Sant’Agnello, si è insediato il Commissario Rosa La Ragione
Si è insediata al Comune di Sant’Agnello la dott.ssa Rosa La Ragione, neo Commissario Prefettizio nominato a seguito della decadenza del Consiglio comunale, del Sindaco e della Giunta per le dimissioni di 10 consiglieri comunali. Il Commissario è giunta in Comune alle 15, accolta dal segretario Loredana Lattene, dal sindaco Gianmichele Orlando e dal vice sindaco Antonino Coppola coi quali si è intrattenuta in un breve colloquio per formalizzare il passaggio di consegne dal primo cittadino che, da questo momento, è cessato dalla carica a tutti gli effetti. Inizia la stagione commissariale sotto la guida del vice prefetto La Ragione, di origini napoletane, che ha dichiarato di conoscere la Penisola Sorrentina e che da oggi potrà meglio conoscere anche Sant’Agnello per traghettarla fino alle elezioni amministrative nella prossima primavera.
Questa mattina Orlando aveva festeggiato col personale comunale il suo 52° compleanno cogliendo l’occasione per ringraziare i dipendenti per la collaborazione prestata in questi quattro anni. “Mi auguro che questa sia solo una parentesi e che potremo riprendere un discorso nuovo in condizioni migliori e sempre nell’interesse dei nostri Concittadini che abbiamo a cuore con i fatti e non con le chiacchiere“, ha commentato Orlando nel congedarsi dal palazzo municipale.
3 commenti
gianni salvati
Ho appreso dell’insediamento del commissario prefettizio dott.ssa Rosa La Ragione, inviata dal Prefetto De Martino per garantire la gestione ordinaria del Comune di S .Agnello sino alla data delle prossime consultazioni amministrative ,cui formulo il benvenuto nel nostro Comune. Non ho mai compreso perché, tranne i casi di commissariamento per motivi di criminalità, i periodi di gestione ordinaria, governati da un esponente prefettizio, vengano percepiti dai politici, spesso dalla struttura comunale ed anche dai cittadini(forse perché alla popolazione viene inculcato questo messaggio)come una sventura assoluta o come un periodo di totale stasi del funzionamento del Comune. Io non sono assolutamente di quest’idea ed anzi penso, anche se sembrerà un’eresia, che l’istituzionalizzazione di un commissariamento prefettizio per i Comuni potrebbe addirittura rivelarsi un toccasana! Ogni cinque anni di gestione politica ,ad esempio ,un anno di commissariamento !In questo modo, la parte politica, consapevole, dopo un mandato politico, di una verifica o gestione prefettizia o governativa ,sarebbe quasi tenuta ad un comportamento irreprensibile dal punto di vista della regolarità degli atti. Avere poi, una persona con pieni poteri, non del posto, potrebbe mettere un freno anche agli abusi di funzionari o dirigenti comunali che fanno il bello ed il cattivo tempo, spezzando anche quegli intrecci e commistioni pericolosi con la politica, che non di rado, si verificano nei Comuni a danno della popolazione. Senza parlare poi che la politica inseguendo chimere di progetti grandiosi e spesso irrealizzabili, dimentica la piccola vivibilità e la gestione del quotidiano, che è quello che chiede la maggior parte della popolazione. Anche l’aspetto economico per pagare un solo commissario viene, volutamente ingigantito dimenticando che per tutto il commissariamento prefettizio non vengano pagate le indennità di carica al Sindaco, alla giunta, al Consiglio Comunale ,alle Commissioni comunali istituite, non vengano dati incarichi e consulenze che la parte politica distribuisce a mò di ricompensa per appoggi elettorali. In fin dei conti, io penso invece che sia quasi più conveniente dal punto di vista economico! Credo anche che la politica abbia paura di perdere il suo primato perciò dipinge come diavoli i commissari prefettizi. E poi credo che invece di lamentarci potremmo almeno sperimentare nuove soluzioni. Gradirei che su questa che può sembrare una strana e balzana proposta potesse stimolarsi un mini dibattito tra politici, addetti ai lavori e soprattutto semplici cittadini, che sono poi i destinatari finali della amministrazione politica. Un saluto.
Gianni Salvati, ex consigliere comunale di S. Agnello
Antonino Coppola
Si è girata la torta dal lato della propria convenienza.
“Sperimentazioni di nuove soluzioni e convenienza economica”. A mio modo di vedere, con questa scellerata operazione di demolizione politica/amministrativa abbiamo soltanto dimostrato la nostra incapacità ed ignoranza politica nel governarci e ad autogestirci. E’ stato necessario far giungere a Sant’Agnello una Persona di oltre confine, in modo che ci insegnasse a governare in casa nostra.
In poche parole voglio dire quello che tutti sanno. “I panni sporchi si lavano in famiglia”.
gianni salvati
Caro Sig.Antonino Coppola,
purtroppo non è stato possibile ” lavare i panni sporchi in famiglia” come dice Lei.Ed oggi nell’era di Internet,dei blog purtroppo o per fortuna,tutto si sà e tutto si viene a conoscere.Ho parlato di questa proposta di istituzionalizzazione del commissario non per giustificare il gesto politico,pur grave e di cui ci siamo assunti piena responsabilità ma perchè,a volte,i meccanismi perversi e radicati del modo di fare politica in Italia,non si possono sconfiggere in altro modo.Ma poi,mi chiedo,Lei,al mio posto,cosa avrebbe fatto?Avrebbe continuato in eterno,sino alla scadenza naturale della consiliatura(perchè Orlando non si sarebbe mai dimesso,riconoscendo alcuna responsabilità)facendo parlare per altri otto mesi la stampa ,l’informazione ed i blog,nel clima politico irrespirabile sino ad ora vissuto? E tutto questo,secondo Lei avrebbe giovato al Comune ed alla città? Io penso il contrario e pur avendo assunto un gesto grave, ritengo non vi fossero altre soluzioni meno invasive!Sarò poi il tempo ed i fatti a stabilire con certezza chi avrà avuto ragione.Un saluto.
Gianni Salvati