Diario Politico©Raffaele Lauro,  Piano di Sorrento

Gli abusi non finiscono mai…A Piano anche in area “parco speciale”

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Area Parco Speciale del PUT

PIANO DI SORRENTO– C’è una tettoria rossa che balza agli occhi di chiunque si affacci dalla Ripa di Cassano e volga lo sguardo verso Meta, a ridosso dell’hotel-Ristorante “La Ripetta”. In quel polmone di verde a picco sul mare, ubicato in un’area supervincolata perchè classificata come parco speciale, ha preso corpo un manufatto la cui consistenza, ad occhio e croce, è valutabile in circa 400mq, circondato dalla residua vegetazione cui si accede grazie a una strada interna alla proprietà che si presume anch’essa essere stata appositamente realizzata. Si tratta di un’opera autorizzata dal Comune (da chi, come e quando) visto che in quella zona insistevano solo alcune baracche, visibili da una aereofogrammetria, e che oggi sono diventate un corpo unico che testimonia la realizzazione di un’opera edilizia anche di imponenti dimensioni ben visibile consultando qualunque mappa? Trattandosi di un’area supervincolate sul piano urbanistico e paesaggistico ed essendo visibile a chiunque passi o sosti alla Ripa di Cassano, com’è possibile che nessuno abbia rilevato l’operazione edilizia che vi è stata realizzata? Eppure ci sono Vigili Urbani e Forze dell’Ordine di ogni tipo che vigilano sul territorio e che non possono non aver notato il cantiere e ciò chein esso è stato realizzato.

la strada che conduce al manufatto

Qualche Assessore che si dichiara sensibile al tema ambientale e che pure è solito fermarsi in loco a prendere il caffè, neanche si è avveduto di questo “gioiello” spuntato praticamente dal nulla? Sono tutti interrogativi che invocano una risposta, oltre che accertamenti ad horas, da chi di dovere sia sul piano amminsitrativo, sia su quello dei controlli e della repressione dell’abusivismo edilizio che invece sembra essere ripreso a tutta forza nel paese. Ci sono casi documentati davvero sconcertanti, non per l’abuso in sè (ormai non fanno storia), ma perchè nessuno li ha notati e segnalati alle competenti autorità: si tratta di operazioni milionarie realizzata ad uso e consumo di privati ma in danno del Paese, dei suoi legittimi interessi e di un territorio devastato in ogni angolo che, però, troppi fingono di non vedere, non solo a Piano di Sorrento. Cui prodest? Intanto emergono altre situazioni potenzialmente esplosive per gli effetti che sono in grado di produrre sulla salvaguardia degli interessi reali dell’Ente che, diciamocela con la massima franchezza, non sembrano stare ai primi posti nelle attenzioni dei suoi Amministratori.

Un commento

  • De Vita Eduardo

    Sono così stupidi e con una tale arroganza di ritenersi impunibili che fanno anche il tetto di colore rosso…..per mimetizzarlo nell’ambiente circostante…..
    Mah………

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