Apreda e Gargiulo, a Sorrento tornano gli assessori di Fiorentino
SORRENTO – La nascita della nuova giunta a Sorrento col ritorno nell’esecutivo di due autorevoli esponenti dell’Amministrazione-Fiorentino – Mario Gargiulo e Raffaele Apreda – rappresenta la svolta tanto attesa per imprimere un’accelerazionealla maggioranza e una sua più efficace attività di governo per far dimenticare un avvio opaco?
E’ l’interrogativo che attende una risposta, ovviamente sul campo, da parte dei “rinforzi” che praticamente riportano le lancette dell’orologio alla passata amministrazione, segno che, a dispetto dei proclami elettorali di Cuomo&Co, quello che è stato con Marco Fiorentino alla guida del Comune non è poi tutto da buttare se occorre rilanciare l’esecutivo con uomini di esperienza che sono stati e restano punti di riferimento indiscutibili dell’ex primo cittadino. Ovviamente il giudizio è sospeso in attesa di vederli alla prova dopo le “delusioni” di questa prima parte di mandato che, a onor del vero, non possono essere imputate agli Assessori defenestrati.
Anzi ci sembra giusto sottolineare che Michele Bernardo ha svolto con modestia e altrettante professionalità e competenza il proprio ruolo alla guida di un assessorato chiave nella moderna gestione di un ente locale, quello del bilancio: ciò che sarà resta ora da vedere è come si svilupperanno le politiche gestionali del Comune mentre la “spending review” fa sentire h24 il proprio fiato sul collo degli amminsitratori comunali. Apreda, consigliere provinciale UdC mentre si attende lo scioglimento anticipato dell’Amministrazione Provinciale se, come sembra confermato, il presidente Luigi Cesaro dovesse ricandidarsi alla Camera nella primavera 2012, è il primo dei due esponenti provinciali del partito di Casini a trovare una ricollocazione territoriale. Il secondo, Pietro Sagristani, invece dovrà ancora attendere sei mesi e sottoporsi al vaglio degli elettori per tentare di ritornare alla guida del suo Municipio, quello di Sant’Agnello, dove intanto ha sfrattato con un colpo di frusta l’ex primo cittadino Gianmichele Orlando. Apreda è approdato in consiglio provinciale con la lista dei consumatori, stravolgendo le previsioni della vigilia, ma ci è riuscito grazie all’aiuto determinante di Marco Fiorentinoche ingaggiò un braccio di ferro con la candidata del PdL la signora Rosellina Russo.
Una volta a Napoli, Apreda si è subito accorto del cambio di passo che esiste tra Sorrento e Napoli, cioè l’anonimato che ricade sugli amministratori provinciali congiuntamente all’impossibilità di esercitare una gestione gratificante, se non in minima parte e collocandosi in un’area governativa. Così sceglieva l’approdo all’UdC correndo a dar man forte al compaesano Sagristani promosso alla guida di un assessorato provinciale sicuramente ad elevata visibilità, quello del turismo, che però tutto si è rivelato fuorchè un’opportunità di crescita e di visibilità per Sagristani che anche a noi ha sempre dichiarato di “avere le mani legate” dal Presidente Cesaro, cioè dal vero factotum della Provincia di Napoli che al suo entourage ha fatto gestire le briciole e un po’ di sottogoverno, tanto per tenerseli buoni, maggioranza e opposizione. Nel mentre la Provincia naviga verso la città metropolitana e la ricerca di una poltrona da occupare riguarda un po’ tutti coloro che hanno del fare politica un’idea di “una missione cui sono statio chiamati vita natural durante“. Ora la promozione di Apreda alla guida di un assessorato chiave, quello dei LL.PP., manutenzione e cimitero, dovrà tradursi in un cambio di passo rispetto a quanto fatto dal predecessore, Mariano Pontecorvo, e dal Sindaco in questo anno di supplenza! Almeno questo è l’auspicio e anche l’augurio che rivolgiamo al nuovo Assessore cui, tra l’altro, va riconosciuta una disponibilità senza eguali verso la gente, circostanza che ne dovrebbe ulteriormente veder accrescere anche il consenso elettorale. Mario Gargiulo è sicuramente un’eccellenza amministrativa che di fatto ha gestito il portfolio più consistente del Comune pur ricoprendo la carica di consigliere. La promozione ad assessore, oltre ad essere oggettivamente un riconoscimento, è destinata anche qui a produrre un effetto consistente, ma che il sindaco Cuomo ha cercato di attutire annunciando di tenere per sè la delega al turismo che, grazie anche ai proventi della tassa di soggiorno, trasforma questo settore in un vero e proprio super-assessorato che il Sindaco gestirà aprendo e chiudendo il rubinetto a secondo delle necessità e delle convenienze anche politiche. Gargiulo approda in giunta anche col beneplacito della civica “Il Ponte” di Mariano Pontecorvo, il quale avrebbe sacrificato ogni legittima rivendicazione di rappresentanza da parte del proprio movimentonon si sa bene ancora per quali valide ragioni o convenienze.
Una designazione assessoriale che comunque imbarazza, politicamente parlando, Gargiulo rispetto al proprio partito, il PdL, dal quale forse è giusto che prenda formalmente le distanze. Non fosse altro soltanto per non accreditare al gruppo PdL un’impropria e sovradimensionata preponderanza rispetto agli altri alleati. I quali evidentemente sono già consapevoli che Gargiulo viaggia verso altri lidi politici! Per Gaetano Milano, che ancora una volta esce dall’Amministrazione e probabilmente anche dall’UdC dove assolutamente non riesce a trovare una collocazione naturale schiacciato com’è dai due Big provinciali e da un Gruppo consiliare che sa il fatto suo, si profila una pausa di riflessione che l’Avvocato potrebbe trasformare in un approdo al Movimento 5 Stelle (M5S) su cui ripetutamente ha espresso un giudizio positivo quale sua possibile nuova collocazione politica! L’UdC esce rafforzato dalla verifca, ma non soddisfatto dall’esito del rimpasto avendo dovuto subire la “blindatura” di Giuseppe Stinga da parte del PdL con la rinuncia per Apreda a diventare vice di Cuomo. L’UdC resta la forza antagonista del PdL con il quale la resa dei conti politica è soltanto rinviata fino alle elezioni dell’anno venturo. La blindatura politica di Stinga, in questa fase, era un passaggio obbligato e il Partito, pur con qualche mal di pancia, non ha mai fatto venir meno il sostegno al vice sindaco che conserva la delega di numero due, ma è consapevole che tutto è rinviato di sei mesi.
In effetti dalla sua Stinga vanta un accordo politico e personale con Cuomo che gli avrebbe garantito (addirittura ipotizzando che neanche si dovesse candidare alle ultime amminsitrative) il posto di vice sindaco per l’intera legislatura. Questo perchè con la rinuncia del PdL a correre in proprio e in alternativa a Cuomo si è blindata l’elezione del primo cittadino con un altrettanto positivo effetto sulle liste alleate che hanno beneficiato sul piano elettorale della “grande alleanza per Cuomo“. Su questo Stinga rivendica il rispetto di un impegno assunto e una lealtà di rapporti innanzitutto da parte di Cuomo che però, alla luce di questo rimpasto e soprattutto da quello che sarà l’esito del voto nazionale, sceglierà come proseguire fino al termine della legislatura.