Sant’Agnello, Antonio Coppola “contro opportunisti e traditori”!
17 Giugno 2012/
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SANT’AGNELLO – E’ stato prolungato il “silenzio stampa” del più loquace degli oppositori del sindaco Gian Michele Orlando, un digiuno evidentemente studiato per irrompere prepotentemente nel dibattito politico-elettorale con lo stile franco di chi non le manda a dire certe cose e rivendica il proprio ruolo di “uomo di fiducia” di Pietro Sagristani. Lui è Antonio Coppola, medico e consigliere comunale a Sant’Agnello, una spina nel fianco di Orlando inventata da Sagristani per contrastare il suo successore dall’esterno, oltre che dall’interno con gli uomini a lui fedeli. E Coppola ha provveduto a riaccendere i fuochi accusando di ambiguità consiglieri e soprattutto assessori che ancora stanno in maggioranza, ma che flirtano con Sagristani in vista delle elezioni del 2013. Ambigui, opportunisti e anche traditori, li ha definiti su Agorà esprimendo valutazioni che evidentemente turbano il suo stesso leader ansioso di contarsi e intenzionato a esercitare il pressing finale sugli indecisi per sottrarsi al gioco della negoziazione fino all’ultimo minuto che fa passare la palla dalle sue alle mani altrui!
Proviamo allora a leggere il non detto o il detto a metà dell’intervista di Coppola che innanzitutto rivendica a sè il ruolo di “uomo di fiducia” del Capo, quello di interprete del suo pensiero autentico, pronto a esporsi e pure a incassare i contraccolpi degli avversari: fa parte del gioco e del prezzo da pagare. Da questo punto di vista nell’entourage di Sagristani i fedelissimi della prima, seconda e terza ora fanno a gara a posizionarsi ben sapendo, però, che gli spazi sono molto, molto ristretti e che alcuni di loro forse non potranno neanche essere della prossima partita elettorale pur avendo condotto una costante e ossessiva offensiva a Orlando. La necessità di sapere chi c’è e chi non c’è con Sagristani agita i pensieri di tanti fedelissimi che sanno di dover fare i conti con candidature contingentate dalla nuova legge elettorale che riduce a 10 i posti in lizza e a 4 quelli in giunta con l’obbligo di garantire anche le pari opportunità. Gli eletti saranno poi solo 7 per cui non si tratta solo di gaudagnarsi la candidatura ma di contendersela all’arma bianca nelle urne. Se poi c’è da assicurare almeno un pizzico di rinnovamento, tanto per tener fede a quanto dichiarato dallo stesso Sagristani all’atto dell’annuncio della sua candidatura oltre un anno fa, allora gli spazi si restringono a tal punto che la metà degli attuali attori amministrativi si considera già a casa. Numeri da brividi, nel senso che la maggioranza sarà costituita soltanto da sette eletti (tre complessivamente a chi perde le elezioni) circostanza che trasforma la campagna elettorale e la lotta per le preferenze in una guerra senza esclusione di colpi. Anche per questo forse si cerca di restare in sella in posizioni di comando, cioè di gestione, il più a lungo possibile. I fedeli, ma più deboli sul piano elettorale, temono perciò l’imbarco in extremis di “opportunisti e traditori” che forti di consensi passerebbero da un fronte all’altro a spese proprio di chi invece ha condotto la battaglia sul campo contro Orlando. Tra gli attuali consiglieri di opposizione quelli che aspirano evidentemente a un posto in lista, anche per esserselo guadagnato, sono proprio Antonio Coppola e Gianni Salvati: entrambi però rischiano di restare al palo se la lista dovesse riempirsi di assessori uscenti forti di straordinari consensi elettorali. L’uscita di Coppola in questo senso non lascia dubbi e mira appunto a fare chiarezza perchè, come trapela dai loro ambienti, c’è tensione interna per numeri e ruoli visto che Sagristani