Sorrento

Sorrento: rimossi i soppalchi a Via De Maio, soddisfatto Antonetti

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locali via De Maio

SORRENTO – Due locali adibiti a garage per auto, in fitto a privati ma di proprietà comunale in via Luigi De Maio, a Sorrento, con accesso dai civici 48 e 50, che stavamo per essere venduti, all’esito di procedura di gara, nell’ambito del piano di alienazioni comunali messo a punto dall’assessore al patrimonio Michele Bernardo coadiuvato dal dirigente del settore Donato Sarno. Qualcosa non era andato però per il verso giusto: infatti dopo la segnalazione della locale sezione di Sorrento dell’Italia dei Valori, effettuata il 30 gennaio ed indirizzata all’amministrazione comunale, alle forze dell’ordine locali nonché alla Procura della repubblica di Torre Annunziata, puntuali sono giunte le conferme sui dubbi relativi all’iter procedurale: “…erano presenti soppalchi realizzati in assenza  di titoli edilizi e, cosa ancor più grave, erano stati inseriti nella relative schede catastali dal geometra incaricato dall’ente comunale. A marzo seguì, poi, l’attivazione dei procedimenti amministrativi per la “realizzazione di opere abusive”, ad opera dell’ufficio tecnico comunale firmati dal nuovo dirigente, l’ingegnere Alfonso Donadio, con la conseguente impossibilità di vendere i locali”.

Abbiamo appreso in questi giorni dell’accertamento, da parte dell’U.t.c. dell’illegittimità edilizia degli ampi soppalchi nei locali di via De Maio e della loro eliminazione, con ripristino dello stato dei luoghi, al fine di poter stipulare l’atto notarile di vendita – spiega l’avvocato Giovanni Antonetti coordinatore dell’Italia dei Valori in penisola sorrentina – ancora una volta l’Italia dei Valori ci aveva visto giusto; avevamo capito sin da subito che si trattava di un vero e proprio pasticcio amministrativo che, indipendentemente dai risvolti, fortunatamente positivi dal punto di vista civilistico della vendita, avrà sicuramente anche delle conseguenze di natura penale, sulle quali la magistratura competente sta già facendo il proprio corso; tanti sono infatti i profili ancora dubbi, ad esempio, come è stato possibile procedere all’accatastamento di questi locali, soppalchi compresi, senza averne previamente verificato la legittimità urbanistica? Siamo felici che sia stata ripristinata la legalità, ma questa vicenda è l’ennesima dimostrazione della leggerezza con cui vengono affrontate questioni delicate da parte di questa amministrazione comunale. La situazione è divenuta insostenibile e spero, e questo è il pensiero di tanti sorrentini davvero indignati, che la squadra di governo, e lo stesso sindaco, si renda conto che l’esperienza politica di questa amministrazione è giunta al capolinea”.

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