Sorrento

Vallone dei Mulini/2: per Antonetti (IdV) ancora aperta l’opzione prelazione

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Giovanni Antonetti (IdV)

SORRENTO – L’IdV, con l’avv. Giovanni Antonetti, interviene sull’affaire Vallone dei Mulini: “La recente risposta del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Lorenzo Ornaghi all’interrogazione parlamentare del senatore Raffaele Lauro ricalca, nei contenuti, quella fornita il 6 marzo scorso dal sottosegretario del medesimo ministero, Roberto Cecchi, all’atto di sindacato ispettivo presentato dal Presidente dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro e dagli onorevoli Antonio Palagiano e Pierfelice Zazzera. Nel merito non si può che essere soddisfatti circa il maggior grado di tutela apposto al bene, ed in questo senso, vigileremo su ogni eventuale opera futura che chiunque fosse intenzionato ad effettuare sul Vallone dei Mulini. Quanto invece ad altro profilo, vale a dire la sussistenza o meno del diritto di prelazione in riferimento all’atto di vendita già stipulato, mi permetto di segnalare come nella risposta non si prenda in considerazione un elemento di diritto sopravvenuto, frutto di un interessante spunto fornito e spiegato nel civico consesso comunale di Sorrento dello scorso luglio, dal consigliere comunale di Sorrento del Partito Democratico Alessandro Schisano…

Ciò in merito all’applicabilità, al caso di specie, degli articoli 128) e 157 (comma 1°, lett. a) del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, titolato “Notifiche effettuate a norma della legislazione precedente”. Riteniamo quindi che la questione non sia affatto definita, nel senso della non sussistenza della prelazione storico/artistica, e siamo certi che gli esponenti locali del Pd sapranno fornire spiegazioni al Ministro competente, per il tramite dei loro rappresentanti parlamentari, con idonei atti di sindacato ispettivo; e siamo certi che sulla vicenda, nei suoi molteplici aspetti, ci sarà anche l’interessamento delle associazioni ambientaliste e di tutela del patrimonio storico della penisola, quali il Wwf ed Italia Nostra. Attendiamo, inoltre, l’esito delle indagini della magistratura, tutt’ora in corso, in merito alla legittimità delle passate spese pubbliche per la pulizia del sito e soprattutto continueremo il pressing sull’amministrazione comunale, che purtroppo finora non ci ha fornito la richiesta documentazione, per esercitare l’azione popolare di usucapione insieme ai cittadini che lo vorranno, in base all’articolo 50 dello Statuto Comunale. Il Vallone dei Mulini deve essere dei cittadini, e non vogliamo che un privato, ancorché ben disposto e magnanimo, ci “consenta” di utilizzarlo gratuitamente. Deve essere pubblico!!”

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