Opinioni/Fornero…Ma che Governo è questo?
mi sono laureato in economia a Torino, proprio nella Facoltà dell’attuale ministra Fornero, allora professoressa di Economia II. Ho seguito con attenzione e una certa speranza l’operato del nuovo governo anche perchè stimavo la professoressa Fornero. Ora però mi chiedo cosa avrebbe detto, quella professoressa, di un governo del genere che sta fermando l’economia di un’intero Paese privando la massa dei consumatori dei beni per sostenere, se stessi, le aziende e, appunto i consumi. Un governo che fa leggi senza considerare le conseguenze (vedi esodati e lavoratori “maturi” a rischio), che ricorre alle tasse in modo indiscriminato e prevalente sulle ben note categorie di dipendenti e pensionati e che preferisce privilegiare gli istituti di credito invece di optare per un onesto patto con i cittadini. Un governo che sembra non considerare i rischi sulla sicurezza generale che un impoverimento diffuso, un acuirsi delle differenze, gli schiaffi umilianti e giornalieri di situazioni sinceramente inaccettabili, la scomparsa dell’equità e la disperazione che sempre più si vede intorno, possono produrre. La cosa più triste è che ricordo molto bene le lezioni sulla Curva di Laffer e mi chiedo: mi prendeva in giro allora o la sta facendo adesso?
2 commenti
gianni Salvati
Non conosco il Sig. Gianmarco ma credo abbia sintetizzato in maniera egregia ciò che pensa buona parte degli Italiani. Certo il momento è difficile e per certi versi il governo Montiè, a mio parere “un male necessario”, visto anche quello che in precedenza passava il convento! Ma non si possono rinnegare tutti quelli che sono stati i valori e gli insegnamenti passati solo perchè ora si è sull’altra sponda! E poi diciamocela tutta: la riforma sul lavoro e sull’art.18 sono solo falsi problemi. Bisogna far ripartire l’economia! Ho solo un dubbio però, visto che comunque l’operato del governo viene approvato e votato in Parlamento, non è che Monti è già vittima di veti contrapposti?
Gianni Salvati,consigliere comunale di S.Agnello
De Vita Eduardo
Rispetto alla situazione che c’è sembra proprio che noi italiani non possiamo aspirare al meglio,ma dobbiamo sempre accontentarci del meno peggio.
Condivido sul piano pratico e dell’immediatezza i dubbi espressi dal sig.Gianmarco sulla bontà complessiva delle soluzioni adottate.
Ai dubbi circa l’immediatezza io aggiungerei,in prospettiva i rischi,con il premeditato,graduale e progressivo impoverimento del c.d.ceto medio,dell’affermarsi di una situazione sociale arcaica con la presenza in sostanza solo di padroni e schiavi…..
Questo significherebbe la tendenza alla conservazione e la mancanza di qualsiasi spinta verso il miglioramento economico e civile.Ovviamente…..speriamo di no……