Piano di Sorrento

Piano di Sorrento, San Liborio sarà il “Casale dei Bambini”

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di Luigi Iaccarino

Luigi Iaccarino

Sembrava la cronaca di una morte annunciata quella della scuola materna di San Liborio, che, di decisione in decisione, di disavventura in disavventura, di provvedimenti in provvedimenti, andava sempre più a concludersi con la definitiva soppressione. Faticoso ed in certe fasi fortemente “infuocato” è stato il confronto con le Autorità preposte che, dovendo tener conto di numeri e spazi, di distribuzioni di personale e servizi da assicurare, di spesa da impegnare ed obiettivi da raggiungere, avevano gettato la spugna e avevano optato, anche con parere favorevole del Consiglio d’Istituto, per l’eliminazione del Plesso. Autorità che però sono state sempre disponibili al dialogo, al confronto ed all’ascolto di coloro che cercavano di spiegare le pressanti ragioni della richiesta di mantenimento in vita di questa scuola.

Ass. Rossella Russo

Ed è proprio da questo proficuo ed acceso contraddittorio che è nata l’esigenza di rimandare la definitiva decisione della chiusura a qualche giorno, soprattutto per poter fare una ulteriore riflessione. Da considerazioni fatte, a volte anche ad alta voce e con passione da entrambi le parti, sono scaturiti spunti sulla possibilità di potercela fare e rendere ancor più attivo un plesso che poteva già sembrare una “stella in via di inevitabile spegnimento”.
Il buon senso, il senso di appartenenza, la consapevolezza dei disagi che la chiusura stessa della scuola avrebbe inevitabilmente recato ad una utenza di circa 60 bambinelli e di conseguenza ad altrettante relative famiglie, il perseguimento della finalità del ruolo politico che invita a cercare nelle soluzioni il bene del paese, ha permesso all’Assessora Russo Rossella, in un guizzo di geniale apertura e di ritrovata collaborazione, di addivenire alla proposta di una soluzione che potrebbe segnare per l’Amministrazione di Piano il raggiungimento di un obiettivo straordinario: la realizzazione proprio in San Liborio di un polo per l’infanzia, che potesse coprire l’assistenza al bambino nell’arco di vita che va da un mese ai 6 anni.

M.R. Sagliocco

Nello stesso stabile che oggi ospita le classi della scuola dell’infanzia Peter Pan ci sarà così anche spazio ed ospitalità per l’istituzione di un asilo nido. All’irremovibile ed oggettiva precedente volontà che si sintetizzava nel detto “per una finestra che si chiude, si apre un portone” oggi con soddisfazione sostituiamo la considerazione che ”per una finestra che resta ancora aperta, un portone si fa ancora più ampio e più ospitale”.
La suddetta copresenza nello stesso stabile della scuola dell’infanzia e dell’asilo nido renderà così fattibile e concreta, da parte del Comune, la possibilità di poter assicurare personale che collaborerà anche all’organizzazione della scuola stessa. Un risultato soddisfacente che veramente potrà segnare una svolta nel campo della pubblica assistenza ai nostri figli già dai primi mesi della loro nascita. La frazione di San Liborio potrà ancora sentirsi viva intorno ad una scuola, che come già ribadito, è stato sempre orgoglio ed occasione di iniziative, di apprezzamento e di armonia, anzi avrà un motivo in più per poter diventare il “Casale dei bambini”.
E, cogliendo l’occasione al volo, promettiamo a tutti quelli che ci sono stati vicini, che faremo in modo che quest’anno, durante le festività natalizie, la vecchia Befana possa pernottare in una delle nostre case a San Liborio e farne così la sua incantata dimora, presso la quale tutti i nostri bambini potranno portare le letterine per la richiesta dei loro regali.
Sì, è vero, anche noi crediamo ancora alla Befana soprattutto se, come è successo, questi bimbi un primo regalo lo hanno già ricevuto perchè un diritto, che all’improvviso sembrava quasi impossibile assicurare, è stato salvaguardato, diventando perciò quasi un dono sperato. “Per aspera ad astra” e le cose sofferte e ottenute sono quelle che recano maggiore gioia.
Grazie per questo, abbiamo molto contato in invocate sensibilità, che oggi sono  diventate motivo di impegno concreto.

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