Diario Politico©Raffaele Lauro,  Sant'Agnello

Sant’Agnello alle urne: far luce sull’ultimo quindicennio amministrativo!

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Settimanale Agorà del 31 Ottobre 2009

SANT’AGNELLO – Mancano sei mesi alle elezioni amministrative e gli schieramenti cominciano a stringere le fila per prepararsi a quella che si preannuncia come una vera competizione elettorale cui forse nessuno degli attuali aspiranti sindaci e consiglieri di prima, seconda e terza fila ha mai preso parte visto che si parla sempre e disinvoltamente di “elezioni addomesticate“, almeno da 15 anni a questa parte. Non dovrebbero riproporsi gli equivoci e le ambiguità del 2008 quando, ormai è storia, Sagristani decise la prima e la seconda lista: quella vincitrice guidata da Gianmichele Orlando e quella di pseudo opposizione guidata da uno sconosciuto per la politica santanellese, il medico Antonio Coppola

sala del consiglio comunale

Una lista, quella perdente, con funzioni di cavallo di Troia in seno all’Amministrazione e rispetto alla stessa maggioranza di Orlando che un’ingenuità la commise subito: quella di sottovalutare l’attaccamento alla poltrona di primo cittadino del suo ex sindaco. A svelare il bluf elettorale del 2008 ci hanno pensato tutti gli attori di questa tragicommedia santanellese, ma il “giocattolo” si è rotto presto! Anzi quasi subito tra Sagristani e Orlando, dopo la brevissima stagione in cui il primo occupò anche la poltrona di assessore all’attuazione del programma. Tre mesi e via…per marcare distanze siderali dal nuovo sindaco e per organizzare una controffensiva scientifica fino all’epilogo ormai ben noto. Ma la storia di questi 4 anni e mezzo è ricchissima di cronache, dichiarazioni, testimonianze che fanno emergere ricordi e circostanze, che stimolano riflessioni, che fanno luce sui fatti più recenti smentendo di fatto ricostruzioni di comodo utili solo a mascherare quella che non è altro che la nuda e cruda realtà sulle ragioni del commissariamento del Comune di Sant’Agnello. Sul numero del settimanale “Agorà” del 31 ottobre 2009 (lo stesso giornale cui Orlando non risparmia i suoi strali in merito alle cronache più recenti), cioè esattamente un anno e mezzo dopo le elezioni, campeggia a pagina 9 un’intervista a Orlando che non lascia nulla all’immaginazione, a cominciare dal titolo (“Non accetto ultimatum: vado avanti. Sagristani si rassegni”), suonando come un severo e forse sottovalutato e dimenticato atto d’accusa pronunciato dal Sindaco nei confronti di Sagristani circa la sua azione interferente rispetto a quella amministrativa. Ecco i passaggi chiave di quell’intervista:

Domanda Agorà: In concreto da quando è in carica che cosa ha ricevuto dall’ex sindaco?

Risponde Orlando: Sono solo arrivate minacce, proclami, ricatti ed ultimatum a me, ai miei consiglieri, ai miei dipendenti, ai miei cittadini che hanno come unico effetto il rallentamento della macchina amministrativa ai danni dei cittadini che lui tanto ama.

Domanda ancora Agorà: Come ha trovato il Comune?

Risponde Orlando: “Ho trovato una macchina organizzativa a pezzi, una situazione economica difficile, riserve sui lavori pubblici in corso per milioni di euro, una vendita di un appezzamento di terreno per l’esecuzione di impianti complementari senza una convenzione che chiariva come garantirne l’uso pubblico; una programmazione dei lavori pubblici assente nell’ultimo anno; un patto di stabilità sforato; un debito di 3 milioni di euro pendenti come spada di Damocle e soltanto oggi riconosciuti come debiti fuori bilancio; una gestione allegra del patrimonio pubblico con locali ceduti gratuitamente ad associazioni e privati e con crediti da recuperare da affidatari di servizi per centinaia di migliaia di euro”.

