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Affari di camorra in Costiera…Dai Sindaci si attende una risposta concreta!

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Metropolis 28 ottobre 2012

Il dibattito sulla penetrazione di interessi camorristici in Penisola Sorrentina ha davvero poco o nulla di accademico come lo dimostrano non solo i rapporti della DIA e le indagini degli inquirenti su molteplici fronti, gli allarmi sovente lanciati (e documentati) da parte del Sen. Raffaele Lauro quale componente della Commissione Antimafia del Senato e dal Procuratore Generale Cafiero De Raho, ma anche i processi da cui continuano ad emergere novità che imporrebbero almeno un cambio di atteggiamento, un “mea culpa” da parte dei più ostinati e riottosi a non credere. Almeno sarebbe auspicabile una riflessione più scrupolosa da parte della politica e degli amministratori peninsulari tanto refrattari a confrontarsi con questo tema scottante e allarmante, assumendo comportamenti pubblici coerenti nell’azione di prevenzione e di contrasto del fenomeno…

Sull’argomento, rilanciato ancora oggi dalla stampa, torna a intervenire Lauro con la dichiarazione che riportiamo: “Dai processi di camorra in corso, emerge, in maniera evidente, come l’infiltrazione  della criminalità organizzata, in Penisola Sorrentina, non sia più soltanto un rischio remoto, per cui diventa fondamentale e strategico che i Sindaci, con un impegno costante, come finora hanno fatto, continuino a rimanere in trincea per controllare e segnalare agli organi della prevenzione e della repressione qualunque sintomo criminale, che possa pregiudicare la sicurezza ed il futuro delle comunità locali. Nessuna distrazione e nessuna sottovalutazione possono essere accettate, a prezzo dell’assunzione di gravissime responsabilità!”. A questo punto che almeno i Consigli Comunali peninsulari, sotto la regia della conferenza dei Sindaci, assumano l’iniziativa di convocare uno stesso giorno tutti i civici consessi ponendo all’ordine del giorno l’argomento e adottando un protocollo condiviso per uniformare l’azione amministrativa (di politici e funzionari) a principi generali e concreti atti a contrastare l’ulteriore contaminazione del territorio! Sarebbe già un segnale interessante di buona volontà! In effetti sono le cronache quotidiane a proporci una realtà diversa da quella spacciata dal sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo in consiglio comunale alcune settimane fa e riportare il discorso sui fatti già costituirebbe per lo stesso Cuomo un importante passo avanti. A meno che si perseveri nella logica del non vedere, non sentire e non parlare!

Un commento

  • Alessandro Lauro

    Ma il sindaco di Sorrento avv. Cuomo Giuseppe in un recente consiglio comunale non aveva detto che la camorra a Sorrento non c’era?
    Come si spiega la cosa? Forse non era ben informato e sarebbe grave per un primo cittadino.
    Come si spiega questa cosa? da cittadino di Sorrento pretendo una spiegazione chiara.

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