giorno piacevolmente ci confrontiamo. A differenza di come accade da sempre nella nostra città in cui alcuni personaggi pretendono di fare politica in modo squallido ed egoistico, soltanto per raggiungere determinati obbiettivi personali,continuando a prendere in giro i cittadini. Dei cui problemi costoro non si interessano affatto in quanto non possono assolutamente avere idea di quali essi siano in questi particolari momenti. Inoltre se, oltre ai cittadini, persone altamente qualificate nel campo dell’informazione si complimentano del lavoro da noi svolto, qualcosa vorrà pur dire. Si pensa quindi di non dovere prendere assolutamente lezione sia dal punto di vista didattico che di comportamento da chichessia sia adesso che in futuro. Inoltre ribadisco di non vedere in giro personaggi che esprimano grosse capacità in modo tale da dare lezioni sia dal punto di vista politico tanto meno di vita, per tale motivo si è convinti allo stato attuale di non dover prendere consigli in tal senso da nessuno tanto meno da un domenico qualunque.Cordialmente salvatore caccaviello.