Caso-Lusi: Lauro replica ai nostri lettori!
di Raffaele Lauro
Comprendo il profondo senso di giustizia, che anima il cittadino intervenuto criticamente e lo rispetto. La scelta più semplice, più comoda e più popolare, sarebbe, anche per me, portare subito Lusi sul rogo. Applausi! Ma i principi (il voto segreto tutela la libertà di coscienza dai ricatti di gruppo e di partito), nei quali una persona crede, si difendono sempre, anche quando sono a vantaggio del tuo peggior nemico. I comportamenti contestati al senatore Lusi mi hanno fatto rivoltare e mi fanno rivoltare lo stomaco. Ma Lusi, come qualsiasi cittadino deve essere processato e, se condannato, finire in galera per il resto dei suoi giorni. La giustizia deve fare rapidamente il suo corso e lo può fare indipendentemente dall’arresto, per il quale, a mio giudizio, non sussistono gli elementi (inquinamento delle prove, pericolo di fuga etc..). Sul piano politico, il caso Lusi è il prodotto di un sistema di finanziamento partitico marcio, che dilapida risorse pubbliche e che va riformato sulla base di un processo di verità, che riguardi tutti, TUTTI! E’ necessaria una commissione parlamentare di inchiesta! Ma, un’ora dopo l’eventuale arresto di Lusi, resterò di nuovo il solo a sostenerla!
Un commento
Alessandro
Bisognerebbe essere più precisi nelle questioni altrimenti i cittadini vengono confusi.
il Senato non è chiamato a valutare se Lusi vada arrestato o no: questo l’ha già deciso un giudice terzo. Il Senato deve solo autorizzare l’esecuzione dell’ordine di custodia, salvo che ravvisi nell’inchiesta un fumus persecutionis ai danni del senatore. Cioè dimostri che non esiste alcun indizio a suo carico, ma solo la volontà congiunta di procura e gip di perseguitarlo con accuse infondate.
Invece da trent’anni il Parlamento respinge tutte le richieste di autorizzazione ad arrestare suoi membri ad eccezione di Alfonso Papa. E senza mai giustificare i dinieghi con il fumus persecutionis, ma invadendo ogni volta il campo della magistratura. Come? Sindacando sulle esigenze cautelari (gravi indizi di colpevolezza e pericolo di fuga o di inquinamento probatorio o di ripetizione del reato), che sono competenza esclusiva del giudice e non del Parlamento.
Credo che questo sia giusto dirlo per diritto di informazione e per permettere ai cittadini di poter meglio capire e regolarsi.
Cordialità