Giovani&Politica, Pane: una riflessione e una provocazione!
di Paolo Pane
Alcune riflessioni personali su quanto leggo: oggi la politica, a tutti i livelli, vive un momento di forte difficoltà ed imbarazzo in quanto tanti, anzi troppi da tutte le parti dimostrano di aver abbandonato quello spirito di servizio che dovrebbe essere alla base dell’amministrazione della cosa pubblica…di contro la gente è stufa di questa situazione. Ora dei giovani che aspirano a fare politica dovrebbero cercare di invertire questa tendenza degli “adulti”, esaltando il merito di chi fa le cose per la gente…
Mi spiego meglio: la sfida che oggi abbiamo noi giovani che vogliamo costruire un futuro diverso, dovrebbe essere quella di cambiare qualcosa, di condannare e criticare sì il “malaffare”, ma anche di premiare il merito, le cose giuste e positive senza farsi sopraffare da vecchie ed obsolete logiche secondo le quali “se una cosa la fa il centro destra allora il centro sinistra la deve per forza criticare e/o viceversa”. Purtroppo, invece, vedo ancora questo in alcuni (spero pochi). Ora entrando nel merito della carta giovani, seguendo la logica appena descritta, secondo voi alla gente interessa di più che ci sia un assessore alle politiche giovanili o che ci siano iniziative concrete verso questi??? La sterilità della polemica, a mio avviso, è data dal fatto che nel comunicato ufficiale dei giovani del Pd, non si critica la presenza di nomi sulla carta giovani, ma si critica il fatto che ci sia il nome di Massimo (omissis tratto dal comunicato dei gd:- “il materiale relativo alla Junior Carta Giovani doveva essere sottoscritto dal solo sindaco o dal sindaco e dal dirigente del dipartimento relativo alle politiche giovanili, non dal consigliere Massimo Coppola.”). Solo successivamente leggo di qualcuno che critica in assoluto la presenza di nomi, tirando in ballo la tessera sanitaria 🙂 sulla quale ha risposto Michele che condivido pienamente. Dunque riassumendo la polemica del comunicato: ci devono (o possono) essere i nomi (Sindaco e Dirigenti) ma non quello di Massimo, in quanto lo statuto del comune non prevede la figura del consigliere delegato (tra l’altro io posseggo la carta e leggo “consigliere comunale” e non “consigliere delegato”). Il progetto della carta, come noto, nasce da una proposta di Massimo che, nell’esercitare la sua funzione di indirizzo politico, ha appunto “indirizzato” l’amministrazione nella realizzazione dell’iniziativa; ora sulla base di ciò, per amor di verità e di corretta comunicazione (la gente deve sapere chi fa le cose!), è giusto o no che accanto ai nomi che i giovani del pd ritengono “legittimi” ci sia anche quello di Massimo? Secondo me SI. Lancio una provocazione e concludo: se il problema è se un consigliere che con passione ed amore della propria terra (senza stipendio oneri o rimborsi o quant’altro) realizza delle cose positive e realmente utili non può scrivere il proprio nome se non fà l’assessore (o il Sindaco o il Dirigente), e se secondo voi per fare le cose per i giovani ci vuole per forza un assessore, allora proponete che Massimo faccia l’assessore, non che sia cancellato il nome di chi ha il merito sulle cose, (che anche voi gli riconoscete) anche se lontano da voi per ideologia e cultura.