Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia,  Napoli,  Sorrento

Gioco, ma che fa la politica locale per tutelare la Penisola?

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ludopatici

Non ce ne vogliano il Sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo e gli altri suoi colleghi dei Comuni Costieri, nè il buon Mariano Vinaccia che pur tanto si spende per promuovere il buon nome di Sorrento nel mondo, ma la risposta del Ministro dell’Interno all’interrogazione presentata dal Sen. Raffaele Lauro (PdL) sul fenomeno gioco li pone tutti innanzi a una serie di problemi che nessuno può fingere di non vedere, nè di mascherare con l’istituzione, per esempio, di un premio giornalistico per chi “parla bene di Sorrento” o con uno spot in Tv. Avvenire, quotidiano cattolico e certamente non sospetto di agire con pregiudizio, ha pubblicato in esclusiva il report sul fenomeno del gioco d’azzardo con riferimento alla situazione nei Comuni peninsulari e il quadro sicuramente non è dei migliori. Antonio Maria Mira, l’autore del servizio, sicuramente non si aggiudicherà il “premio dell’ipocrisia” perchè descrivere una realtà certificata dallo Stato non significa infliggere un colpo sinistro a una realtà prestigiosa come quella Costiera: significa prendere atto di una situazione oggettiva e di scriverne per informare i lettori con l’auspicio che ciò possa indurre in tentazione…a cambiare le cose, ovviamente! I sorrentini e paesani affini sicuramente non l’avranno presa bene questa inchiesta, nè l’iniziativa del Sen. Lauro che, da sempre schierato contro ogni forma di gioco (per esempio l’istituzione del Casinò a Sorrento), ha ingaggiato una vera e propria lotta all’ultimo sangue contro quella che non è solo una piaga sociale, ma la prova di una degrado socio-economico preoccupante per una realtà come quella costiera, tanto più se al gioco ci sommiamo gli altri scandali che alimentano il calderono informativo, anch’esso nazionale, come il caso di boxlandia. Stridono assai i commenti stizziti e cattivi di politici e amministratori locali che vorrebbero un’informazione servile ai loro voleri, prona ai loro desiderata mentre imperversa una crescente illegalità di sistema cui la Penisola, purtroppo, non è estranea. Smarrito il senso della mission pubblica, cioè del governo della cosa pubblica per soddisfare gli interessi generali, assistiamo a un vero e proprio braccio di ferro tra chi tutela (perchè lo gestisce) lo status quo e chi si prodiga per ripristinare un’agibilità istituzionale, che poi significa occuparsi dei problemi della collettività. Ne scaturisce che chi predilige l’esercizio di quest’ultima mission, nelle istituzioni come nell’informazione, non è considerato una controparte altrettanto legittimata a operare e a confrontarsi nel rispetto delle regole del gioco e con tutti i mezzi di cui dispone, ma un vero e proprio nemico da annientare…Per non disturbare chi manovra! Avviene un po’ in tutti i Comuni della Penisola Sorrentina e trasversalmente ai poteri di governo e di opposizione! Sin dal primo momento abbiamo sostenuto – e continueremo a farlo – l’iniziativa del Sen. Lauro che da ex commissario di governo per la lotta al racket e all’usura, oltre che membro della Commissione Parlamentare antimafia, gode di un osservatorio privilegiato per il contrasto efficace ai poteri criminali che assediano anche la Costiera, come ogni altra realtà di quel che è stato il BelPaese, complice anche una classe politica sempre più collusa, dal centro alla periferia. I Sindaci della Costiera perchè non “sfruttano” cotanta esperienza e sensibilità per erigere un fronte insormontabile alla penetrazione di questi interessi nella Penisola Sorrentina? Perchè, loro che sono conterranei di Lauro, non danno l’esempio attuando una rigidissima politica di contrasto al malaffare connesso al business dei giochi? La domanda ce la poniamo in tanti, senza riuscire a trovare una risposta che soddisfi la curiosità di questa…latitanza politica! I dati forniti dal Ministro Cancellieri, così come le riflessioni che li accompagnano meriterebbero una discussione nei consigli comunali della Penisola Sorrentina dove spesso si discute di amenità assolute senza lasciar spazio al confronto sui temi più scottanti dell’attualità e che hanno ripercussioni dirette sulle comunità locali! Almeno uno dei sei sindaci peninsulari avrà la premura di portare in Consiglio comunale questa risposta del Ministro dell’interno per promuovere un confronto serio e qualificato, ma anche serrato, sull’escalation del fenomeno nella realtà della Penisola Sorrentina? Staremo a vedere gli ordini del giorno delle prossime adunanze consiliari. Se non lo faranno i sindaci e le loro maggioranzae, si muovano almeno le opposizioni perchè questo prezioso lavoro di servizio alla nostra comunità svolto da Lauro non vada perso e resti un’incompiuta di cui pentirsi…in futuro: facendo come gli struzzi che affondano la testa nella sabbia…per non vedere quello che invece abbiamo innanzi ovunque e in ogni momento della giornata!

2 commenti

  • Anna Iaccarino

    Caro Direttore,
    in merito al Tuo intervento posso dirTi che in settimana ho avuto un incontro informale con il Presidente della Commissione Statuto e Regolamenti, dall’incontro è emerso che il regolamento per la disciplina delle sale giochi da me proposto sarà portato in Commissione a breve, c’è già una intesa di massima sui contenuti. Il regolamento vuole essere una risposta da parte del Comune al grosso problema sollevato, perché – per fare un esempio – prevede che non possano essere aperte sale giochi troppo vicino alle scuole o ad altri centri di aggregazione sociali, inoltre stiamo lavorando come gruppo ad una mozione da presentare al Consiglio comunale, per invitare il Sindaco a rivedere l’ordinanza per gli orari delle sale giochi in maniera più restrittiva, stando anche attenti a non cadere in illeggittimità (come recentemente rilevato dal TAR Piemonte). E’ chiaro che non è molto, ma purtroppo in questa materia la competenza degli Enti locali è davvero poca cosa e i margini per la minoranza sono ancora più ridotti.

  • De Vita Eduardo

    “Gioca…….ma gioca il giusto”……..ahahahahah…..
    operazioni pubblicitarie e di immagine…..a buon mercato,piene di forma e di nobili intenti,ma senza contenuto……
    Questo slogan sembra rispecchiare in pieno l’ipocrisia ed il divario tra parole ed azioni che contraddistinguono il bassissimo profilo della classe politica italiana,nazionale e locale……

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