Carta Giovani, per i GD “non è tutto oro quel che luccica!”
di Francesco Mauro*
Indubbiamente, soprattutto sulle testate online, il nostro ultimo comunicato di critica e proposta sulla Carta Giovani e sulle agevolazioni ai giovani viaggiatori del mare ha sollevato una discussione piuttosto animata, collezionando commenti e giudizi non sempre civili e pertinenti. In seguito a ciò abbiamo deciso di studiare in maniera più approfondita gli atti relativi al programma Junior Carta Giovani e sono affiorati aspetti interessanti che vale la pena analizzare. L’atto di affidamento, determina n. 959 del 2 agosto 2011 del 2° Dipartimento, conferisce 7.700 € alla Cooperativa Sociale La Sorgente per la gestione della banca dati e per la realizzazione del progetto. Cooperativa poi rappresentata da Paolo Pane in sede di presentazione ufficiale dell’iniziativa…
Lo stesso Paolo Pane che sugli organi stampa via web ha difeso l’operato del consigliere Coppola, non lesinando critiche nei nostri confronti, occupando nel grottesco gioco delle parti che si è sviluppato in questi giorni il suo ruolo di esponente PDL.
Se non intriga l’affidamento di soldi pubblici alla cooperativa rappresentata da un esponente politico e stretto collaboratore del consigliere Coppola (secondo il regolamento comunale è possibile effettuare quest’operazione, in quanto la spesa non necessita di una gara d’appalto e l’assegnazione è diretta), risulterà più curiosa la motivazione di tale affidamento: “[la cooperativa, ndr] dichiaratasi disponibile ad attività di tal genere ed in possesso delle professionalità e dei mezzi idonei”.
Di fatto viene commissionato alla suddetta cooperativa un trattamento di dati personali: servizio di banca dati dei giovani utenti e degli esercizi commerciali aderenti. Dalla documentazione pubblicata, però, non è possibile individuare in modo chiaro chi sia il titolare del trattamento. A rigor di logica il titolare del trattamento dovrebbe (condizionale d’obbligo) essere il Comune di Sorrento, ma in questo caso quale è il ruolo della Cooperativa La Sorgente? Perché il Comune non ha provveduto a incaricare quest’ultima in base a quanto disposto dagli artt. 29-30 del Codice Privacy? In alternativa si potrebbe ipotizzare che la stessa Cooperativa La Sorgente possa essere l’effettivo titolare del trattamento. Ma anche in questo caso scaturiscono alcuni interrogativi:
1) A quale titolo la Cooperativa La Sorgente tratta questi dati, e quali strumenti ha utilizzato per la creazione della banca dati?
2) Perché non risulta essere individuata come titolare nell’informativa rilasciata ai richiedenti?
Infatti sul “Modulo di richiesta Carta Giovani”, il documento compilato e sottoscritto dai giovani sorrentini per ricevere la card e le agevolazioni collegate, appare unicamente la dicitura “Autorizzo l’Assessorato alle Politiche Giovanili al trattamento dei dati personali e sensibili ai sensi dell’art. 13 della Legge n. 675 del 31/12/1996”.
Ci troviamo di fronte alla completa assenza di qualsiasi tipo di informativa, poiché non solo mancano gli elementi previsti dal Codice Privacy, ma anche i riferimenti normativi non sono aggiornati, infatti la legge citata è stata abrogata e sostituita dal decreto legislativo 196/2003 (appunto, il “Codice Privacy”) che prescrive alcune informazioni essenziali come le finalità e le modalità del trattamento cui sono destinati i dati e la natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati. Inutile evidenziare che si tratta di informazioni completamente ignorate da chi ha redatto il modulo.
Inoltre la presunta autorizzazione sarebbe (anche in questo caso condizionale d’obbligo) concessa questa volta all’Assessorato alle Politiche Giovanili, quindi al Sindaco. Ma fatto ancora più eclatante è che si fa riferimento anche a dati sensibili! Probabilmente si tratta di un classico “copia e incolla” con conseguenze non da poco: in caso di omessa o inidonea informativa è prevista una sanzione amministrativa da seimila a trentaseimila euro.
Da un lato coloro che richiedono la Carta Giovani non hanno alcuna contezza su chi tratta effettivamente i propri dati e come li tratta (sono comunicati a terzi? Dove sono archiviati? Quali misure di sicurezza sono adottate?), dall’altro si configura un vero e proprio trattamento illecito di dati personali, esponendo il Comune di Sorrento a pesanti sanzioni da parte dell’Autorità Garante per il trattamento dei dati personali.
A preoccupare, però, è il dato politico che si evince da questa situazione e che lascia spazio a due ipotesi: il Comune ha affidato il servizio alla Cooperativa La Sorgente, non sapendo se essa fosse effettivamente in possesso dei requisiti dichiarati, e quindi si profila un errore di negligenza nel non aver verificato le dichiarazioni altrui. La seconda ipotesi, a cui preferiamo non credere, appare più probabile viste le conoscenze che intercorrono tra amministratori e affidatari: il Comune sapeva che la cooperativa non era capace di gestire il servizio, ma ha deciso comunque di affidarglielo.
Lasciamo ai cittadini e ai lettori la libera interpretazione dei fatti ma la realtà ci impone un’innegabile riflessione: la realizzazione dell’iniziativa è avvenuta nella totale superficialità, sia nella parte amministrativa che nella gestione del denaro pubblico. Proprio l’opposto del profondo e appassionato impegno che tutti, invece, riconoscono al consigliere comunale proponente.
*Giovani Democratici Penisola Sorrentina