Una “rivoluzione” nella morte del Cardinale Martini
In questi minuti è deceduto il Cardinale Carlo Maria Martini arcivescovo emerito di Milano, da 16 anni affetto dal Parkinson, malattia che non ha mai nascosta e che l’ha accompagnato in questi anni fino al trapasso ora annunciato dalle agenzie di stampa. Ci preme evidenziare la volontà espressa da Martini di qualsiasi accanimento terapeutico finalizzato a mantenerlo in vita in modo innaturale, “cure” evidentemente considerate ininfluenti rispetto al decorso e all’esito della malattia. Una testimonianza non solo umana, ma religiosa e culturale, destinata a lasciare un segno nell’eterno dibattito sul “fine vita” da sempre fonte di polemiche e di accese strumentalizzazioni politiche. Ricordiamo che, sulla base di altrettante testimonianze, anche Papa Giovanni Paolo II rifiutò, negli ultimi momenti di vita, di essere surrettiziamente sostenuto dalla medicina, a conferma che i gesti a volte hanno molti più significati di tante parole e di tante speculazioni di convenienza, soprattutto su una materia così delicata e personale qual è la morte.
Un commento
gianni salvati
Di solito non intervengo su cose che non riguardano S.Agnello ma di fronte ad un fine teologo ,ad uno straordinario religioso ed ad un grande uomo,come è stato,per tutta la sua vita,il Cardinale Martini,che ha dimostrato,tutta la sua dignità anche nella morte,non si può non essere addolorati ed inchinarsi alla Sua memoria.Forse l’essere gesuita,a mio parere,gli ha impedito di divenire papa,ma lo avrebbe meritato per la sua statura morale di uomo di Chiesa.E persino il suo ultimo desiderio,non realizzato a causa della malattia che lo ha portato alla morte,di ritirarsi a Gerusalemme,una volta raggiunti i limiti d’età,testimonia più di tante,inutili parole,il suo fortissimo credo religioso.Non sono un fervente ed assiduo praticante cattolico ma penso che la Chiesa,con la scomparsa di Martini,abbia perduto una di quelle rare,carismatiche figure religiose,che in tempi difficili e pericolosi come quelli attuali,poteva veramente essere un riferimento per tutti.Grazie e che la terra Gli sia lieve!
Gianni Salvati