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La manovra-Monti per salvare l’Italia

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di Gaetano Mastellone

Gaetano Mastellone

Manovra Monti – 25 miliardi di euro: questo il conto presentato dal Fisco agli italiani. Un vero e proprio salasso, una stangata fiscale che sta per abbattersi sulle famiglie con il nuovo anno. La manovra “salva Italia” è in dirittura d’arrivo: per Natale il decreto riceverà il via libera definitivo. Tanti i sacrifici chiesti agli italiani. Per il neo premier Monti non c’era alternativa; i politici, insediando Monti, sono scappati dalla loro responsabilità e questo fatto è assolutamente vergognoso. Il salasso va dall’aumento dell’Irpef attraverso l’addizionale regionale, a quello della benzina e delle sigarette, dall’incremento dell’Iva alla reintroduzione dell’Ici sulla prima casa (che si chiamerà Imu). Ed ancora, la rivalutazione del 60% delle rendite catastali e il blocco dell’adeguamento delle pensioni all’inflazione per il 2012-2013 (garantito solo per gli assegni inferiori ai 1.400 euro lordi al mese). Il governo Monti, pressato dall’Europa, e con in testa l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013, doveva adottare una manovra con la massima urgenza. Il decreto ribattezzato “salva Italia” vale circa 34 miliardi lordi per il 2012-2013, la maggior parte dei quali destinati alla riduzione del deficit e i restanti al rilancio della crescita. Questa è sembrata essere l’unica via percorribile: l’alternativa sarebbe stata una misura ancora più dolorosa, come sottolineato dallo stesso Monti. Pur non escludendo “ritocchi” dell’ultima ora, vediamo, in sintesi cosa aspettarci per il nuovo anno e in quali tasche il Fisco andrà a mettere le mani. L’Irpef sarà un po’ più pesante per tutti: l’aliquota fissa dell’addizionale regionale base passa dallo 0,9% all’1,23%. L’aumento si applica dall’anno di imposta 2011 e si tradurrà in un aggravio pari a 2 miliardi. Dall’aumento dell’accisa sui carburanti, dopo quello del 7 dicembre scorso e che gli italiani stanno dunque già pagando, (8 centesimi per la benzina e 11 centesimi per il gasolio), il conto 2012 per gli automobilisti sarà di 5,9 miliardi di euro. A pesare di più è il cosiddetto “pacchetto casa”, che costerà 11 miliardi in più l’anno, di cui 3,8 per l’Imu sull’abitazione. A questo proposito però, va considerata la maggiore detrazione per le famiglie con figli under 26 a carico, per cui alla detrazione generale di 200 euro si aggiungono ulteriori 50 euro per ciascun figlio, fino ad un massimo di 400 euro. L’aliquota sulla prima casa sarà dello 0,4% seppur contraddistinta da una certa “manovrabilita” dei comuni. L’aliquota sulle seconde case sarà dello 0,76% (con possibilità di variazione dello 0,3%). Sul fronte pensioni, l’età di pensionamento viene adeguata progressivamente con l’incremento dell’aspettativa di vita. Si andrà in pensione di vecchiaia più tardi e da gennaio 2012 aumenteranno gli anni di contributi necessari alla pensione di anzianità.

Il menù di Natale è servito!

Pensavate che fosse finita? Non lo è affatto! Gennaio sarà il mese dei rincari.

Per le già tartassate famiglie italiane, il nuovo anno sarà all’insegna degli aumenti: dopo quelli su benzina e su sigarette, cui vanno a sommarsi vecchie e nuove tasse, ci si prepara ad una nuova stangata. Le bollette di luce e gas potrebbero crescere del 4,8%, con un aumento di 0,8 centesimi al chilowattora, mentre per il gas è previsto un aumento del 2,7%. Insomma, le bollette di elettricità e riscaldamento saranno più care: 21,5 euro in più su base annua per le prime, come spiega Davide Tabarelli di Nomisma Energia, e un aggravio di quasi 32 euro all’anno per le seconde. Complessivamente, sommando l’aggravio previsto per luce e gas, una famiglia media sarà costretta a sborsare oltre 53 euro in più l’anno. Il motivo di tale rincaro sarebbe da rintracciare nelle quotazioni del greggio, impennatesi negli ultimi mesi a livelli record, schizzando fino a 110 dollari al barile, così come nell’aumento dei costi legati alle fonti rinnovabili e ai prezzi di trasmissione. “Dopo la stangata sui prezzi della benzina, che l’hanno spinta nei distributori italiani ai massimi d’Europa, arriva un’altra batosta con le tariffe di luce e gas, a conferma che l’Energia è il bene più tartassato per i consumatori finali”, ha commentato l’esperto di Nomisma Energia. Se le previsioni fossero confermate dall’Autority per l’Energia – il cui aggiornamento tariffario è atteso entro fine mese – sarebbe il quinto aumento trimestrale consecutivo per il gas e il terzo rincaro delle bollette elettriche in un anno. Così è servito anche il cenone di Capodanno! E la crescita, lo sviluppo, il lavoro, il lavoro per i giovani, la lotta all’evasione, la lotta alla criminalità “ben organizzata”, l’innovazione, la meritocrazia, il senso civico, le liberalizzazioni, i costi dello Stato, i costi dei Parlamentari etc. etc ……. Mi pare che sia tutto dimenticato?

Auguri a tutti, anche a me!

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