Sagre paesane e contributi a pioggia: è finita la pacchia!
ROMA – “Finisce finalmente l’epoca dei grandi sprechi, delle sagre paesane e della discrezionalità della spesa. Il decreto sulla trasparenza e sulla riduzione dei costi nelle Regioni, nelle Province e nei Comuni, varato ieri dal Governo Monti, è sacrosanto, anche se appare farraginoso nell’applicazione, sulla quale bisognerà vigilare, per evitare la totale paralisi gestionale degli enti locali. Sarebbe stato opportuno, comunque, affrontare, contestualmente, la riforma del Titolo V della Costituzione e chiarire, una volta per tutte, i poteri dei diversi livelli di governo, centrali e territoriali“. Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL commentando il decreto-trasparenza varato dal Governo sull’onda degli scandali che si susseguono uno dopo l’altro in ogni angolo del Paese per la cattiva gestione delle risorse pubbliche…
Per Sindaci e Assessori è finita l’epoca di finanziare qualasiasi iniziativa, comitati, associazioni per organizzare manifestazioni e sagre paesane, iniziative clientelari e senza alcun legame vero con il territorio e con i prodotti in molti casi, come è stato evidenziato da una recente ricerca a livello nazionale. Sagre ed eventi spesso divenute oggetto di forti contrapposizioni politiche, ma non solo: per esempio a Sant’Agnello sui finanziamenti alle sagre si è consumata, tra l’altro, anche la fine anticipata della legislatura con il caso eclatante di quella dei Colli di Fontanelle come riferito dalla cronache e denunciato dallo stesso ex sindaco Orlando a seguito delle dimissioni presentate dall’ex assessore Pasquale Esposito dopo essersi assicurato la copertura di bilancio del finanziamento alla Fiera. Tramonta un’epoca e si entra in una stagione di responsabilità assoluta: qualunque spesa dovrà essere adeguatamente motivata e giustificata altrimenti a pagare saranno i politici e la Corte dei Conti si avvarrà della Guardia di Finanza per setacciare gli enti e controllarne le attività. Una rivoluzione che pone la classe politico-amministrativa di fronte a scelte indifferibili imponendo una seria riflessione su chi dovrà assumersi la responsabilità di governare il territorio.
3 commenti
pasquale
….per l’incandidabilità a sindaco dei responsabili del dissesto finanziario, bisogna estendere l’incandidabilità anche ai responsabili del mancato rispetto del patto di stabilità nell’ultimo esercizio finanziario del proprio mandato!
Peppe
ma il caso eclatante l’ex sindaco l’ha denunciato solo dopo la furbata di Esposito e il commissariamento. Se si fosse andati avanti avrebbe fatto lo stesso? temo di no. Per me Orlando ha fatto bruttissima figura in quell’occasione perchè significa, come dice, che ha ceduto ad un ricatto o sbaglio?
gennaro cappiello
Rispondo a Peppe dicendogli che a me pare esattamente il contrario. Orlando aveva già dichiarato che avrebbe eliminato i contributi per sagre e feste ed è proprio per questo che Gnarra e Peppe Gargiulo lo hanno lasciato. Proprio perchè ha ridotto drasticamente le sagre riducendo anche il contributo a Fontanelle sagra che, ricordo a Peppe durante la stagione Sagristani è stata addirittura finanziata DUE VOLTE nello stesso anno!!!