Nel rileggere queste dichiarazioni fatte con consapevolezza e nel pieno esercizio delle sue funzioni di sindaco, viene naturale chiedersi che cosa effettivamente nasconde questa partita politica e personale tanto cruenta visto che le parole di Orlando suonano come un’accusa pesantissima alla passata gestione amministrativa, nonostante egli stesso ne abbia fatto parte come assessore e di cui, stante le parole, si presume si ritenga estraneo quanto a responsabilità dirette! In quest’elenco di accuse si nasconde la verità sulle ragioni che alla fine hanno spinto 10 consiglieri a dimettersi per far scendere violentemente di sella il sindaco Orlando e adducendo, a propria giustificazione, una serie di pretesuose motivazioni, pur di attuare cinicamente il piano che prevedeva proprio la cacciata anzitempo di Orlando, accusato di tutto e di più, oltre ad essere privato dei numeriper poter continuare ad amministrare il paese!

Documento pro-Orlando e firme rinnegate

Così si consuma una vera e propria “vendetta politica” nei confronti dell’usurpatore-ribelle, cioè il solo componente dell’ex squadra-Sagristani ad aver nettamente preso le distanze dai suoi dieci anni di gestione da sindaco. Per questo le prossime elezioni comunali, nell’interesse vero di Sant’Agnello, non possono ridursi a una ennesima sceneggiata dall’esito scontato per mancanza di competitività tra candidati sindaci. Gli spazi sono ridotti all’osso perchè la nuova legge elettorale non consente la moltiplicazione delle liste visti i risicati numeri di candidati eleggibili sul fronte di chi vince (7 consiglieri oltre il sindaco per un totale di 8) e di chi perde (3 consiglieri da suddividersi tra tutte le eventuali liste concorrenti sulla base del criterio proporzionale a valere sul quorum). Ragioni sufficienti per far abortire sul nascere qualsiasi velleità se in campo scenderanno gli unici e soli protagonisti di questa “resa dei conti“: Orlando e Sagristani, l’ingegnere e il medico, il riproporsi di un eterno duello che si rinnova negli anni opponendo medici a ingegneri in un’eterna partita elettorale che sembra bloccare l’orologio del tempo a Sant’Agnello.  Una cittadina che in fondo è chiamata a fare una scelta vitale per il proprio presente e soprattutto per il futuro: decidere cioè se restare un feudo o diventare un Comune moderno e democratico con pieno e reale diritto di cittadinanza garantito al di fuori dei giochi posti in essere da una certa cultura politica che non si vuole rassegnare a sgomberare il campo: quella, cioè, che fa un uso improprio della pubblica amministrazione pur di gestire e di perpetuare il proprio potere e, attraverso di esso, di condizionare la vita sociale ed economica del paese e delle singole persone, anche garantendo impunità a chi opera nell’illegalità: perchè è attraverso di essa che si può esercitare il controllo sulle persone e sul loro voto! Chiunque se la sente di far luce e fino in fondo sulla storia antica e recente di questo quindicennio  santanellese, può incarnare quell’alternativa utile a emancipare Sant’Agnello e a proiettarla da protagonista nel proprio futuro. Tutto il resto è solo farsa, subdola e pericolosa, perchè mira a conservare e a perpetuare una cultura di servitù e di illegalità fatte sistema!

6 commenti

  • piero

    Finalmente una vera riflessione che cerca di far luce sulle verità nascoste (?) della storia politica di Sant’Agnello!!!
    L’eventule parzialità di chi riassume gli eventi, è di gran lunga inferiore alla veridicità di quello che è stato così egregiamente esplicitato!!!
    Ora tocca ai santanellesi se credere ancora alle favole o prendere coscienza della realta’!!!
    Grazie per questo articolo!!!

