Lauro (PdL) su Veltroni (Pd): apprezzabile la sua rinunzia a ricandidarsi
ROMA – L’argomento che maggiormente sta tenendo banco nel dibattito politico romano riguarda l’annuncio di Walter Veltroni di non ricandidarsi più al Parlamento alle prossime elezione politiche. Una decisione che è stata ampiamente illustrata sulla stampa e al programma “Che tempo che fa” di Fabio Fazio. Non si tratta di una resa ai rottomatori, ha spiegato l’ex segretario dei DS e del PD – ma della necessità di favorire un ricambio anche generazionale restando a occuparsi di politica, ma non necessariamente nelle aule parlamentari.
Sull’argomento abbiamo registrato il commento di Raffaele Lauro (PdL) col quale cerchiamo di mantenere vivo l’allert su un argomento così delicato e decisivo per il futuro del Paese. “L’apprezzabile rinunzia di Veltroni a ricandidarsi, senza per questo abbandonare l’impegno politico, rappresenta una svolta epocale per il rinnovamento della rappresentanza istituzionale. Ora ne seguano l’esempio, in tutti partiti, coloro che occupano i seggi parlamentari da più di tre legislature. Si può ben continuare a servire politicamente il nostro paese, anche fuori dal Parlamento“. Di parere opposto l’On. Cesa, segretario dell’UdC che rifiuta la logica veltroniana. “Cesa respinge l’esempio di Veltroni a farsi da parte, per rinnovare la rappresentanza istituzionale, in Parlamento, ed invoca la qualità e la capacità politica delle persone, piuttosto che il numero dei mandati parlamentari, come criterio di selezione – spiega Lauro – Si tratta della solita litania per nulla cambiare. In ogni caso, se il criterio da applicare fosse soltanto il primo, il ricambio parlamentare sarebbe ancora più ampio ed incisivo”.
Un commento
Michele Vitiello
Nessuno ha pensato che il passo indietro di Veltroni sia un credito da rivendicare per le prossime elezioni comunali a Roma, o in altri consessi, data la prossima incompatibilità di cariche? Credo che la specifica “non abbandoneró la Politica” sia un chiaro segnale…