RAI: “troppi orfanelli preoccupati” commenta Raffaele Lauro

ROMA – Tra critiche, consensi, prese di distanza e diffidenze il Presidente del Consiglio Mario Monti ha nominato la nuova presidente della RAI, una donna Anna Maria Tarantola della quale ci siamo occupati qualche giorno fa grazie alla segnalazione del Sen. Raffaele Lauro relativamente alla relazione che la Tarantola ha svolto, nelle vesti di vice direttore della Banca d’Italia. Abbiamo quindi colto il duro commento del Sen. Lauro sull’argomento in qualità di componente della Commissione di Vigilanza sulla RAI: “Moltissimi orfanelli, in Rai, riferimento di uomini di partito (prima e seconda repubblica) e dei boss degli appalti radiotelevisivi, e che hanno i loro corrispondenti anche nella commissione di vigilanza del servizio pubblico, stanotte non hanno dormito alla notizia della designazione di Anna Maria Tarantola alla presidenza della Rai. E’ arrivato il momento di chiudere con la stagione degli orfanelli e di privilegiare soltanto il merito e la professionalità“. Ieri invece si è registrata la maxi operazione della Guardia di Finanza impegnata a stanare e colpire l’evasione dei redditi da prostituzione. Anche su questo tema, spesso controverso, abbiamo chiesto un’opinione al Sen. Raffaele Lauro (PdL): “Le operazioni in corso della Guardia di Finanza, finalizzate a colpire l’evasione fiscale dei redditi da prostituzione, ripropongono, in maniera clamorosa, il problema della regolamentazione della prostituzione, esercitata liberamente e mai in luogo pubblico o aperto al pubblico, per sottrarla al racket della criminalità organizzata, per vincolarla ai controlli sanitari e per sottoporla alla tassazione dei redditi, che recherebbe all’erario non meno di 1 miliardo di euro per anno. Disegni di legge giacciono nei polverosi cassetti del parlamento, a causa dei ritardi del legislatore e dell’ipocrisia italiana. Subiamo, oggi, una prostituzione, anche minorile, in luogo pubblico, che arricchisce mafie e lenoni; sottopone a schiavitù persone indifese; diffonde malattie veneree, specie tra il giovani, e sottrae al fisco ingenti risorse“.