  • ivan moscovicci

    Ma Orlando non è stato ininterrottamente assessore nei dieci anni di governo Sagristani? Perchè tanta ipocrisia allora? E non venga a dire che certe cose “le ha trovate”, perchè, stando continuamente nella “stanza dei bottoni” le cose le conosceva molto meglio di quanto oggi vuol far apparire….e delle due l’una: o sapeva ed ha taciuto per convenienza, sfogandosi ed addossando, oggi, tutti i demeriti a Sagristani ( che pure ne ha, si intende) oppure non sapeva, ma forse è ancora più grave, per chi come lui ha ricoperto anche la carica di assessore al bilancio. Gianmichele dovrebbe capire che recriminare non ha senso e cercare a tutti i costi la “vendetta” lo allontanerà sempre di più da una possibile ri-candidatura. Possibile che non riesca a capirlo?

  • francogar

    Moscovicci non entri mai nel merito dei problemi, cerchi di mantenere equidistanza critica dai due contendenti, ma perchè non dici se le accuse di Orlando che risalgono al 2009 hanno un fondamento? Ma tu non eri candidato con Orlando e stavi con sagristani quando era nel pd? c’è un’ambiguità di fondo di voi della sinistra, perciò non prendete voti

    • ivan moscovicci

      Il metodo dei blog, per quanto veloce e sintetico, purtroppo offre il fianco ad una certa superficialità, se non sciatteria, in alcuni casi, con il rischio di essere fraintesi. Forse anche il Sig. francogar ne ha pagato lo scotto. Tuttavia, seppur succintamente, vorrei chiarirgli alcune cose, dal momento che da quello che dice traspare una certa “confusione”…ebbene, volutamente non sono entrato nel merito delle affermazioni di Orlando, ma ho evidenziato che entrambi – e non per “equidistanza critica” – hanno commesso errori. Quindi Orlando non gridi allo scandalo se era anche lui tra quelli che hanno contribuito a crearlo. Io mi sono candidato con Orlando nel 2008, ma non sono stato eletto. Questo è un dato. I motivi, al di là dei miei personali limiti, andrebbero ricercati anche altrove, ma sarebbe una storia troppo lunga per un blog. E sono stato anche uno dei sostenitori di Sagristani quando era nel PD,partito di cui, oggi, faccio parte. E allora? Quale sarebbe l’ambiguità? Il fatto che abbia appoggiato entrambi, anni addietro, mi dovrebbe esimere da esprimere la mia critica sul loro operato oggi? Forse, gentile francogar, la sintesi del tuo pensiero ha finito per stravolgerlo, togliendoci senso. Peraltro, se vuoi saperla tutta, proprio perchè non sono ambiguo, e in politica questo non paga credo, dico che entrambi hanno commesso errori anche gravi e che entrambi farebbero bene a passare la mano. Pensa un pò come sono ambiguo…..

  • vittorio d'esposito

    ALLORA, LO VOGLIAMO STRIZZARE QUESTO FORUNCOLO O NO? TANTO ORMAI SI E’ VISTO COME FUNZIONA IL SISTEMA, E’ RISAPUTO. AFFOSSARE ED INSABBIARE LA REALTA’, NON SERVE. I CITTADINI DI SANT’AGNELLO SONO DIVISI IN TRE CATEGORIE: ONESTI, INGENUI E DELINQUENTI. GLI INGENUI SARANNO QUELLI CHE FARANNO PENDERE L’AGO DELLA BILANCIA.

  • Piero

    Molto modestamente, io credo che quello che sconvolgerebbe davvero Sant’Agnello, sarebbe una profonda rivoluzione culturale attraverso una presa di coscienza generale del baratro in cui ci siamo cacciati!!! La verita’ dei fatti è sotto gli occhi di tutti… da anni, da sempre!!!
    Spero solo che l’anno prossimo ci saranno “vere” elezioni democratiche (nel senso puro della parola) e non si andrà a votare costruendo il solito pacco, paccotto e contropaccotto!!!
    Ci vuole la buona volontà di tutti i santanellesi, ma soprattutto di coloro che decideranno di scendere nell’agone politico, i quali dovranno lavorare solo per il bene del paese e dei suoi cittadini!!!
    Dio ci scampi da una inutile guerra fraticida!!!

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