Sorrento

L’IdV svela l’affaire “Vallone dei Mulini”: proposta per salvare il sito

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Giovanni Antonetti (IdV)

SORRENTO – La compravendita del Vallone dei Mulini, con un preliminare sottoscritto dall’ex assessore ai LL.PP. Mariano Pontecorvo per conto di una cordata di imprenditori locali ha scatenato una serie di reazioni a catena con l’intervento parlamentare dei Senatori Raffaele Lauro (PdL) e Nello Di Nardo (IdV) e, dopo una serie di riscontri, da parte sia del PD sia dell’IdV di Sorrento. L’IdV di Sorrento, diretta dall’avocato contrattualista Giovanni Antonetti, ha prodotto un vero e proprio dossiersu tutto l’affaire.

Ass. Mariano Pontecorvo

“Dall’esame dei Pubblici Registi Ipotecari e Catastali, l’unica cosa importante e seria che si sarebbe potuta e dovuta fare immediatamente risulta essere stato stipulato, in data 23 dicembre 2011 (e trascritto il 20 gennaio 2012 ai nn. 3.114/2.609), un contatto preliminare di compravendita, ricevuto dal notaio Iaccarino con il quale il solo Mariano Pontecorvo, già assessore ai lavori pubblici del Comune di Sorrento, si è obbligato ad acquistare, dagli attuali 8 comproprietari, eredi ed aventi causa della famiglia Mathieu, il complesso immobiliare sito in Sorrento, località alla Rupe-Vallone dei Mulini, composto da n. 8 particelle, tutte riportate nel catasto terreni, composto da un’area di circa 4.550 mq. oltre il fabbricato già adibito a Mulino. Nella nota di trascrizione si specifica, inoltre, che oltre ad esserci problemi di usucapione su parte del fondo, l’intero complesso immobiliare è stato dichiarato di interesse culturale particolarmente rilevante dal Ministero, ai sensi della Legge 11 giugno 1922 n. 778 e ss. mm. ii., con Decreto dell’8 novembre 1927, e pertanto viene specificato che l’atto definitivo di vendita verrà denunciato al Ministero competente, e sarà presentato al Soprintendente del luogo ove si trova il bene, al fine di consentire l’esercizio del diritto di prelazione da parte dello stesso, ovvero degli Enti Territoriali competenti, vale a dire Regione Campania, Provincia di Napoli e Comune di Sorrento.

Dichiarazione stampa

Viene poi concessa alla parte promittente acquirente la facoltà di accedere al fondo per rilievi e sopralluoghi, procedere ad accatastamenti relativi al fabbricato diruto (il mulino) e firmare gli accatastamenti e tutti gli atti che si rendessero necessari. Merita innanzitutto precisare – continua Antonetti – che nel contratto in oggetto fortunatamente non sono comprese ampie zone che compongo il Vallone dei Mulini, in quanto di proprietà pubblica, segnatamente del Comune di Sorrento, come la particella n. 119 del foglio di mappa n. 3. In questa strana vicenda politico/immobiliare, tutta in salsa provinciale sorrentina, ci sono poi da registrare due serie di dati, uno di ordine tecnico/giuridico e l’altro politico. Quanto al primo, la cosa più importante per i cittadini è che scatterà (quando ci sarà e se mai ci sarà l’atto di vendita) la prelazione a favore del Comune di Sorrento, e non vedo come l’Ente Comunale possa sottrarsi, come fatto nel caso di Villa Tritone a causa dell’elevatissimo importo, ad un spesa molto più alla portata come quella in parola, di circa 700mila euro. Se invece il Comune dovesse rifiutare, tante cose verrebbero a galla, e sono curioso di vedere come si comporteranno, in Consiglio Comunale,  i consiglieri di maggioranza, del Pdl, dell’Udc e soprattutto della lista civica Il Ponte, guidata dal leader Pontecorvo. Passando, invece, ai rilevi di carattere politico, tante sono le domande da porsi. E’ mai possibile che la trattativa, che certamente andava avanti da mesi, sia stata condotta da chi era assessore comunale ai lavori pubblici, e che si è dimesso il giorno dopo (24 dicembre) la firma del contratto preliminare (23 dicembre), accampando motivazioni a cui nessuno aveva davvero creduto? E’ mai possibile che con tre determine del Comune di Sorrento datate novembre e dicembre 2011 (le nn. 1378, 1379 e 1519) sono stati spesi oltre 33mila euro  di soldi pubblici, di noi contribuenti, per la pulizia, illuminazione e messa insicurezza di questi immobili che, ora, si scoprono privati? Il tutto accompagnato dalle roboanti dichiarazioni, testimoniate dalla stampa ed internet, del sindaco di Sorrento, dell’assessore provinciale Sagristani e del consigliere Apreda, con la dichiarata previsione, per il prossimo futuro, di stanziamento di fondi dalla Provincia di Napoli, per la pulizia del costoni e dell’intera area. E’ bene che i cittadini sappiano, e si rendano conto, da chi sono amministrati e cosa fanno i loro rappresentanti.

