Scontro De Magistris-Sepe, per Lauro “inaudita violenza verbale”
Napoli conquista la ribalta delle cronache nazionali di fine agosto per lo scontro tra il Sindaco Luigi De Magistris e il Cardinale Crescenzio Sepe sulla proposta del primo cittadino di creare un’area a luci rosse, un quartiere protetto per l’esercizio della prostituzione sottratta alle regole della strada. Insomma il ritorno di un tema su cui periodicamente la politica dibatte, per la verità, senza esito. Non sarà forse il caso di Napoli dove il Cardinale Sepe non ha voluto lasciar cadere nel vuoto l’idea del Sindaco forse conoscendone la determinazione nel voler realizzare alcune iniziative nella sfera dei considdetti “diritti umani” come lo è stato con l’istituzione del registro per le unioni civili che a Napoli è diventato realtà cogliendo in contropiende la Chiesa che, sul momento, non ha reagito.
Ora la proposta dei quartieri e delle case dell’amore a pagamento non poteva passare altrettanto inosservata col rischio di ritrovarsela bella e realizzata a Napoli. Ecco allora che Sepe ha accusato De Magistris di volersi fare pubblicità nazionale con questo argomento pruriginoso trascurando di occuparsi dei problemi concreti della città, altro che case chiuse e quartieri a luci rosse. La replica del Sindaco non si è fatta attendere e dal suo blog, senza troppi giri di parole, ha rivolto una pesante accusa all’indirizzo del Cardinale: “Lei che si è occupato di ben altre case quando era a Roma, sa bene che noi vogliamo case aperte, trasparenti“, con un riferimento all’inchiesta di Perugia sui palazzi di “Propaganda Fide” che coinvolse il Cardinale quale ex capo della Congregazione. Sull’argomento si registra un altrettanto duro intervento, a sostegno del Cardinale, da parte del Sen. Raffaele Lauro (PdL) che è sicuramente, nel centro-destra, tra i Parlamentari più attenti e più impegnato sui temi dei diritti civili, dalla prostituzione alle unioni civile e gay. Dichiara Lauro: “Sulla sconclusionata proposta di un quartiere-ghetto a luci rosse, a Napoli, alle legittime, motivate e responsabili osservazioni del cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, il sindaco Luigi De Magistris ha risposto con un’aggressione di inaudita violenza verbale, frutto di autoesaltazione e di ignoranza, che va condannata e respinta con forza e determinazione“.