Italia

Lauro con Pisanu verso il partito della nazione di Casini&Co

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ROMA – L’UDC si è sciolto per dare vita al nuovo soggetto politico provvisoriamente denominato Partito della Nazione dove confluiranno anche Rutelli e Fini. Intanto il gruppo di Parlamentari guidato da Beppe Pisanu che dirige verso il nuovo rassemblement dei centristi italiani in fuga dal berlusconismo fa registrare anche l’adesione del Sen. Raffaele Lauro, da sempre molto vicino a Pisanu. Insomma il quadro politico italiano, devastato dalle inchieste sul malaffare che lo riguarda, si muove per sopravvivere a sè stesso. All’orizzonte crescono però i movimenti di dissenso. Primo fra tutti quello di Beppe Grillo che i sondaggi accreditano quale terza forza politica italiana non appena si andrà al voto. L’Italia stanca e ansiosa di una svolta  non guarda più alle tradizionali forze politiche, ma si organizza per scalzare da sella questo sistema politico della seconda e a ancora più malandata repubblica.

5 commenti

  • Massimo maresca

    Leggendo il blog ho appreso la novità che l’Udc si è sciolto per dare vita ad un nuovo partito o movimento denominato Partito della Nazione cui dovrebbe aderire anche il gruppo del Pdl facente capo a Pisanu e di cui fa parte il nostro Senatore Lauro. Per andare alle cose di casa nostra se ciò avvenisse ci troveremmo il senatore e l’assessore provinciale Sagristani insieme, è giusto? E cosa ne pensa l’ex sindaco santanellese? Lo vuole o no? Altrettanto vorrei chiedere al senatore: lo vuoi in squadra con te Sagristani? Mah! Gioie e dolori della politica!

    Massimo

  • Gaetano Mastellone

    Avanti, prego: c’è posto per tutti. Che succede, rinasce la Balena Bianca? Certo che con tutti i gravissimi problemi che abbiamo in Italia l’attivismo della politica nei riposizionamenti è veramente straordinario, nella sua peggiore interpretazione del termine! Invece di pensare a superare questa grave crisi che colpisce Cittadini & Imprese pensano al dopo Monti! Non mi piace come tanti gruppetti si stanno muovendo. Come non mi piace una la “loro” dichiarazione che ho letto. «Siamo convinti che il meglio della nostra esperienza politica si salvi soltanto con la partecipazione, insieme ad altri e in condizioni di pari dignità, a un nuovo movimento liberaldemocratico, laico e cattolico, nazionale e europeo, contrario a ogni forma di estremismo». Io sono invece convinto che è, oggi più che mai, necessaria una totale forma di cambiamento con il 90% di uomini nuovi e giovani. Con il vecchio che cerca di stabilizzarsi ed avanzare, non andremo da nessuna parte. I nomi che ho letto sono sempre quelli; a me non piace. Detto, come sempre, chiaro e tondo.

  • De Vita Eduardo

    Premetto che il mio commento non si riferisce alla persona del sen. Lauro che non conosco. Questo articolo costituisce lo spunto per una mia considerazione di carattere generale in merito ai movimenti politici che si prefigurano, alla situazione della Politica ed a quella economica. Non è difficile prevedere che dalle prossime elezioni verrà fuori un contesto di sostanziale ingovernabilità. Ciò renderà ancora più grave l’attuale condizione. L’Italia si trova ad affrontare una grave crisi economica contemporaneamente all’esistenza di una grave crisi della Politica. Come dire:nel momento in cui più è necessaria la sua presenza manca…..il manovratore. Sembrano esserci molte analogie con la fine della Repubblica di Weimar. Una classe politica vecchia, imbelle e corrotta che è in grado solo di auto accreditarsi e cercare di prepararsi, a soli scopi pubblicitari, ad un presunto rinnovamento. Si tratta della stessa classe politica che ha partecipato, visto e condiviso la distruzione degli ultimi venti anni. Una classe politica che non è in grado di governare se stessa, figuriamoci se è in grado di governare il Paese.

  • antonio

    Se ne devono fare una ragione: sono al capolinea, è innegabile. Sarebbe il caso di preparare finalmente un ricambio generazionale della classe dirigente; persone preparate, competenti, oneste e disponbibili a vivere la politica come un servizio reso al Paese ce ne sono, bisogna però che la vecchia classe politica si faccia da parte, appenda le scarpe al chiodo ed insieme a loro un vecchio sistema fatto di lobby e malavita che inquina le istituzioni. Dei 900 e passa tra deputati e senatori che si salvano per coerenza, onestà e rettitudine ce ne sono ben pochi, il resto se ne deve andare a casa ed i cittadini devono riacquistare la libertà del voto e la dignità perduta bocciando senza appello, inesorabilmente chi ha gettato la nazione in questo baratro.

  • gianni salvati

    Caro Antonio, pur non avendo il piacere di conoscerla personalmente concordo pienamente con la sua analisi, anche se un appunto debbo farlo. E’ vero che bisogna preparare un ricambio generazionale delle classe dirigente ma mi chiedo chi dovrebbe farlo. Se dei 945 tra deputati e senatori ve ne sono ben pochi da salvare (ma anche moltissimi amministratori comunali, provinciali e regionali) e devono andare via e la popolazione da diversi anni non è capace di scegliere una classe politica onesta, preparata e disponibile a vivere la politica come servizio al paese, vuol dire che siamo messi male e che la politica (non tutta per fortuna!) altro non è che la proiezione di quello che è la popolazione!So che scatenerò milioni di polemiche ma ho riflettuto su questo problema e spesso vedo la gente comune che mi ferma (sono amministratore comunale da diversi anni a S.Agnello) per avere dei piaceri, anche a danno di altre persone o della collettività, rare volte per rivendicare diritti negati. Scusi lo sfogo ma è giusto non essere ipocriti e dire anche ciò che si pensa liberamente! Ciò comunque non esime gli amministratori pubblici attuali di qualunque istituzione (me per primo) a non fare il proprio dovere, ma anche il popolo deve fare la sua parte!

    Gianni Salvati

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