ne avrebbe almeno 5 persone intenzionate a vestire i panni del numero due nella futura amministrazione. Al di là delle dichiarazioni e dei tatticismi ognuno comincia a pensare per sè e, se i conti non tornano oggi, rischiano di non tornare neanche alle elezioni. In effetti questa partita sta complicando, e non poco, la vita a entrambi i futuri contendenti – Orlando e Sagristani – consapevoli di non potersi caricare tutti in squadra e nello stesso tempo preoccupati di dover rinunciare a qualche portatore col timore di compromettere l’esito elettorale! Spazi per una terza lista non ne esistono, almeno per chi aspira a vincere le elezioni, in quanto una terza lista può solo sottrarre i voti che occorrono a uno dei due schieramenti per vincere. In questo senso lo sfidante, cioè Sagristani, deve assicurarsi che non ci siano trubative! Per Orlando la partita è altrettanto complessa, ma il Sindaco uscente sembra guardare alle elezioni come all’occasione per costruirsi una compagine più omogenea e non soggetta alle interdizioni che l’hanno condizionato in questi quattro anni. Entrambi avvertono l’esigenza di dover portare qualche novità nel futuro consiglio comunale, soprattutto Sagistani che non può rischiare di riproporsi candidato sindaco alla testa di un gruppo che sarebbe praticamente lo stesso con cui ha concluso cinque anni fa i suoi dieci anni da sindaco. Insomma la partita è complicata assai e dall’esito per nulla scontato, checchè ne pensino e ne dicano gli attori in campo. In questo senso Antonio Coppola alcune verità le ha dette nella sua intervista, soprattutto evidenziando che non è scontato il consenso per chi si candida con Sagristani dopo aver trascorso interi i 5 anni con Orlando! Nel mirino di Coppola ci s0no chiaramente due assessori, Giuseppe Gargiulo e Pietro Gnarra, che se approdassero a Sagristani mettono fuori gioco le seconde e terze file che in questi anni hanno combattuto strenuamente il primo cittadino. Senza andare oltre con i nomi, l’annunciato rinnovamento della politica santanellese per una nuova stagione di fiori e di eccellenze rischia di tradursi in una vera e propria restaurazione, quello che innanzitutto Sagristani non vuole nel suo intimo, consapevole che le cose sono cambiate e che la gestione di un siffatto gruppo, neanche per lui, sarebbe troppo agevole con i tempi che corrono e i problemi con cui si ritrovano a dover fare i conti le Amministrazioni locali. Orlando dal proprio canto cerca di trasformare il suo punto di debolezza in un punto di forza sapendo che, volenti o nolenti, gli incerti alla fine devono decidere nel loro stesso interesse che cosa fare per non trovare porte chiuse dall’una e dall’altra parte col rischio di restare al palo o senza garanzie per il futuro! Coppola, da buon politico, sembra essersi mosso al momento giusto per tentare di chiudere la partita e di stanare quegli “opportunisti” che non fanno dormire sonni tranqulli a nessuno, ma ai quali non si vuole lasciare oltre in mano il bandolo della matassa aspettando le elezioni!
Traditori termine troppo forte ed offensivo direi; meglio banderuoli. Mi sorprende che il consigliere Antonio Coppola se ne sia accorto solo adesso di questi personaggi ambigui, o opportunistici come lui ama definirli.
Ma di queste persone, vorrei ricordargli che dal primo giorno del loro insediamento, che strizzano l’occhio in direzione San Giuseppe.
Un commento
Antonino Coppola
Traditori termine troppo forte ed offensivo direi; meglio banderuoli. Mi sorprende che il consigliere Antonio Coppola se ne sia accorto solo adesso di questi personaggi ambigui, o opportunistici come lui ama definirli.
Ma di queste persone, vorrei ricordargli che dal primo giorno del loro insediamento, che strizzano l’occhio in direzione San Giuseppe.