…E il Consigliere Raffaele Apreda (PdL) incalza il Sen. Lauro (PdL)
di Raffaele Apreda
Il Presidente Napolitano stavolta l’ha fatta grossa, il suo monito sulla legge elettorale ha letteralmente fatto saltare i nervi al Senatore Lauro che si sente come un cittadino di Pompei pre eruzione con il vantaggio di conoscere il destino che lo attende. Con un semplice commento su facebook dove tra l’altro interloquivo con Rosario Fiorentino e con altri amici da cui anche ho tratto spunti che hanno arricchito il mio pensiero e per certi versi lo hanno completato, avevo inteso difendere l’immagine distorta che si sta tentando di dare alla mia penisola che NON E’ TERRA DI MAFIA. Il mio era ed è un intervento di carattere ESCLUSIVAMENTE politico e MAI PERSONALE come sempre sono abituato a fare.
Dalla integrale lettura del testo presente sul mio profilo facebook, ogni lettore potrà giudicare se sono stato offensivo, se mi sono spinto ai limiti della querela così come mi viene contestato o anche peggio se sono stato irrispettoso e maleducato. Ora di fronte al potente Senatore Lauro cosa dovrei fare?? Lui è componente della Commissione Antimafia, Senatore della Repubblica, ex prefetto e amico di potenti, dovrei chinare il capo e supinamente attendere qualche dispettuccio, ebbene io RILANCIO, lo devo a mio padre e all’educazione che mi ha dato nei suoi pochi anni di vita così come lo devo ai miei figli.
Ma ora andiamo con ordine, sapete perchè al Senatore Lauro non sto simpatico?? Perché in occasione delle ultime elezioni Provinciali del 2009 diedi una lezione al suo partito che resterà nella storia politica della ns. terra, io abituato ad essere eletto e non nominato non esitai quando mi fu proposta la candidatura con la lista “Consumatori” e soprattutto contro l’arroganza del PDL, allora con un gruppo di amici che ancora ringrazio e sopratutto con tanti elettori, non delinquenti, demmo un segnale inequivocabile GLI ELETTI LI ELEGGE IL POPOLO NON I SEGRETARI DI PARTITO. Certamente le voci (e sono solo voci) di un mio imminente ingresso in giunta a Sorrento magari al posto dell’amico Giuseppe Stinga fido del Senatore, hanno ulteriormente inasprito gli animi che con le temperature di questi giorni hanno prodotto i risultati che si leggono. Non nascondo che leggendo lo scritto del Senatore mi sono venuti i brividi addosso, serio, io si che mi sono sentito intimidito e minacciato magari di repressioni extra politiche, ma dopo 5 minuti di sgomento e incredulità ero pronto a difendermi: ha ragione il Senatore non ne so niente di parole tipo riciclaggio, droga e quant’altro, vivo della mia professione che non mi ha arricchito ma mi consente di vivere degnamente, dalla politica ho avuto notorietà e fama, ma mai incarichi o nomine di alcun genere, se mi è consentito ho dato anche tanto, specialmente a Sorrento, ma di questo è meglio che ne parlino gli altri. Visto che in maniera velata su questo argomento, inerente la mia professione, ci torna spesso e volentieri, se ha qualcosa da obiettare, il Senatore si rivolga alla competente Autorità Giudiziaria o se vuole alla stessa Commissione Antimafia, alla Corte di Giustizia europea o anche ai MAYA, se questo lo rende FELICE, questi, come sempre faranno luce (qualora ce ne fosse bisogno) sulla mia vita professionale e non, fatto sta che chi scrive non è mai stato condannato ne in sede civile, ne in sede penale ne tantomeno ha reati contabili di cui dare conto cosa spero potrà dichiarare quanto prima anche il Senatore.
2 commenti
Francesco Schisano
Senza voler entrare in questa accalorata polemica, che come ormai sempre accade ed a tutti i livelli, alla fine ha fatto perdere di vista un tema e fatti importanti per la salvaguardia della Penisola Sorrentina, ad un’attenta lettura non può sfuggire del Consigliere prima PDL ed ora di Cesaro la dichiarazione con sfida finale al Senatore, circa reati e condanne di varia natura seguita da una repentina chiusura delle comunicazioni. Giornalisticamente la si potrebbe intendere quale un ripiegamento per non andare oltre. Politicamente invece è INQUIETANTE osservare che il rilancio irriverente del più giovane consigliere provinciale abbia sortito tale effetto. Preciso meglio: inquietante non tanto per quanto potrebbe esserci oltre, ma per l’intrinseca “minaccia” di rivelare chissacché. Spero sia il caldo forte ad aver alimentato queste mie interpretazioni, perché in caso contrario ne vien fuori l’evangelica PUZZA dei sepolcri imbiancati. Voglio però chiudere rilanciando l’appello sensato e condivisibile del Senatore, ma estendendolo a tutti i CITTADINI e non solo ai Sindaci. VIGILATE!
antonio
il guaio è che siete giovani, chiedete allora ai vostri genitori, cercate sui giornali di trenta, quaranta anni fa notizie riguardanti la cronaca politico-giudiziaria….verrà fuori una storia della penisola sorrentina ben diversa dalla storiografia ufficiale propinata nei manuali scolastici di regime….è in atto un tentativo di cancellare il passato, ma le prescrizioni si sa non sono assoluzioni piene, ed anche alcune assoluzioni vanmno lette integralmente…vedo che troppi politici tornano , vorrebbero tornare a dettare legge, o forse sono stati sempre presenti, ma nell’ombra…ai giovani va dato atto del coraggio,della volontà di cambiare il sistema, che non deve fermarsi però davanti a nessun timore reverenziale…spesso si scelgono i giovani da lanciare nell’agone politico proprio perchè anagraficamente sono ignari del passato, noi più anziani dobbiamo pertanto vigiliare, conservare la memoria del passato, incitare i giovani a cambiare lo stato delle cose…altrimenti il nuovo è solo apparenza,e cloniamo giovani politici…nati già vecchi…