L’appello di alcuni Cittadini di Piano di Sorrento: ridateci il nostro postino!
Da un gruppo di Cittadini di Piano di Sorrento riceviamo e pubblichiamo:
“Qualche mese fa leggemmo dai giornali che uno dei postini che espletava il lavoro di distribuzione a domicilio in Penisola Sorrentina era stato fermato dalle Forze dell’Ordine perché trovato con materiale postale nella proprio auto fuori dall’orario di lavoro. Poiché da parecchio si contestava, a ragione, l’efficienza e la puntualità del servizio della Posta in Penisola, con l’interessamento finanche del Parlamento tramite interrogazioni dei nostri parlamentari, si esultò di questo risultato, adducendo le responsabilità di tutto il disagio vissuto a questo signore anche perché si parlò di posta portata a casa dallo stesso e di quintali di lettere nascoste sotto al letto. Fummo tutti soddisfatti di questo risultato e sembrò che la maggior parte dei problemi della gestione e del servizio della Posta fossero stati risolti con l’individuazione del comportamento anomalo di questo sventurato e che finalmente il tutto si sarebbe normalizzato anche a seguito dell’allontanamento dal suo impiego.
Con grande sorpresa poi, noi abitanti della zona di Via dei Platani, di Via Legittimo e del rione stesso, di Mortora, di Via San Liborio e relativa frazione, di Petrulo e della zona di Trinità compresi i nuovi insediamenti abitativi, ci siamo resi conto che il postino trovato in fragranza era quello che serviva proprio la nostra zona. Ce ne siamo accorti soprattutto perché dal momento della notizia e della sospensione del postino non abbiamo ricevuto posta per qualche giorno e che poi il servizio è continuato in maniera approssimativa e poco puntuale. Il nostro postino, ed è un riscontro che si può facilmente effettuare con i residenti delle zone indicate, non ci ha mai creato problemi anzi forse è stato troppo zelante nel suo impiego tanto che ha sempre cercato di assecondare le esigenze di tutti gli abitanti della zona a lui assegnata. Infatti non si è mai negato a chi gli chiedeva di portare la posta anche all’ultimo piano di un palazzo altissimo o di potergliela consegnare il giorno dopo visto che magari si prevedeva di essere assenti per il domani. Il suo era un servizio veramente umano e di qualità perché affrontava la distribuzione della posta con tanta umiltà e con una partecipazione unica. Oggi invece il servizio per queste zone è diventato approssimato e poco puntuale, non certo per colpa del nuovo personale incaricato alla distribuzione che purtroppo non conosce né le singole famiglie con i rispettivi componenti né i loro cognomi, ma soprattutto perché c’è grande confusione nella segnaletica e nella numerazione civica, spesso doppia e non chiara. Pertanto è proprio in questo periodo di assenza del nostro “buono” ed esperto postino che stiamo subendo notevolissimi disagi, infatti spesso nelle nostre cassette troviamo la posta, anche quella contenente fatture e avvisi di pagamento, di altre persone o di gente sconosciuta che non abitano in quello stabile, ma che forse hanno avuto in passato il numero civico attualmente segnato sul portone stesso o di posta di persone che hanno il cognome simile a quello del capofamiglia. Un caos indicibile quindi… forse quanto quello che si è vissuto in Penisola e che è stato denunciato, ma che noi non subivamo proprio per la presenza di quel postino, forse un po’ troppo ingenuo e disponibile, che poi è stato ritenuto il capro espiatorio di tutto il disservizio, le lamentale ed i reclami di una più complessa situazione di inefficienza del Servizio postale in tutta la Penisola Sorrentina.
Questa nostra testimonianza vuole ancor più supportare l’opera di coloro che devono fare giustizia facendo prevalere la verità, che certamente saprà definire situazioni e colpe e che per questo ci ridarà un postino che è sempre stato puntuale e generoso, tanto che oggi la sua mancanza si sente in modo impressionante”.