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2012 all’insegna dell’efficienza, enti locali in campo sul patrimonio a consumi zero

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edilizia a "consumo quasi zero"

Il 2011 si è concluso con una serie di iniziative che in Campania, in particolare nella Penisola Sorrentina, hanno innescato un meccanismo di virtuosa contaminazione che potrebbe tradursi nell’avvio di una proficua stagione di collaborazione tra privati ed enti locali per ridurre l’impatto dei rifiuti sulla comunità e intraprendere un percorso di sostenibilità globale. Dopo il summit a Sorrento organizzato dal “In città c’è Movimento” con il prof. Paul Connet è stata la volta di Federalberghi Capri che ha ideato un progetto dedicato al turismo e ne ha affidato al geom. Antonino Esposito di Massalubrense lo studio e il coordinamento per dare risposte all’avanguardia agli operatori turistici. Il progetto è denominato “Hotel Rifiuti Zero” e ha fatto registrare importanti adesioni anche nel mondo istituzionale campano. Il 2012 si prospetta un anno all’insegna dell’innovazione e della sfida su questo fronte e in particolare vogliamo segnalare un altro importante studio riferito al patrimonio edilizio pubblico italiano, pari a un valore di oltre 400 miliardi, che ha l’obiettivo di varare una “roadmap” per portarlo a “consumi quasi zero“. Questa sfida attende gli enti locali e riguarda l’efficienza energetica, problematica che è emersa nel corso del convegno “La riqualificazione energetica degli edifici come nuova opportunità di sviluppo. Il ruolo delle Regioni, delle province e dei comuni” promosso dal tavolo Epbd2, un network di esperti affiancati alla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, insieme con Enea e Federcasa. Regioni, Province e Comuni potranno “diventare i nuovi e decisivi protagonisti della grande svolta per l’efficienza in edilizia sviluppando progetti adeguati sugli edifici di proprietà pubblica, un patrimonio edilizio valutato in circa 400 miliardi“. Su questo la Commissione Europea si è espressa in modo chiaro con la direttiva sul rendimento energetico degli edifici, con il Piano europeo di efficienza energetica e con una nuova direttiva in cantiere (in cui si chiede sostanzialmente che i Paesi membri si impegnino a portare gli edifici verso “consumi quasi zero“). Le proprietà pubbliche dovrebbero essere le prime a dare il buon esempio. In Italia, per esempio, il valore economico del patrimonio edilizio dei Comuni si aggira intorno ai 227 miliardi di euro; quello delle Province 29 miliardi, quello delle Asl 25. “Per farlo – dicono gli esperti – occorre impostare un percorso operativo che spiani la strada agli Enti locali, indicando le soluzioni praticabili caso per caso, i dispositivi di finanziamento possibili, le formule di garanzia“. Strumenti possibili possono essere i contratti di servizio energia con il Servizio energia plus, il Project financing, il Leasing in costruendo, i contratti di garanzia.

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