PD e GD sul parcheggio del gesù a Massalubrense
I coordinatori del Partito Democratico e dei Giovani Democratici della Penisola Sorrentina, Stefania Astarita e Francesco Mauro, hanno scritto alle Soprintendenze per i Beni Architettonici, Storici Paesaggistici ed Archeologica della provincia di Napoli, in merito al progetto di parcheggio nel fondo del Gesù a Massa Lubrense, un intervento che si giudica irrealizzabile, alla luce dell’importanza del contesto culturale , della storicità e della valenza paesaggistica dei luoghi in cui ricade l’area oggetto dell’intervento.
Il fondo del Gesù si trova, infatti, in mezzo a due importanti beni storici e culturali del Comune di Massa Lubrense, il Conservatorio di S. Teresa ed il Collegio dei Gesuiti, adiacente al famoso Torrione che caratterizza l’intero quartiere e l’importanza del contesto in questione è evidenziata anche in documenti ufficiali del Comune di Massa Lubrense, come ad esempio la Relazione del Piano del Colore.
Per sottolineare ulteriormente questo aspetto, è stato allegato alla nota lo stesso Decreto Ministeriale del 1964 con cui si impose il primo vincolo paesaggistico su tutto il territorio di Massalubrense, per “l’incomparabile valore paesistico e ambientale”, frutto del sapiente “intervento dell’uomo nella evoluzione storica, formale ed urbana del territorio“. La nota del Coordinamento del Partito Democratico e dei Giovani Democratici, frutto della collaborazione col gruppo Pd di Sorrento, da anni in prima linea contro la proliferazione dei parcheggi interrati, soprattutto grazie all’azione del consigliere Schisano, è indirizzata anche alla Soprintendenza ai Beni Archeologici, perchè quell’area del Comune di Massa Lubrense potrebbe ricadere all’interno delle zone di interesse archeologico, perimetrate dalla Soprintendenza nel lontano 1986.
“Riteniamo di aver dato, con la nostra nota, un contributo concreto alla tutela del fondo storico del Gesù di Massalubrense – sostengono i coordinatori Astarita e Mauro – dal momento che abbiamo fornito alla Soprintendenza elementi sostanziali di riflessione, che finora non erano emersi in maniera così specifica. Crediamo che questa sia la strada giusta“.