Preferenze e costi della campagna elettorale
ROMA – Mentre emergono ovunque scandali e inchieste sull’uso del denaro pubblico da parte della politica per alimentare la propria famelicità e i propri interessi privati, cresce la preoccupazione per le conseguenze derivanti dalla reintroduzione del voto di preferenza. Sull’argomento interviene Raffaele Lauro del PdL: “Il costo di una campagna elettorale per conquistare, con le preferenze, un seggio nel prossimo parlamento nazionale non sarà inferiore, specie per un candidato sconosciuto, ad un milione di euro. Il ricorso a finanziamenti, opachi e non dichiarati, se non di origine mafiosa, diventerà pratica diffusa, con un ulteriore inquinamento e condizionamento del sistema politico nazionale. Molti rimpiangeranno il porcellum“.