Sorrento, accordo raggiunto per le terrazze di Via Capo
E’ giunta a conclusione la vertenza tra il Comune di Sorrento e la Hotel Bel Air srl sull’accessibilità pubblica alle terrazze di Via Capo. Infatti con delibera di Giunta Municipale n. 222 del 3 ottobre 2012 ha finalmente definito la questione relativa al diritto di uso pubblico di “visione del panorama e affaccio verso il mare” sulle terrazze di via Capo, costituito con atto ricevuto dal Segretario del Comune di Sorrento nel lontano 28 gennaio 1967. All’esito del giudizio introdotto “con atto di citazione notificato dal Comune di Sorrento il 31 maggio 2005 – si legge testualmente nella delibera di giunta – e definito con sentenza del Tribunale di Torre Annunziata, sezione distaccata di Sorrento, n. 193/ 2011, depositata il 24 giugno 2011, è stato accertato il diritto di uso pubblico (libero calpestio, visione del panorama e affaccio verso il mare) su tutta l’area terrazzata sovrapposta all’intero fabbricato dell’Hotel Bel Air ed in particolare sia sul I terrazzo (c.d. terrazza superiore: la prima per chi va dal Capo verso il centro di Sorrento) che sul II terrazzo (c.d. terrazza inferiore…
La seconda nella direzione dal Capo a Sorrento centro) nonché sul terrazzino utilizzato per l’accesso pedonale all’Hotel Bel Air, con condanna della società convenuta a far cessare ogni impedimento al libero ed indiscriminato accesso sull’area in questione mediante la rimozione dei cancelli apposti tra la strada pubblica e tutta la predetta area terrazzata, oltre alle spese di lite”.
La vicenda risale al 2003 quando Alessandro Schisano (Pd), allora consigliere comunale della lista “Sorrento punto a capo” avviò la procedura di contestazione seguendone l’iter fino al mese di agosto scorso con l’intento di accertarsi che l’Ente adempiesse a tutte le procedure.
La società alberghiera ha poi proposto appello, ma al contempo ha richiesto una definizione transattiva della vicenda e l’Ente Comunale, dopo alcuni incontri con la controparte, ha approvato uno schema di transazione concordato “avente ad oggetto l’asseveramento e la regolamentazione della servitù pubblica sussistente sulle terrazze dell’Hotel Bel Air, da sottoscriversi tra il Comune di Sorrento e la società Hotel Bel Air S.r.l” ed incaricato “il Dirigente dell’Ufficio Patrimonio della sottoscrizione del suddetto allegato per conto del Comune di Sorrento”.
“Meglio tardi che mai – dichiara l’avvocato Giovanni Antonetti, responsabile dell’Italia dei Valori in Penisola Sorrentina – ci sono voluti più di 7 anni, ma finalmente i cittadini potranno esercitare il legittimo diritto di affacciarsi e godere dello splendido panorama del golfo di Sorrento dalle terrazze di via Capo. Certo, il contenuto della transazione è meno soddisfacente, per il Comune e per i cittadini, rispetto a quanto statuito dalla sentenza di primo grado, ma la soluzione finale appare comunque equilibrata. Ora spetterà all’amministrazione comunale vigilare, in primo luogo, sull’immediata apposizione della cartellonistica multilingue che informa cittadini e stranieri del pubblico accesso, quindi controllare l’effettiva apertura del cancello durante l’intera giornata ed infine, controllare che venga rispettato il divieto assoluto di parcheggiare automobili, da parte degli avventori della struttura alberghiera, in modo tale che possa essere impedito l’ingresso e l’affaccio pubblico”.
Un commento
ENRICO
E’ sconcertante apprendere che la Giunta Esecutiva abbia approvato tale provvedimento.Forse che un’Amministrazione spendacciona si è veramente preoccupata di evitare ulteriori costi legati ad un secondo grado di giudizio? oppure ha avuto paura di affrontarlo? o che altro?. La sentenza n.193/2011 stabiliva l’uso pubblico di TUTTA l’area terrazzata e quindi si poteva procedere , forse da subito a rendere tutta l’area disponibile per i cittadini e turisti. Ancora più grave è la considerazione che viene concesso il parcheggio gratuito e riservato su suolo di uso pubblico mentre i cittadini pagano due euro per ogni ora di parcheggio su suolo pubblico.Non è meno grave la decisione di adottare identico provvedimento per casi analoghi.