Piano di Sorrento

A Piano di Sorrento è “patta” in consiglio su boxlandia!

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PIANO DI SORRENTO – Si è conclusa senza vincitori né vinti l’autentica battaglia consiliare sui box pertinenziali che è andata in scena lunedì sera in occasione dell’ultima seduta del civico consesso, ma con una “tregua” come ha ammesso Anna Iaccarino, consigliere comunale del gruppo di opposizione di “In primo…Piano”. “Purtroppo di più non si poteva fare – ha esordito la Iaccarino – di fronte al rischio di vedere cancellata la disposizione comunale che imponeva a chi in questi anni aveva realizzato box di venderli nel termine di 36 mesi alla data della scadenza del permesso di costruire, ci siamo dovuti accontentare e limitarci a far passare una anomala sospensione della sua applicazione per i prossimi otto mesi, mesi che serviranno all’Ente per avviare uno screaning sul territorio che possa poi permettere di addivenire alla adozione dei necessari provvedimenti sanzionatori”. Per lo stesso periodo non saranno rilasciati ulteriori permessi anche se ciò sembrerebbe in aperto contrasto con la legge e, dunque, si potrebbe restare sotto l’alea di ricorsi all’autorità giudiziaria dall’esito pressoché scontato. Proprio allo scopo di evitare una delibera passibile di annullamento, la minoranza, come si legge dal testo dell’emendamento, aveva proposto, nelle more dei controlli, di ammettere le sole richieste ricadenti in zone compatibili con il PUT, tuttavia, forse per l’eccessiva animosità del dibattito, si è poi addivenuti al cd. Blocco totale. Resta, invece, in vigore, seppur in stand by, la delibera n. 4 del 9 aprile del 2008, che detta i “Criteri per la realizzazione di parcheggi pertinenziali a cura dei privati, deroga per parcheggi pertinenziali mediante espressione di compatibilità alle specifiche aree del territorio”, ma la vicenda non sembra essersi chiusa, anzi, come precisa la rappresentante delle minoranza: “Ho appreso, quasi in contemporanea con lo svolgimento del Consiglio comunale della forte iniziativa messa in campo dall’on. Antonio Di Pietro che ha presentato una interrogazione parlamentare destinata a far chiarezza  proprio sulla soppressione del limite dei 36 mesi dalla Legge Regionale n. 19/2001, l’IDV ha annunciato di voler dare battaglia sulla questione anche in Consiglio regionale, qualcosa quindi si sta muovendo. Ero stata la prima a mettere in guardia l’opinione pubblica del rischio che ne sarebbe derivato da questo ennesimo colpo di spugna da parte del legislatore regionale, per questo mi sono battuta con tanto ardore perché almeno a Piano quel vincolo non venisse meno. L’abolizione del termine dei 36 mesi offre una via d’uscita a tutti quei costruttori che in questi anni hanno realizzato i box e che poi non hanno provveduto o non sono riusciti ad alienarli in regime di pertinenzialità è qui che si gioca la vera battaglia per la tutela del territorio ”. Insomma non ci sarebbe spazio per dichiarazioni trionfalistiche, la battaglia sarebbe appena iniziata e si preannuncia tutt’altro che semplice. “A questo punto – conclude Anna Iaccarino – mi appello all’assessore Maurizio Gargiulo ed al Sindaco Giovanni Ruggiero, se si vuole lanciare davvero un segnale forte contro boxlandia, come si è dichiarato all’unanimità nell’ultima seduta del Consiglio comunale, allora organizziamo una delegazione che rappresenti l’intero Consesso, estendiamo l’iniziativa a tutti gli altri Comuni della Penisola sorrentina, e  chiediamo un incontro al Presidente Stefano Caldoro, per chiedere ufficialmente  che la Regione faccia marcia indietro sulle recenti modifiche alla L.R. 19/2001, dimostriamo non solo a parole che non siamo più disposti a tollerare saccheggi al nostro territorio”.

Un commento

  • De Vita Eduardo

    Si, come avevo detto anche io, bisogna intervenire sulla Regione Campania, per uscire dalle zone di ombra in cui ci troviamo ai fini della tutela del territorio. Non si può abbassare la guardia in merito perchè la lobby del cemento è forte e influente. Ora si vedrà se le Amministrazioni peninsulari sono veramente intenzionate a lottare, oppure fanno dichiarazioni di facciata tendenti a recuperare sull’argomento la loro immagine, già abbondantemente squalificata e compromessa. Comunque, prendiamo quanto c’è di positivo da prendere e, cioè, una crescente attenzione sul delicato problema, non solo di alcuni politici, ma anche dell’opinione pubblica. FB,i Blog e tutti gli strumenti di diffusione di informazioni hanno scatenato interesse e commenti che consentono a tutti di dimostrare il proprio pensiero in merito. Bisogna continuare a tenere in vita i numerosi fuochi accesi per evitare che dei solerti e zelanti “pompieri” facciano ricadere in un “interessato” ed omertoso silenzio i tentativi di speculazioni edilizie.

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