Fiorentino: grazie Senatore per aver stimolato il dibattito
di Rosario Fiorentino
Caro Senatore, non per partito preso ma devo darle atto di aver riportato una discussione politica tra noi amministratori comunali. Una discussione sicuramente importante, delicata e che parla ai cittadini di oggi e alle future generazioni. Grazie per aver posto al centro del confronto tra soggetti diversi per cultura, provenienza politica o di partito e sensibilità un tema di grande interesse e priorità. Il mio non è un atteggiamento di chi stando all’opposizione vede tutte mele marce né sono tra coloro che ritengono di avere la verità in tasca al 100% e bollare gli altri di mediocrità o peggio ancora di latrocinio.
Ripeto che ritengo nell’area di centro destra ci sono tante persone brave, competenti e brillanti ma che oggi purtroppo non sono maggioranza o non ritengono di spendersi in politica per le considerazioni non personali ma fatte con ragione e acuta analisi di come una parte del personale politico sia cresciuto e si sia arricchito. Chi viveva con uno stipendio o una professione che dava dignità ma non poteva fare miracoli ed oggi si trova tra chi conduce una vita agiatissima ha vinto la “sisalla” oppure ha fatto altro.
Il territorio intanto subisce forti attacchi e viene gradualmente devastato, terreni agricoli cambiano la destinazione d’uso e boxlandia ed alcuni imprenditori la fanno da padrone dell’ambiente, del territorio e del destino della nostra città.
In merito alla polemica devo dire che Raffaele Apreda non risponde alle dure critiche svolte dal Senatore non tanto sul piano personale che pure ci sono, ma su qullo puramente politico-amministrativo mentre si preoccupa dei risvolti che la polemica portata si su un piano strettamente personale può ampliarsi e toccare “nervi scoperti “.
Nessuno voleva il sangue nè vendette ma una franca e risoluta presa di posizione pro o contro boxlandia, il malaffare e la camorra. Il mio auspicio che momenti come questi siano più frequenti e che interloquire e dibattere con un avversario politico a prescindere dai ruoli e funzioni di ognuno è il sale della democrazia.