Boxlandia, Raffaele Apreda su Facebook commenta con Fiorentino…
SORRENTO – Tiene banco il botta-risposta tra il Sen. Raffaele Lauro (PdL) e il Sindaco di Piano di Sorrento Giovanni Ruggiero. Su Facebook registriamo il commento di Raffaele Apreda, consigliere provinciale dell’UDC, che ne discute con Rosario Fiorentino. Ecco “l’Apreda-pensiero” sull’argomento: “Secondo me la picconata l’ha data il Sindaco al Senatore che impropriamente si è intromesso in una questione che nulla a che fare con la mafia. A me sembra incredibile che si accosti la penisola sorrentina alla mafia non vorrei per soli scopi propagandistici con la vana speranza di tranne vantaggi elettorali, bisognerebbe andare in sicilia e dintorni a chiedere di cosa stiamo parlando semmai facendoci una chiacchierata con i parenti delle vittime e con coloro che giornaliermente subiscono estorsioni. Scrivo questo nel massimo rispetto del Senatore Lauro, di Rosario Fiorentino, Giovanni Iaccarino e del loro pensiero che voglio rimarcarlo in questo caso è diverso dal mio”.
5 commenti
johnny Pollio
Caro Raffaele,
non è che la “Commissione antimafia”, siccome si chiama così si debba occupare solo di fatti di lupara che avvengono sul territorio isolano! Sia ben chiaro sue prerogative sono quelle di monitorare tutti gli episodi di criminalità associativa che per similitudine abbiano le stesse caratteristiche organizzative della “Mafia”,insomma il 416 bis non lo applichi solo a chi ha la residenza a Palermo, Catania e province varie!
In Sicilia se ci andavi, non dico tanto, una trentina di anni fa, dicevano le stesse cose che hai detto tu: la Mafia non esiste; ora è diventata un tuo parametro di riferimento. Sinceramente mi auguro che un giorno, tra trent’anni, non ci sia un altro Raffaele in un altro luogo che cerchi di rassicurare tutti dicendo che la Mafia non esiste invitando per aver la controprova a visitare le nostre zone.
Capra
Un’altra occasione persa per tacere.
Non credo proprio che il Sen. Lauro possa strumentalizzare la vicenda per fini propagandistici e trovo tale ipotesi davvero offensiva.
Poi possibile che queste siano tutte frottole?
da gaetanomastellone.com
http://www.mastellonegaetano.com/1443-sorrento-e-penisola-grave-accusa-di-confesercenti-attivita-imprenditoriali-infettate-dalla-camorra-usuraia.html
da La Voce delle voci
http://www.lavocedellevoci.it/inchieste1.php?id=520
Per non andare a ripescare in un (non) lontano passato i vari Rosanova & Co.
Anna Iaccarino
E come direbbe Benigni: “il più grande problema di Palermo è il traffico!” ecco, magari è lo stesso problema di Napoli e provincia! Non me ne volere Raffaele, ma credo che non occorra andare a farsi un giro nella bella Sicilia per parlare con le vittime della malavita organizzata (magari, tanto per fare il primo nome che mi viene in mente, si potrebbe fare una chiacchierata con il Giudice Imposimato) o con chi è vittima delle estorsioni! Proprio noi non possiamo dire che si tratta di problemi che interessano solo altre comunità, noi che viviamo in una regione che ha dato i natali ai più famosi e agguerriti Clan malavitosi. Infatti, che la si chiami CAMORRA in Campania, MAFIA in Sicilia, ‘NDRANGHETA in Calabria o SACRA CORONA in Puglia, il risultato non cambia: siamo in presenza di Criminalità organizzata! Una criminalità dalla struttura capillare che conduce la sua “guerra” non più tanto a colpi di mitra, ma a colpi di appalti, contratti e denaro “frusciante”; pensare poi che la nostra magnifica penisola sia immune dalla camorra sol perché non si spara per strada credo che sia un pò anacronistico, sarebbe come dire che un ragazzo non si droga solo perché non ha i segni delle iniezioni sulle braccia! Infine, tanto per concludere, la storia ci insegna che si hanno più vantaggi elettorali appoggiando le mafie che non contrastandole, quindi…
pasquale
Che dibattito strano è questo! E’ veramente strano che un senatore della Repubblica ignori le difficoltà imprenditoriale di tante aziende sorrentine, le difficoltà di molti commercianti ad arrivare a fine mese senza rivolgersi agli strozzini della camorra o a cedere l’attività dopo un poco, senza che nessuna associazione di categoria batta un colpo! E che dire delle 18 e più banche che ci sono in costiera. Sono qui per il turismo o perchè raccolgono con facoltà conti correnti (liquidità!), di tanti prestanomi della camorra. O delle tante agenzie turistiche ricondocibili a famiglie stabiesi che, sempre x disponibilità OSCURE, stanno acquisendo tutto il possibile in costiera. E’ che dire del cemento “selvaggio”, di cui anche il consigliere Aprea dovrebbe conoscere bene i contorni, che tra i tanti lavoratori/ditte oneste ne esistono altrettante disoneste o chiaramente in odore di camorra! E oltre alla storia dei parcheggi ai politici locali vorrei ricordare lo scandalo delle scommesse di Viale NIzza.
W LA COSTIERA DI BENGODI E DELLE TRE SCIMMIETTE
antonio
credo che la camorra operi storicamente in penisola sorrentina dal dopoguerra, ci sono atti giudiziari che lo provano, come è stato ben detto la camorra non è solo sangue e violenza, da noi opera tramite lo strozzinaggio, l’attività turistica, commerciale,edilizia, boxlandia, la fornitura di generi alimentari, eccetera…un’inchiesta anonima della confcommercio negli anni 80 rivelò che il 70 per cento dei commercianti della penisola sorrentina aveva avuto a che fare col racket, apriti cielo, la notizia pubblicata su un giornalino locale scatenò le ire dei benpensanti, di quelli che dicono “la camorra non esiste”, ci fu un’interpellanza parlamentare, prese di posizione contro il giovane giornalista che aveva tirato fuori questi dati dell’associazione commercianti,dopo il silenzio…
“Il sistema- si dice- dà lavoro a geometri, ingegneri, architetti, imprenditori edili,apre attività turistiche, commerciali,ludiche…Di cosa ti lamenti? c’è lavoro per tutti…guarda invece i paesi vesuviani(violenza,droga,disoccupazione), qui si vive bene, la microcriminalità è sotto i livelli di guardia,la macrocriminalità è discreta e silenziosa, in fondo dà lavoro a tutti,perchè alzare il velo? fare polveroni? chiamare la Prefettura? l’Antimafia?…la camorra in penisola non esiste, c’è ‘O sistema” ma è un’altra cosa…Siamo persone oneste, perbene…vuoi mettere Sorrento con Ottaviano, San Cipriano?Fà u bbrav, iammece a piglià nu cafè”