Bossa (Pd): “troppi punti oscuri sul parcheggio nel fondo Lauro”
ROMA – “Siamo stati i primi a denunciare in Parlamento, con una interrogazione al Governo, la vicenda dei box auto interrati nell’agrumeto Lauro, a Piano di Sorrento. Ora apprendiamo, con piacere, che si sta muovendo anche la Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Speriamo che, finalmente, si faccia chiarezza su una vicenda dai troppi lati oscuri“. Lo dichiara Luisa Bossa, deputata del Pd, a commento della notizia che i Carabinieri della Compagnia di Sorrento hanno acquisito atti e documenti relativi alle autorizzazioni che il sindaco Ruggiero ha concesso alla Lap Immobiliare per la costruzione di 56 box auto in quello che fu il Fondo agricolo della famiglia di Achille Lauro.
“Quell’agrumeto – continua la deputata napoletana – è stato al centro di numerose denunce per abusi e rischi speculativi, sia delle associazioni ambientaliste come il Wwf, sia degli esponenti locali del Pd, che hanno sollevato il caso in Consiglio comunale e in città. Ciò nonostante, l’amministrazione comunale, nel gennaio scorso, ha concesso comunque le autorizzazioni. Speriamo che, ora, con l’intervento della Procura, ci possa essere un momento di chiarezza. Quella del fondo Lauro non è la sola questione aperta in costiera sorrentina su box auto e garage. Esistono decine di casi in cui bellissimi agrumeti dovrebbero essere sacrificati per operazioni speculative non sempre trasparenti. Ci auguriamo che la politica, per le sue competenze, e la magistratura, per il suo ambito, riescano a tutelare un pezzo fondamentale del patrimiono di bellezza naturale del nostro territorio“.
2 commenti
francogar
Ma se il Pd di Piano non ha fatto proprio nulla…
Johnny Pollio
Sulla prima parte dell’intervento dell’onorevole Bossa, concordo, è stata la prima e credo anche l’unica a portare la questione “Via Legittimo” in parlamento, ma sul fatto che siano stati gli esponenti locali del PD a sollevare il “polverone” in Consiglio comunale ed in Città mi sia consentita qualche riserva, ma meglio stendere un velo pietoso e far finta di niente.