Apreda, Sagristani, Pontecorvo

A mio modo di vedere, tutto ciò è al tempo stesso assurdo e vergognoso!! Infine – conclude il battagliero esponente dipietrista – presenteremo interrogazioni parlamentari alla Camera ed al Senato, non frettolose, imprecise e di maniera, come purtroppo se ne sono viste sinora, ma circostanziate e volte a spronare il Ministero dei Beni e le Attività Culturali ad acquistare entro il termine ultimo del 25 marzo Villa Astor ed il Comune di Sorrento, ad esercitare la prelazione relativa al Vallone dei Mulini, per evitare che sullo stesso ci siano certe e sicure speculazioni, non solo edilizie, e contro le quali comunque ci batteremo insieme ai cittadini, ed alle altre forze di opposizione quali il Partito Democratico, Insieme per Sorrento, WWF ed Italia Nostra“. A seguire l’intervento del Partito Democratico con il coordinatore Giovanni De Luca che ha emesso il seguente comunicato stampa: “Sfogliando alcuni quotidiani e riviste online, sembrerebbe che la compravendita “Vallone dei Mulini” sia da considerare come un’operazione già conclusa, eppure da più parti si sono sollevati dei dubbi, o meglio sono stati richiesti dei chiarimenti. Anche il Partito Democratico è intervenuto sulla questione, presentando una specifica interrogazione con la quale, si evidenzia innanzitutto che in uno degli allegati del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale adottato dalla Giunta Provinciale di Napoli è inserito un Elenco dei Beni Vincolati, all’interno del quale è menzionato anche il “Mulino del Vallone”. Sulla base di questo elemento il Consigliere Schisano ha chiesto una verifica rivolta a chiarire se il citato “Mulino del Vallone” risulti effettivamente vincolato e quale sarebbe il tipo di vincolo nel caso esistente. Ciò allo scopo di verificare l’eventuale sussistenza di un diritto di prelazione in capo al Ministero per i Beni e le Attività Culturali o gli altri enti pubblici territoriali (quindi anche il Comune di Sorrento) per l’acquisto dell’immobile. Ma c’è di più! Nell’interrogazione, evidenziando che recentemente sono stati effettuati anche a spese del Comune dei lavori di bonifica del Vallone, si chiede di conoscere se tali interventi abbiano riguardato anche il Mulino stesso”.

NOTA DI TRASCRIZIONE PRELIMINARE DI VENDITA

https://www.politicainpenisola.it/2011/12/sorrento/sorrento-mariano-pontecorvo-lascia-lassessorato/

7 commenti

  • Sorrentino

    Scusate l’ignoranza, ma Pontecorvo in sede di Consiglio comunale disse che a Sorrento le case costavano troppo, e che era stato fortunato ad avere casa grazie ai sacrifici dei suoi genitori (cfr. verbali C.C.). Ora tira fuori 700 mila euro per il mulino?! Ma qualcuno mi sa dire di preciso che lavoro fa Pontecorvo che non ho mai capito.

  • De Vita Eduardo

    Beh…..forse il lavoro dell’Assessore è di intermediario immobiliare.Negli ultimi tempi in penisola,probabilmente,è il lavoro più redditizio,visti gli intrecci,le connivenze e le compiacenze tra politica ed affari dell’edilizia.
    Purtroppo in tema di Territorio,Ambiente e Paesaggio il tiro della speculazione si alza sempre di più.E’ veramente paradossale che le Amministrazioni non svolgano alcun ruolo in merito,se non,addirittura agevolare azioni e comportamenti vergognosamente affaristici a danno delle bellezze naturali.Tutto,ormai,di fronte all’arroganza dei comitati di affari ed all’abbandono crescente della politica,è affidato solo ed esclusivamente alla difesa di carattere normativo ed alla Magistratura.
    Il degrado sociale,civile ed ambientale,in mancanza di una politica seria,che sia parte attiva e solidale con le istanze e gli interessi dei Cittadini,è una conseguenza inevitabile.

  • alessandro

    se dovessero essere confermate tutte queste cose, ora e’ ben chiaro anche perche’ l’orami ex assessore ai lavori pubblici e all’ambiente (sic) non si sia mai speso interamente ed in modo deciso per questi due assessorati importanti. Era troppo occupato da trattative private. Se cosi’ dovesse essere confermato e’ davvero uno vergognoso. Dovrebbe dimettersi tutta la maggioranza per rispetto ai cittadini.
    Ricordo anche io le dichiarazioni dell’ex assessore sull’eccessivo costo delle case, e se non sbaglio fu detto a margine del consiglio comunale del dicembre 2010 per la questione Boxlandia e parcheggio a viale Nizza. Un altro capitolo, quello, davvero vergognoso.
    Tutti a casa.

  • Sorrentino

    Caro Alessandro, no sbagli, il consiglio comunale era quello. Lo stesso in cui Pontecorvo disse che il problema erano le auto e se fosse dipeso da lui avrebbe fatto un parcheggio anche sotto piazza tasso. Magari il progetto è quello. Scendi dalla metropolitana, alla stazione “Vallone del Mulino” un percorso meccanizzato ti porta fino al parcheggio, dove prendi l’auto per andare a prendere la funicolare che ti porta a Sant’Agata. Ma cavolo, facciamolo ministro delle infrastrutture!

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