Vico Equense, insieme per salvare la SS. Trinità e Paradiso
VICO EQUENSE – L’iter legislativo per l’acquisizione definitiva del Complesso Seicentesco della SS. Trinità e Paradiso al patrimonio del Comune di Vico Equense va avanti a rilento. La proposta di legge dispone l’estinzione dell’Istituto «SS. Trinità e Paradiso» di Vico Equense e il trasferimento del relativo patrimonio all’amministrazione comunale. Ciò è motivato con il venir meno della funzione educativa svolta dall’ente e con la grave situazione finanziaria. L’acquisizione costituisce opportunità imperdibile per consentire alla cittadinanza di Vico Equense di usufruire del Complesso, sede dell’ente e da anni punto di aggregazione della cittadinanza, per destinarlo ad attività culturali, formative e sociali…
Nella primavera del 2010 con una petizione di più di 3000 firme i cittadini hanno sottoscritto il documento del «Comitato per Vico» in cui è stato chiesto che il Complesso Monumentale, edificato sul finire del XVII secolo, diventi patrimonio dell’ente pubblico locale. Una proposta scaturita dal fatto che da più di un decennio, l’istituto SS. Trinità e Paradiso, ente morale che per oltre un secolo ha svolto un apprezzato ruolo formativo, di fatto, non svolge più alcuna attività in tale campo. Il Consiglio Comunale, forte anche della palese volontà dei cittadini, ha approvato una delibera in cui si chiede il passaggio dell’immobile, unico bene di fatto disponibile tra quelli che per secoli hanno costituito il patrimonio dell’ex ente religioso, al Comune. Alla luce di ciò, sabato scorso, si sono riuniti nella sala consiliare del Comune di Vico Equense i rappresentanti politici del PDL, del PD, dell’UDC, dell’IDV, di IN Movimento per Vico. In quella sede, all’unanimità, si è deciso di sollecitare l’iter parlamentare con una manifestazione pubblica che si concluderà con una seduta straordinaria di Consiglio Comunale aperto al pubblico, domenica 14 ottobre 2012 presso l’Istituto SS.Trinità e Paradiso. Le forze politiche si sono impegnate, altresì, ad invitare i rappresentanti nazionali ed in particolare i Parlamentari a prendere parte alla manifestazione pubblica, ma soprattutto a sensibilizzare e mobilitare i cittadini per dare il maggiore risalto possibile all’iniziativa.