Quando il telefonino “tradisce” le “false presenze” in giunta
Al Comune di Scafati si è aperta un’inchiesta che rischia di avere risvolti molto pesanti, non solo per gli Amministratori coinvolti, ma anche per il segretario comunale o il funzionario che funge da notaio ai lavori dell’esecutivo. La vicenda ha suscitato scalpore perchè quella di sottoscrivere da parte degli Assessori gli atti deliberativi al di fuori della riunione collegiale dell’organo (giunta) è diventata quasi una prassi o, più precisamente, una superficialità su cui si sta concentrando l’attenzione degli inquirenti. Questo perchè gli Assessori non partecipando alla riunione della Giunta, si recano successivamente a sottoscrivere gli atti deliberativi presso la segreteria comunale…
L’incidente di percorso è sempre in agguato: infatti soprattutto nei casi in cui l’Assessore è un pubblico dipendente e risultasse presente alla giunta e nello stesso tempo sul posto di lavoro la frittata sarebbe bella e fatta! Come pure il venir meno della collegialità deliberativa che costituisce un vulnus per l’atto stesso. Per venire a capo delle situazioni incerte gli inquirenti hanno escogitato una soluzione semplicissima: verificare a quale “cella telefonica” risulta collegato il telefonino dell’Assessore a una determinata ora. Un controllo che consente un margine di errore nel raggio di un metro e quindi utile a certificare l’effettiva presenza in un posto o in un altro da parte di chiunque abbia con sè un cellulare. Stando a una serie di indiscrezioni, ci potrebbero essere casi analoghi in alcune amministrazioni della costiera per cui sarebbero in corso accertamenti!